Sette anni di attesa ma finalmente eccoli al traguardo per la gioia dei fans piu’ incalliti come me e sono certo che la schiera è veramente piu’ numerosa.
“Size Matters” un condensato di quelle sonorita’ a cui ci hanno abituato gli Helmet tra Grunge, metal, Noise, insomma tutto uno scenario musicale che ha avuto la sua voga lungo i novanta ma che ora tende a resuscitare se nai fosse morto.
Gli Helmet sono certo una band di punta del panorama e sono certo che troveranno nuovi addepti tra le generazioni attuali che hanno sempre sete di muri sonori a cui aggrapparsi per disperdere il loro essere e dare sfogo alla propria personalita ma consiglio loro di ascoltare qualcosa dei vecchi lavori per rendersi conto del valore di questa band che qui non è proprio ai livelli attesi ma resta sempre un album che anche se scorre senza lasciare traccia di entusiasmi addosso, non merita la stroncatura…attendiamo i live e poi magari ne riparleremo.
Nell’album compaiono session man di tutto rispetto e partendo dalla consolle, a far coppia con Page Hamilton, c’è Jay Baumgardner (Drowning Pool, 12 Stones). A formare la sezione ritmica, invece, due turnisti di lusso: Frank Bello (Anthrax) al basso e John Tempesta (Rob Zombie, Testament) saranno in tour con loro? Non è confermato ma lo vedremo presto.
Intanto ci maciniamo “Size Matters” e li attendiamo al varco.