Il Punk diventa arte??

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ha presentato nel 2011 Europunk, la cultura visiva punk in Europa, 1976-1980, curata da Éricde Chassey con la collaborazione di Fabrice Stroun. La mostra, dedicata alle origini della produzione creativa del movimento punk, ebbe un respiro internazionale. Nello stesso anno fu allestita al MAMCO di Ginevra e al BPS22 di Charleroi, in Belgio.

L’esposizione prosegue e quest’anno viene presentata a Parigi alla Cité de la Musique dal 15 ottobre 2013 al 19 gennaio 2014, in una versione rivisitata e arricchita grazie a nuovi importanti prestiti e a un ulteriore approfondimento della parte musicale.

Sempre ideata e curata da Éricde Chassey, questa volta insieme a David Sanson, borsista all’Accademia di Francia, Europunk – une révolution artistique, 1976-1980 racconta il movimento punk, controverso quanto fondamentale, che nasce dalle ceneri del maggio ’68, in un contesto di forte crisi economica e di fallimento delle ideologie, nonché in un mondo impaurito da minacce confuse e cangianti: la paura del nucleare, quella del totalitarismo e del terrorismo.

Con la sua rivoluzione senza causa, ambigua, caotica, radicale e anarchica, che fa un uso sistematico della provocazione, il punk fronteggia il no future proponendo una filosofia e un’estetica ribellistica e individualistica tese a cambiare il mondo. Lo slogan Do It Yourself – che esalta le virtù dell’azione autonoma e che rende ognuno di noi un protagonista della scena – ne è la diretta testimonianza.

Lo scopo della mostra Europunk è proprio quello di presentare e narrare quell’incredibile effervescenza creativa che tra il 1976 e il 1980, scaturita in Inghilterra contemporaneamente a quanto succedeva negli Stati Uniti, ha poi contagiato il resto dell’Europa.

Figlia illegittima del movimento Dada, di Fluxus e del cosiddetto Situazionismo, questa autentica forma di contro-cultura, respingendo il concetto di “Arte” con i suoi nuovi canoni estetici ha influenzato profondamente e in modo duraturo diversi ambiti della creazione: musica, cinema, arti visive, moda, fumetto.

La mostra allestita alla Cité de la Musique presenta più di 450 oggetti, provenienti da collezioni private e pubbliche tra vestiti, riviste amatoriali, manifesti, volantini, disegni e collage, copertine di dischi, film e molto altro, insieme a numerose registrazioni audio e video che testimoniano la vitalità e la libertà creativa che hanno reso il punk una vera e propria rivoluzione artistica.

Una timeline inquadrerà i sei capitoli dell’esposizione, collocando gli artisti nel contesto politico e culturale dell’epoca, mentre una sala d’ascolto trasmetterà attraverso immagini e suoni tutta l’energia inedita di questa rivoluzione artistica.

Il catalogo della mostra include un saggio critico scritto da Éric de Chassey e testi di Jon Savage e Jerry Goossens.


Europunk – une révolution artistique, 1976-1980

Cité de la Musique, Parigi

Link: www.villamedici.it

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