GUACAMAYA: Clessidra senza sabbia

Grande e gradito ritorno su disco dei Guacamaya, la combat band magentina negli ultimi anni ha subito diversi cambi di formazione mantenendo però lo zoccolo duro con Reb, Elena e Cannuccia, e da qualche tempo ha inserito i fratelli Ciaki e Teo rispettivamente al basso e chitarra, “Clessidra Senza Sabbia” arriva a 4 anni dall’ultima pubblicazione, ma a quanto ho sentito i ragazzi non se ne sono stati sotto naftalina, anzi hanno affilato per bene le lame, che ora stringono forte tra i denti. 
In apertura la band si racconta con la poetica “aquiloni”, uno scorcio introspettivo e delicato sulla propria attitudine, poi dalla seconda traccia si inizia a pestare, ma la poesia non abbandona i bei testi, si arma anzi di chitarre potenti e ritmiche incessanti, ed è forse questo ciò che più salta all’orecchio da subito: la band ha curato in modo maniacale il sound rendendolo meno spigoloso dei lavori precedenti, ma più intenso e cazzuto, più potente e preciso, hanno avuto le palle di cambiare pelle senza perdere la rabbia ed identità.
Ma veniamo a ciò che da sempre contraddistingue Reb e soci, ovvero i testi che nel nuovo lavoro trattano temi delicati e non facili da spiegare come lo spettro della depressione, omicidi dei quali ci si dimentica troppo presto e terribili storie di guerra e tutto ciò che causano lasciando strascichi terribili, ecco i Guacamaya cantano tutte queste storie in modo crudo e fermo, con odio che straborda, ma con tanta compassione “mentre una lacrima non vuole scendere”(cit. per gli aficionados); chiaro che eravamo abituati bene e mantenersi a certi livelli non è mai facile, ma sono anche dell’idea che nella vita, come in questo caso, si può sempre migliorare anche e soprattutto a 40 anni, credo che la band sia consapevole dei propri mezzi e butta li proiettili di grosso calibro, 7 nuovi pezzi di ottima fattura ben prodotti, trovo quindi questo disco decisamente sopra le righe, mi piace come è stato arrangiato, mi piace l’alternarsi delle voci di Reb ed Elena -splendida in “renne”-, mi piace da pazzi “Veleno” perché rispecchia in tutto e per tutto ciò che da anni sta facendo Out Of Control, chiudono il disco i 3 pezzi pubblicati nell’EP “2019”.
Prodotto da Out Of Control, registrato da Danilo Longano, mixato e masterizzato da Olly Riva, grafiche di Motorcity Graphics.

tracklist:
01A. L’aquilone (feat. Jacopo Ciani – The Gang)
02A. Clessidra senza sabbia (feat. LaFuria!)
03A. Renne
04A. Djaneta e Ibadeta
05A. Alika
01B. Pappagalli verdi
02B. Veleno
03B. fino al cuore della rivolta
04B. F.D.P.
05. Gabbie

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