Non credo di esagerare dicendo che i Fugazi sono stati uno dei gruppi più importanti e originali del Rock. Il Post-Hardcore, l’Emo, il Rock Alternativo, sono stati fortemente influenzati dalla band di Washington, oltre alla impressionante qualità dei loro dischi, mai sotto la sufficienza, e spesso decisamente sopra.
Questo tributo era quindi doveroso, ma anche piuttosto complicato. Di solito una cover o si fa uguale all’originale (e ha poco senso) o va cambiata radicalmente, e cambiare una canzone dei Fugazi è molto difficile.
Nel primo disco ci sono già diverse sorprese. Le peggiori cover sono quelle realizzate da gruppi più famosi, come i Last Gang, i Direct Hit!, mentre sono splendide quelle dei Teenage Halloween e i The Darling Fire. I primi rendono melodica una traccia che aveva solo un accenno di melodia, i secondi dilatano invece la canzone originale. Gli Haggard Cat invece esagerano e fanno una schifezza, come gli Seas, Starry che praticamente fanno un’altra canzone (capisco la modifica, ma così è troppo!).
Il secondo disco è molto meglio, con ottime cover dei Gilt, dei Life e la mia preferita in assoluto, quella degli Heart Attack Man. In generale quello che mi è piaciuto è il coraggio comunque del maggior numero di band, appunto nel voler cambiare la canzone originale. A parte quindi gli eccessi, il disco è riuscito. Ricordiamo che i profitti di vendita andranno alla “Tribe Animals Sanctuary Scotland” e che il disco dovrebbe uscire tra un mesetto circa, anche in digitale.
Voto 7,5