Waiting Punkadeka festival 25th anniversary
Intervista di Rubber Room
Cosa ha significato per voi Punkadeka in tutti questi anni?
(Gabba) Personalmente quando penso a Punkadeka la prima cosa che mi viene in mente è l’inconfondibile suono del modem 56k, mentre nella mia cameretta aspettavo di vedere sullo schermo la recensione di qualche nuova band o le foto dell’ultimo live a cui ero stato.
Ora i social permettono di avere una marea di informazioni in brevissimo tempo ma nei primi anni 2000 Punkadeka, insieme a qualche radio locale, era veramente il punto di riferimento per noi ventenni affamati di concerti e di album nuovi da ascoltare.
Solo il pensiero di poter suonare al festival che celebra i suoi 25 anni ci fa emozionare e allo stesso tempo ci rende orgogliosi
Quale disperazione vi può aver spinto a prendere Sal nella band?
(Gabba) Ce lo stiamo ancora chiedendo, non sappiamo proprio cosa ci è passato per la testa quel giorno.
A parte gli scherzi è successo circa 5 anni fa, lui è venuto a vedere un nostro concerto e da lì e nata un’amicizia profonda che ci ha spinto a farlo entrare come chitarrista e a frequentarci spesso anche al di fuori dell’ambito musicale.
A distanza di anni non possiamo che essere contenti di avere il Tim Armstrong della Brianza in formazione, soprattutto per il contributo che dà alla composizione dei pezzi, agli arrangiamenti e per la presenza sul palco.
E poi avendo un po’ più di esperienza ascoltiamo i suoi consigli quando la band si trova di fronte a delle scelte da prendere.
(Sal) Tim Armstrong è il Sal Rinella dei Berkeley non il contrario!
Ultimamente state andando forte, in molti fino a poco tempo fa non vi conoscevano, che è successo?
(Formy) É vero, siamo una band relativamente giovane, ma abbiamo lavorato duro durante il covid e abbiamo stretto in quel periodaccio un sacco di legami con tante altre band con le quali pubblicavamo contenuti e con diversi personaggi del movimento che ci supportano.
(Sal) Formy fà il modesto, lui ha svolto un lavoro di interconnessione incredibile con molte band e realtà nazionali e qualcosa di più. Guardate solo il Sick Bus come si è sviluppato, Il PunkBrunch prima del live dei Band Frog al Carroponte e Il Nonna Luisa is a Punk, festival dedicato a sua madre che in due anni è diventato un esempio da seguire. Non è poco e ha altre idee assurde da mettere in campo, Formy for president!
Il nome della vostra band è un chiaro riferimento all’ambito della pazzia: quali sono, sinora, la pazzia musicale che avete compiuto, quella che vorreste compiere e quella che non avreste mai voluto portare a compimento?
(Formy) Siii!!! Pazzia a qualsiasi costo senza remore. Dobbiamo ancora suonare in mezzo al mare e su una slitta trainata dai lupi, ma uscire di notte in piena pandemia per registrare “Come Closer” ce l’abbiamo.
(Sal) In effetti uscire di nascosto per registrare è stato abbastanza folle, oggi possiamo dirlo, ma comunque la pazzia dei Rubber è sana, h24 e fortemente condivisa con chi ci segue. Non ci saranno pazzie che non vorremmo fare, forse solo raccomandarci di non usare i fumogeni in faccia a Gabba come è già successo, facendolo diventare un grosso puffo.
So che state scrivendo i pezzi per il nuovo album cosa dobbiamo aspettarci?
(Gabba) Si tratta di un EP composto di 6 pezzi che abbiamo già registrato, mancano solo gli ultimi accorgimenti e poi partiamo col mix e master.
Siamo veramente contenti del risultato che abbiamo ottenuto sia per quanto riguarda la qualità delle canzoni che per i suoni che siamo riusciti a tirar fuori.
Come per l’album precedente (“Come Closer”) anche in questo EP le canzoni sono abbastanza diverse tra di loro spaziando dal punk rock italiano anni 90 a sonorità più vicine al ramonescore, fino ad arrivare ad un pezzo con BPM leggermente più bassi in stile Backyard Babies.
Non vediamo l’ora di farvelo sentire e suonarlo dal vivo anche se qualche pezzo l’abbiamo già spoilerato negli ultimi concerti e probabilmente faremo lo stesso anche sul palco del Punkadeka Festival del 1 Settembre.
Avete “annunciato” pezzi in italiano, come mai questo cambiamento?
(Gabba) È stata una scelta difficile, il gruppo era esattamente diviso a metà tra chi voleva continuare con l’inglese e chi spingeva per scrivere in italiano.
Alla fine abbiamo scelto di usare la nostra lingua per poter trasmettere messaggi più diretti e di facile comprensione per chi ascolta e poi vedere la gente ai nostri concerti che canta con noi penso sia una delle più grandi soddisfazioni per chi fa musica.
Ultimo spoiler prima di salutarvi: in questo EP ci saranno anche un paio di featuring di cui andiamo parecchio orgogliosi.
(Sal) Il risultato, una volta chiusi i pezzi, ci ha dato belle sensazioni; conta solo questo per noi, stare bene. Se in futuro ci andasse di fare un disco in ?????, lo faremmo, ci vorrebbe un po’ per realizzarlo dato che non mastichiamo, ma si farebbe
PUNKADEKA FESTIVAL
25th Anniversary
1 Settembre – Magnolia Open Air – Milano
Biglietti
INFO: http://www.punkadeka.it/punkadeka-festival
SEGUI: https://www.instagram.com/punkadekafestival/
BIGLIETTI: https://link.dice.fm/K9d1d96a5717
EVENTO FACEBOOK: https://www.facebook.com/events/1072328213855449