Grade 2, Death by Stereo e Guacamaya al Barrio’s Live (Milano, 04/04/23)

Sono sempre tanti i buoni motivi per andare ad un concerto, stasera poi sul piatto ci sono talmente tante cose che si rischia la perdita di parecchi punti scena se non si presenzia, ma scherzi a parte la serata per me è ghiotta per 3 motivi principali:
1) i Guacamaya presentano ufficialmente il nuovo disco.
2) I Death By Stereo festeggiano i 25 anni di attività.
3) i Grade 2 sono la cosa migliore uscita dall’Inghilterra negli ultimi 20 anni.
Aggiungiamo poi che il Barrio’s è un posto strafigo per i concerti e che nel pit ho incontrato la solita selva di amici, ma iniziamo sto racconto…dunque arrivo al Barrio’s in apertura, mi fermo a chiacchierare coi Guacamaya e Samal di Trivel, nel piazzale bazzica già qualcuno oltre ai rapper che improvvisano, dentro trovo Massi e Bolzo coi loro dischi e un po’ di gente al bancone, fatto il solito portinariato si comincia proprio con la combat band magentina, pubblico freddo ma ragazzi in grandissima forma, i pezzi nuovi sono davvero da paura anche live, e l’attuale formazione credo sia la migliore mai vista, potenti e capaci regalano anche qualche chicca come una immensa “fiaba” degli Skruigners e qualche vecchio cavallo da battaglia.
Piccolo cambio di palco e salgono i Death by Stereo, non sono mai stato un grandissimo fan, ma dal vivo fanno spavento, non so come fanno a starci tutti e 5 così grossi sul palco, il pubblico si avvicina e si scalda in poco tempo, qualche incursione nel pit di Efrem incendia definitivamente il locale, non che ci sia sto gran pienone, ma come detto è un locale perfetto per i live e con 100 persone pare di stare al Lidl quando vendevano quelle scarpe oscene qualche anno fa.
Tocca ai Grade 2, la giovanissima band inglese l’abbiamo vista in azione circa un anno fa, sono in tour per presentare il disco nuovo e come detto sono davvero una band coi controcazzi, si schiacciano tutti davanti e diventa difficile fare qualche scatto, che già come fotografo sono messo male…la setlist è lunghissima e tra pezzi vecchi e nuovi tutti sono soddisfatti con le braccia alzate, loro sono delle belve da palco, fanno mezza pausa e continuano, come sempre fanno, a cambiarsi di posto saltando come dei pazzi. Che dire? Un martedì che sa di fine settimana data la temperatura raggiunta, Milano deve ancora capire bene che ogni cazzo di band che da l’anima sul palco deve essere supportata, anche solo appollaiandosi a 20 centimetri dal palco, ma sono abbastanza fiducioso…saluto gli ultimi rimasti e ringrazio chi ha reso possibile sta bellissima serata, a sto punto direi ben riuscita.

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