Non li conoscevo gli Inarrestabili, da buon tardone scopro che sono attivi da 12 anni ed hanno già alle spalle diversi (buonissimi, credetemi) dischi, nonché tantissimi concerti anche all’estero, quindi perfetti sconosciuti fino a quando la IndieBox mi ha inviato i pezzi da ascoltare, dopodiché ho deciso di acquistare il disco e godermeli al meglio, con il libretto davanti, come faccio sempre insomma.
Beh c’è da dire innanzitutto che sti ragazzi sono veloci, precisi ed incazzati, con una serie di idee e di concetti da urlare all’ascoltatore che sembra quasi scappino fuori dal pentagramma tanto sono vivi. Musicalmente abbracciano fortissimo il mio amato punk rock anni ’90, come detto molto tirato, ma anche e soprattutto quel punk soleggiato d’oltreoceano sempre di quel periodo che ha svezzato un po tutti quelli della mia generazione, la cosa che mi ha colpito è la purezza del sound, la sua precisione e la foga incanalata nella giusta direzione per far venire fuori al meglio il giusto supporto ai loro testi.
Già perché i testi di questo di disco sono molto apprezzabili, intelligenti e taglienti, non le mandano di certo a dire ma hanno un modo di scrivere che in alcuni pezzi lascia spazio alla poesia; chiaramente non stanno li ad accarezzarvi intanto che li ascoltate, questi punkrocker provenienti dalla Sardegna si scagliano a gran voce e con tutta la forza che hanno contro i soprusi e le ingiustizie dei giorni nostri, “voi state seduti comodi sulle nostre schiene, dai vostri calici le nostre lacrime mandate giù nello stomaco”, tanto per citare uno dei passaggi da brivido che potrete trovare qua dentro. Emotivamente carica e dolce “umani”, e poi si sale sull’ottovolante di “contro il vostro niente”, due minuti circa a giro, ma c’è sempre tempo per fare quello che ho fatto io, cioè premere play ed ascoltarlo di nuovo.
Insomma decisamente pollice verso per gli Inarrestabili, nome importante ma che trova in me un pieno consenso dopo aver ascoltato questa bomba di purissimo punk rock fatto col cuore e col cervello, presenti anche un pezzo in basco “zu atrapatu arte” dei Kortatu e “ellos dicen mierda” dei La Polla Records in spagnolo (grazie Seve), da quello che vedo i ragazzi vanno fortissimo in Spagna.
Registrato, mixato e masterizzato presso l’IndieBox Music Factory di Brescia dalle sapienti mani di Gio Bottoglia, prodotto da IndieBox.
tracklist:
01. anaki
02. umani
03. contro il vostro niente
04. diritto
05. zu atrapatu arte (Kortatu)
06. silenzio
07. ellos dicen mierda (La Polla Records)
08. veleno
09. punk rock
10. novembre