GRIDO DE RUA

Il primo demo di cui vi parliamo oggi è di unagiovanissima band di Torino che si chiama “Not Found”. Il loro è il classicopop-punk influenzato per testi e attitudine da band come Ataris e New FoundGlory e per sound da band come Moravagine o Peter Punk. La registrazione èdecisamente buona e rende merito alla carica e grinta che mettono questiragazzi nel fare nelle 6 tracce (5 in italiano e 1 in inglese). La componente“emo”-depressiva è presente prevalentemente nei testi che come potete benimmaginare parlano di ragazze che non se li filano (sinceramente questo toposmusicale incomincia veramente a stufarmi!!). L’unica nota negativa sono le rimea volte un pò banali e scontate però data la giovane età della band non c’è dameravigliarsi più di tanto. La traccia in inglese sinceramente non mi haaffatto esaltato perchè la ho sentita un pò troppo forzata. Ne risentiremoparlare presto dei “Not Found” comunque.Not Found – Live @ worst ingutter – Autoproduzione – Voto 6,5   – (Un buon inizio )-Contatti della band: [email protected] Website [email protected]  Dopo il pop-punk dei “Not Found” passiamo a parlaredell’EP dei “Grido De Rua” una giovane Oi-Street-Ska band. Nell’ Ep sonopresenti due tracce “Non Fermarti mai” e “Noi Rinasceremo” ottimamenteregistrate e dalle quali si sente forte l’influenza di band come Banda Bassottio Senza Sicura per la componente melodica. Due tracce sono poche per giudicareuna band ma se le premesse sono queste dobbiamo tenere sicuramente sotto occhioquesta band che ci regalerà presto nuove sorprese.Grido De Rua – S/T –Autoproduzione – Voto: 7+ (Complimenti)Contatti della  band: [email protected] La terza band di cui vi parlo inquesta recensione proviene da Milano e si chiamano “Alpinedrive” e sono natidalle ceneri di varie Hc band della scena milanese. Il loro è un sound fatto dihardcore melodico alla Strung Out con sonorità che ricordano il vecchio Bulldogstyle della Victory Records. La registrazione purtroppo non è delle migliori ein un genere come questo è la cosa più importante, non a caso le più blasonateband del genere si affidano ai migliori ingegneri del sound della scena. Leparte musicale è ottima e sottolinea la buona tecnica della band come anche laparte vocale melodica, mentre la parte urlata fà vedere grossi limiti e nonrende merito alle liriche molto curate. La seconda traccia solo strumentale “Wecan see” (a mio giudizio la migliore dell’Ep) ricorda la splendida “Open Mic”degli Strung Out presente sull’Ep “Crossroads and illusions”. Tutto sommato unabuona prova per questa giovane bandAlpinedrive – S/T –Autoproduzione – Voto: 6-  (li aspettiamodal vivo)Contatti della band: [email protected] Website www.alpinedrive.too.it

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