Gli Ingegno provengono da una città non grandissima, ma che si sta creando una sua dimensione nel panorama musicale, soprattutto nell’hc, ma anche in altri generi, insomma grandi giovani band stan venendo fuori. Infatti di Perugia sono gli Any Good Reason e gli Ouzo, già recensiti da me in passato, oltre ad altre band appartenenti anche alla scena oi!.
Il suono degli Ingegno ha già incuriosito ed in alcuni casi ammaliato decine e decine di persone o forse anche qualcuno di più.
Il loro hardcore è molto caratteristico, a me ricordano in maniera quasi emotiva i “Sottopressione” e credo che bene o male il paragone ci può stare.
Certo i pezzi sono leggermente più lunghi del classico stile, i pezzi spesso superano la soglia dei 3 minuti ed io dal vivo questa loro caratteristica non la prendo in maniera positiva.
Ma per fortuna c’è altro di valore, ossia il pezzo stesso che rende al meglio l’atmosfera, la creatività, il tutto rigorosamente hardcore e per la mia gioia con liriche in italiano, anche perché per scrivere certi testi con questa struttura, con questo lessico e con questo cuore in inglese non credo possa bastare un inglese all’italiana diciamo.
Questi testi sono poesia pura, profonda e eccitante per lo più. Roba incredibile, neanche la miglior droga credo possa stimolare così tanto, anche se in questi casi bisogna dire “provare per credere”.
Io li trovo divini e li consiglio a tutti gli amanti dell’hc profondo e creativo.
Il cd, che è uscito per la HUP records, contiene soltanto 6 pezzi che però occupano la bellezza di 20 minuti del cd, booklet particolare ed interessante, dove tutti le poesie sono scritte in mondo da poterle imparare a memoria e raccontare il giorno seguente alla nostra professoressa.
Mitologici 😉