Ammetto che potrei essere legermente di parte, ma quante soddisfazioni sta dando ultimamente la scena punk brianzola? Si, lo so, non sono più gli anni ’90 (da quasi 25 anni) quando l’Arci Blob di Arcore veniva riempito fino al limite della sua capienza da band come Gambe di Burro, Mach5, Murder We Wrote ecc…però posso assicurare chi sta fuori che c’è un bel fermento, e fra le band più attive e presenti ci sono i Glory Hall.
Li avevamo già incrociati in occasione del loro primo cd e di una loro data al Bloom, ora li ritroviamo con questo nuovo EP.
Sapete cosa mi piace dei Glory Hall? Che hanno conservato in se’ l’insegnamento (per me) principale del punk, che è quello di fottersene della bella confezione e di divertirsi. I Glory Hall non suonano bene tecnicamente, ma suonano col cuore e si divertono, e questa per me è la cosa più importante in assoluto. E’ la vittoria della sostanza sulla forma, sull’estetica, che è così tanto importante per molte persone da far perdere di vista quello che è uno dei punti fermi del punk inteso come cultura (e non solo genere musicale): anche se devi migliorare il tuo modo di suonare, sei stonato, scordato e fai le rullate storte, se hai bisogno di esprimerti, qui c’è un posto per te.
Che poi i GH non sono del tutto così, sono evidentemente migliorati dal primo cd, però ci siamo capiti, no?
Come anche sul loro primo cd qui ci sono un tot di ospiti (principalmente brianzoli): Sal e Irene (Viboras) in “Io odio Irene Viboras”, classica canzone d’amore teenager, c’è Veronal che suona la chitarra in “A scuola coi Ramones” e poi c’è una roba fighissima, i Menagramo che suonano la hit della band “15 anni nel duemila” col loro stile, il risultato è ovviamente fantastico.
Trovate l’album su tutte le varie piattaforme, ma il consiglio è sempre di andare a vederli live.
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