Prima o poi tutti hanno una seconda chance.
E se con l’EP omonimo la prima impressione avuta di questi High Hopes era quella di trovarsi di fronte all’ennesima metalcore band, oggi con “Self Revival” tutto sembra essere cambiato. Il motivo principale è presto detto: il quintetto inglese ha voltato pagina, cercando nuovi stimoli e facendosi le ossa dal vivo al fianco dei nomi più noti dell’ambiente alternative.
Arriviamo quindi ai risultati, vale a dire un disco che – sinceramente – ha tutte le carte in regola per farsi apprezzare da svariate fasce d’acoltatori, dall’hardcore kids a chi ha bisogno di trame sonore complesse e coinvolgenti al tempo stesso (leggi post-hardcore).
Di certo non possiamo parlare di “Self Revival” come un disco di facile ascolto, il clima è sempre tesissimo e gli scenari creati da questi musicisti sono tutt’altro che easy listening. L’odio regna sovrano quindi, fomentato da un cantante dal growl incisivo, una batteria spacca ossa e chitarre che per dare un poco di ossigeno al tutto sfornano riff e assoli molto interessanti.
Tutto ispirato e tutto degno di nota all’interno di questo disco, prodotto da un nome noto dell’ambiente quale Russ Russell (Napalm Death, Wildhearts, Evile…) e pronto a prendersi i meritati consensi a livello internazionale. In attesa di vederli all’opera nel nostro Paese non rimane altro da fare che consumare questa ennesima bomba made in UK!
8/10
Tracklist:
01. Seize The Chance
02. Seeking Truth
03. Renew/Reform
04. 1953
05. Strength To Strength
06. Echoed Steps
07. Young At Heart
08. The Balance
09. Inner Demons
10. Endurance
11. Days Fade To Grey