GREEN DAY

“Ma davvero in Italia la televisione musicale la deve fare uno come il Sig.Silvestrin?
Uno che non è neanche capace di fare due-domande-due di un’intelligenza normale a Billie Joe e soci?
Noi lo ringraziamo, se non altro perché ha permesso a Tre Cool di mostrarci un centinaio delle sue più stupide facce.
Ma in questa sede non si parlerà del concerto, forzatamente ridotto e patinato, fatto dal trio di Berkley per la televisione, ma di quello, decisamente più grandeur e vivace, fatto per un vero pubblico, quello che una domenica sera d’inverno ha riempito il FilaForum di Assago per andarseli a vedere.”…

A cura di Giorgio Sala

Ma davvero in Italia la televisione musicale la deve fare uno come il Sig.Silvestrin?

 Uno che non è neanche capace di fare due-domande-due di un’intelligenza normale a Billie Joe e soci?

Noi lo ringraziamo, se non altro perché ha permesso a Tre Cool di mostrarci un centinaio delle sue più stupide facce.

 Ma in questa sede non si parlerà del concerto, forzatamente ridotto e patinato, fatto dal trio di Berkley per la televisione, ma di quello, decisamente più grandeur e vivace, fatto per un vero pubblico, quello che una domenica sera d’inverno ha riempito il FilaForum di Assago per andarseli a vedere. Sorvoliamo sui New Found Glory, vero? O ve lo devo proprio dire che ormai non divertono nemmeno più, che in studio la voce è perfetta e su un palco vacilla e che hanno un bassista evidentemente esibizionista che ingrassa ogni tour a vista d’occhio? Sicuramente è meglio la selezione musicale pre-concerto, che pesca a piene mani dal “vero” punk anni ’70 e che termina, caduta di stile?, con una “YMCA” (si, proprio quella) incitata da un pazzo vestito da coniglio rosa sul palco: davvero era necessaria? Meglio il pre-intro, ovvero una “Blitzkrieg Bop” urlata da tutti quanti e che sfuma nell’intro vero e proprio, rubato stavolta a Kubrick.

 Poi finalmente, e sono le 20.50, salgono loro sul palco, al “solito” trio si aggiungono a turno chitarrista piano e fiati assortiti, e iniziano una poderosa quanto indicata “American Idiot”. Molte di qui in avanti le trovate sceniche, forse un po’ pacchiane ma di certo divertenti, escogitate: sembra di assistere ad uno spettacolo teatrale, con gag studiate e “colpi di scena” provati mille volte, ma la band è sincera e si capisce che si diverte, il pubblico risponde molto bene, la resa sonora è inaspettatamente molto buona e tutto il concerto scorre via veloce e senza intoppi. Personalmente ho apprezzato i momenti più strettamente musicali, come l’intera esecuzione di “Jesus of Suburbia”, davvero un grande pezzo, ma anche se è poco “punk rock” mi sono divertito quando hanno intonato “We are the Champions” o quando han fatto salire tre ragazzi del pubblico e, cedendogli gli strumenti, li hanno fatti suonare… regalando pure una chitarra al più fortunato di loro. Insomma non saranno dei geni musicali, non saranno “punk rock” nel senso duro e puro del termine ma scrivono belle canzoni che possono piacere anche chi non è più teenager e, soprattutto, ci credono: sono milionari ma continuano a divertirsi vedendo un Forum esaltato per loro, se non è passione questa…

  

Di seguito il reportage di Davide Clara:

IL VIAGGIO
Dopo l’ennesima notte in treno si giunge a Milano di prima mattina dove ci aspetta un cielo bianco ed un freddo che ti entra nelle ossa nonostante gli innumerevoli strati di maglie. L’ultimo avvistamento di un pò di sole da queste parti credo risalga ad agosto..Tralasciando come ho trascorso la giornata intorno alle 18 si decide di avviarsi al Forum di Assago insieme alla compagna di mille concerti Vall ed alla new entry Fluoris. Dopo aver cambiato tutti i mezzi possibili, tram, metro e un autobus navetta stracolmo si arriva finalmente al Forum.

L’AMBIENTE
Inutile dire lo spettacolo che si presenta, orde di ragazzini modaioli, età media abbastanza bassa e gran sfoggio di accessori e spillette varie che fanno molto panc. Ma fondamentalmente chissenefotte, anche io avevo la mia simpatica cravatta tanto per fare un pò il cazzone e d’altra parte il senso di omologazione che si respirava non era molto diverso da quello dell’Independent, dove creste e Converse abbondavano. Poco importa se la cultura musicale di quei ragazzini non andava oltre Blink e soci, non serve di certo conoscere la discografia dei Negazione per godersi un concerto dei Green Day.

IL LOCALE
Dopo aver dato un occhio alle bancarelle che sono praticamente tutte uguali tra di loro (ma con mia grande gioia riesco a trovare una pin di Heidi) ci avviamo finalmente all’ingresso. Non ero mai stato al Forum e devo dire che l’impatto è stato positivo, pur non stando vicinissimi al palco la visuale e ottima e i suoni sono davvero potenti. Certo sarebbe più adatto per un concerto di Ramazzotti che per un gruppo punk o pseudo tale ma come detto in precendeza, chissenefotte.

L’ATTESA
I New Found Glory stanno già suonando e sotto il palco la gente dimostra di apprezzare. A me in tutta sincerità fanno davvero cacare e li trovo di una noia mortale, comunque loro ce la mettono tutta. Il loro show dura circa 40 minuti ed una volta finito, in attesa di Billie Joe e soci, dagli altoparlanti si diffonde un pò di buona musica tra cui (per mia grande gioia) “I Fough the Law” dei Clash e “Rebel Girl” delle Bikini Kill.

IL CONCERTO
Poi all’improvviso viene sparata a tutto volume Blitzgriek pop cantanta in coro da tutto il pubblico e come finisce la canzone fanno il loro ingresso i Green Day, ingresso da “fucking rockstar” come c’era da aspettarsi ma in fondo il bello è anche questo, sono vestiti praticamente come nel video di American Idiot con Bj che sfoggia un completino nero con cravatta rossa. Si parte subito con “American Idiot” seguita da “Jesus of Suburbia” in cui, suonando per nove minuti di seguito, dimostrano la loro abilità di musicisti. Ancora altri due pezzi dell’ultimo album, “holyday” e “are we waiting” e mentre mi stava venendo il dubbio che suonassero solo pezzi nuovi ecco che a sopresa fanno una cover degli Operation Ivy; devo dire che non mi aspettavo grandi cose dal concerto ma mi sono subito ricreduto. Saranno dei venduti, dei fasulli o come li volete chiamare ma dal vivo spaccano davvero, suonano bene e BJ coinvolge il pubblico alla grande, salta da una parte all’altra del palco riuscendo comunque a non sbagliare una nota, caratteristica non comune a tutti gli Armstrong..Ovviamente sono i pezzi vecchi quelli che emozionano di più e quando attacano “hitchin a ride” la gente si scatena e il forum diventa una bolgia. Dopo altri due vecchi brani (che non ricordo più quali erano) si ritorna all’ultimo album con “St.Jimmy” e “Wake me up when september ends” che Bj dedica a Johnny Ramone. Le canzoni sono inframezzate da siparietti in cui BJ incita il pubblico in cori da stadio e cerca di coinvolgere il più possibile, ad un certo punto tira fuori un mega liquidator con cui innaffia le prime file per poi invitare un ragazzo sul palco che vive così i suoi cinque minuti di gloria.  Ma chi non si scorderà mai la serata sono di sicuro i tre ragazzi che vengono fatti salire sul palco per suonare una canzone. Anche se il batterista viene subito messo da parte perchè non riesce a tenere il tempo, basso e chitarra fanno la loro porca figura e quest’ultimo in particolare diventa il ragazzo più invidiato del forum quando BJ gli regala la sua chitarra. Capisco che coi soldi che ha può comprarsene dieci al giorno ma sono rimasto comunque piacevolmente colpito dall’atteggiamento del gruppo che invece di limitarsi a suonare ha cercato in tutti i modi di rendere il concerto qualcosa di speciale. Si prosegue con i pezzi storici tra cui “She” e ovviamente l’immancabile “Basket Case” che fa saltare all’unisono i 15000 presenti e scatena il putiferio, l’unico a non saltare è il mio amico Fluoris che dopo aver fumato troppe canne assiste immobile con lo sguardo perso nel vuoto, la sua maglietta degli Slipknot contribuiva ad estranierlo ancor di più dal contesto,uno spettacolo nello spettacolo. E’ poi il turno di “Minority” (a mio giudizio l’unica che si salvasse di Warning)il cui ritornello trascina per l’ennesima volta tutto il forum prima che i ritmi si calmino con l’altrettanto ottima “When I come around”. Spazio poi per un’altra cover, “we are the champion” dei Queen che sebbene non c’entrasse molto è stata comunque un bel momento con annessa pioggia di coriandoli tricolori un pò stile finale di Champions League, per gli interisti presenti di certo un momento unico. Dopo la solita finta uscita i tre (che comunque in molte canzoni sono stati supportati da un chitarrista aggiuntivo) ritornano sul palco per chiudere con due ballate, “Boulevard of broken dreams” che sebbene non mi esalti dal vivo è più incisiva, soprattuto nella parte finale e infine un “Time of your life” che tocca il cuore dei presenti..non che mi sia messo a piangere sia chiaro ma è stato davvero un bel momento, degna chiusura di quasi due ore di concerto.
CONCLUSIONE
Le aspettative non erano grandissime anche perchè avevo trovato “American Idiot” niente più che un buon album  ma forse proprio per questo il concerto mi ha soddisfatto in tutto e per tutto.
Si possono dire tante cose sui Green Day ma che abbiamo scritto elevato numero di ottime canzoni è innegabile ma cosa più importante il gruppo dimostra ancora di aver voglia di suonare e di divertirsi un casino sul palco, e il pubblico questo lo sente.
Chi non c’era si è perso davvero un grande show.

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