Eccoci qui a parlare con i 7 Years Bad Luck, punk rock band di Innsbruck che se ne è da poco uscita con il nuovo album “Great. Big.Nothing” (Monster Zero Records/NoReason Records).
Ciao ragazzi, per cominciare presentatevi per chi ancora non vi conoscesse.
Ciao a tutti noi siamo i 7 Years Bad Luck dall’Austria. Siamo attivi dal 2001 e suoniamo pop punk melodico.
Il nostro sound è influenzato da band quali Screeching Weasel, Descendents o Jawbreaker, cosa molto gradita visto che amiamo questi gruppi.
Nel corso degli anni abbiamo realizzato 4 full lenght, vari Ep e split in 7″ e abbiamo girato l’Europa, quando possibile.
Come è nata l’idea di formare i 7 Years Bad Luck?
Andy e io facciamo musica dalla fine degli anni ’90. Abbiamo iniziato con la nostra (orribile) skate punk band chiamata Cornholio, che poi si è evoluta in 7YBL. Mio fratello Tom si è unito al gruppo come batterista nel 2008 fissando definitivamente la line-up della band.
Come mai questo nome?
Onestamente non c’è una ragione precisa del nome 7 Years Bad Luck.
Stavamo solamente cercando qualcosa che suonasse carino e questo è quello che è venuto fuori in quel periodo.
Speravo ci fosse qualcosa di curioso dietro al nostro nome, ma in realtà niente di particolare…
In questi giorni è uscito il vostro nuovo disco “Great. Big. Nothing”: qualcosa a proposito di questo album.
Come sempre al momento dell’uscita di un nostro nuovo lavoro, siamo molto contenti ed eccitati all’idea.
Avevamo moltissimo materiale su cui lavorare, dunque era giunto il momento di creare un nuovo lavoro. Noi tutti abbiamo lavoro e famiglia, anche se effettivamente non è stato un processo particolarmente lungo: abbiamo registrato tutte le parti strumentali in due fine settimana di Marzo. Abbiamo scelto Marco Perdacher come produttore, è un vecchio amico che conosce bene come si fanno queste cose. E’ a capo di un piccolo ma allo stesso tempo fichissimo studio a Klagenfurt, Austria, e tutte le sessioni di registrazione sono state produttive e molto divertenti. C’erano molti alcolici e siamo rimasti più volte svegli a lungo nelle notti passate lì, bei momenti.
Lo ammetto: sono un grande fan dei 7 Years Bad Luck, anche se fino a “Bridges” non ero a conoscenza della vostra esistenza. Mi piacciono le vostre melodie e penso che il nuovo album sia più “melodico” rispetto al precedente lavoro. Riscontrate anche voi questo mio punto di vista?
Grazie mille!
Per questo album abbiamo avuto un netto cambiamento nel songwriting. Per tutti i nostri lavori precedenti eravamo abituati ad arrangiare parte dopo parte, basandoci soprattutto sui riffs di chitarra, ma adesso viviamo in città differenti, quindi ci è sembrato un modo di procedere sbagliato.
Per “Great.Big.Nothing” abbiamo decisamente diviso il songwriting, con Andy che scriveva le canzoni a Innsbruck, doveva viveva, e io che facevo altrettanto. Solo in studio abbiamo messo insieme le idee venute fuori.
Penso dunque che sia venuto fuori un lavoro più “coerente”, visto che tutti i pezzi sono stati pensati e scritti da un’unica persona. Secondo me è la via migliore per scrivere un album.
Non parlo solo del mio gruppo, ma il mio personale gusto musicale si è davvero diretto verso lo spettro più “power-pop” durante gli ultimi 3-4 anni, con bands come Queers, Lillingtons ecc ecc…
Penso infine che il nostro avvicinarsi alla Monster Zero Records abbia avuto una forte influenza su di noi come band e come singoli. Dunque se c’è più pop nel nostro sound, eccone la spiegazione!
Che ne pensate delle etichette che hanno partecipato all’uscita del vostro nuovo album?
Siamo amici di Kevin (The Apers/Monster Zero Records) da moltissimi anni e l’esperienza di aver lavorato con la sua etichetta è stata veramente fantastica. Siamo onorati di far parte di questa famiglia assieme a band che amiamo e conosciamo personalmente.
Per quanto riguarda la NoReason Records, quei ragazzi fanno davvero un grandissimo lavoro nella scena italiana. Abbiamo seguito l’etichetta per un paio di anni, poi, quando Mazza ci ha aiutato a piazzare qualche data nel nostro tour del 2006, sono cominciati i continui contatti: alla luce di tutto questo è venuto naturale lavorare con la NoReason Records.
Non avevamo girato molto per l’Italia prima dell’ultimo tour e speriamo di poterci tornare il più presto possibile
.
Tornando alla Monster Zero Records, quale è (o quali sono) la vostra band preferita di quel mondo meraviglioso?
Ci sono molte band della Monster Zero che amiamo sia musicalmente che umanamente, alcune di queste (come i DeeCracks) sono tra i nostri più cari amici.
The Manges, Midrake, The Mugwumps… la lista potrebbe andare avanti per moltissimo tempo. Considero la Monster Zero come la migliore etichetta punk rock di tutta Europa e farne parte è davvero fantastico.
Penso inoltre che i Windowsill una band veramente fantastica; il loro ultimo album è una droga.
Cosa ne pensate delle punk rock band italiane? Quali sono le vostre preferite?
Dalla prospettiva austriaca la scena italiana sembra molto attiva e produttiva. Rispetto tantissimo bands come Riccobellis, Ponches, Manges, Tough, Teenage Bubblegums ecc ecc, e penso che l’aspetto power pop nel punk rock sia molto più sviluppato e degno in Italia rispetto all’ Austria.
Mi piace moltissimo anche il mondo del Venezia Hardcore con gli Slander e tutti gli altri, anche se questo sembra essere un argomento molto controverso in Italia. Belle persone!
In questi anni avete suonato con alcune delle punk rock band più importanti del mondo: qual’è il concerto che i 7YBL non dimenticheranno mai? Perché?
Abbiamo avuto l’opportunità di suonare con un sacco di band che abbiamo sempre stimato e ascoltato. Per me l’esperienza più indimenticabile è quella di quando abbiamo aperto un concerto dei Nofx, un pò di anni fa.
Questa band ha avuto un’influenza fortissima nei 7YBL e sul mio personale gusto musicale, dunque è stato bello e allo stesso tempo bizzarro incontrare quei pazzi.
Quali sono i piani futuri dei 7 Years Bad Luck?
Tutti noi abbiamo un sacco di cose da fare nelle nostre vite private (lavoro, case, famiglie… roba come questa).
Il tempo che possiamo dedicare a suonare in giro si sta sempre più limitando, oltretutto stiamo anche invecchiando. Inoltre i postumi di una sbornia dopo il live diventano ridicoli dopo i 35 anni. Per il futuro più prossimo faremo quello che abbiamo fatto in questi due anni: suonare di tanto in tanto, magari organizzare un tour un po più lungo quando se ne presenterà l’occasione e continuare a scrivere musica finché ci risulterà divertente.
Fino ad oggi abbiamo suonato in concerti davvero fantastici e, finché ci divertiremo, continueremo a farlo.
Grazie mille Giorgio!
Grazie a voi per l’intervista!
Qui la nostra recensione di “Great.Big.Nothing”:
https://www.punkadeka.it/7-years-bad-luck-great-big-nothing/
https://7yearsbadluck.bandcamp.com
https://monsterzerorecords.com
http://noreasonrecords.blogspot.it