Lo scorso 2 ottobre è uscito per Bearded Punk Records, Morning Wood Records, NoReason Records e Inconsapevole Records uno split acustico tra Hans Roofthooft dei belgi F.O.D. e Matteo Caldari dei nostrani 7Years.
Non è stato facile per me approcciarmi a una recensione di un disco acustico, visto che non sono il primo fan del genere (eccetto i mostri sacri Joey Cape/Tony Sly, Chuck Ragan e Greg Graffin), ma posso dire che l’album gira molto bene.
Si inizia con il lato del frontman dei F.O.D. il quale ci propone 5 pezzi che affondano nella tradizione del cantautorato punk rock: New Years’s Eve potrebbe essere tranquillamente un “normale” pezzo dei F.O.D., Forever Grateful (For Toon) riporta alla mente (con lacrime annesse) gli split acustici tra Joey Cape e il mai dimenticato Tony Sly, leader dei No Use For a Name che viene alla mente anche durante l’ascolto di Pastures Green & Dark Satanic Mills. I restanti due pezzi, Fucked in The Ass e la conclusiva Shine On, hanno un accento e un andamento molto più folk, riconducibile al grande Greg Graffin.
Passando al lato di Matteo Caldari risulta molto più spiccata l’influenza del buon Joey Cape (artista con il quale sia Hans che Matteo hanno condiviso il palco durante l’ultimo tour europeo del leader dei Lagwagon): la iniziale The Workers, ad esempio, non sfigurerebbe affatto in un album del Caper, così come Whatever Happens (dal ritornello/sing along che canterete per settimane già subito dopo il primo ascolto) e la conclusiva Time is Never Enough, pezzo più malinconico dell’intero split. Le restanti Turn and Turn e soprattutto Heroes & Regrets non possono non farvi ricordare nuovamente Tony Sly e i suoi NUFAN. Da sottolineare gli ottimi arrangiamenti di pianoforte che danno quel tocco in più ai pezzi.
Se vogliamo dirla calcisticamente 1 a 1 e palla al centro: non fate l’errore di farvi mancare questo disco nella vostra collezione.
Tracklist:
Hans Roofthhooft
1) New Year’s Eve
2) Forever Grateful (For Toon)
3) Fucked in The Ass
4) Pastures Green & Dark Satanic Mills
5) Shine On
Matteo Caldari
1) The Workers
2) Turn and Turn
3) Heroes & Regrets
4) Whatever Happens
5) Time is Never Enough