In Italia sono ancora poco conosciuti ma in America sono sicuramente una delle band più seguite e apprezzate da critica, addetti al lavoro e pubblico grazie al loro Irish-Folk-Country-Punk. La loro fama è dovuta sicuramente ad epici album e a live-show infuocati che fanno letteralmente impazzire gli spettatori a ogni latitudine. Loro si chiamano Flogging Molly e sono forse una delle band più originali e potenti degli ultimi anni. Durante il loro recente tour europeo abbiamo avuto modo di poter scambiare quattro chiacchiere con loro su musica, politica e quant’altro dimostrandosi anche di una straordinaria gentilezza, coerenza e simpatia.
La vostra storia come band inizia in un pub non, come si potrebbe facilmente immaginare, di Dublino bensì di Los Angeles. Il pub si chiamava Molly Malone’s dal titolo di una famosa leggenda irlandese…raccontaci bene poi come proseguì la vostra storia.
Dennis Casey : E’ proprio come dici tu il pub è stato il centro della nostra storia. All’inizio si chiamavano “the Dave King Band”. In pratica ognuno di noi che andava in quel pub vedeva questa band e ne rimaneva estasiato. Allora andava da lui e gli chiedeva se poteva unirsi, loro all’inizio erano solo in tre. Poi mano a mano ci siamo aggiunti noi e siamo arrivati adesso ad essere in sette. Abbiamo un grandissimo feeling tra di noi perchè siamo persone molto diverse ma riusciamo a far fruttare le nostre differenze sia nella vita on the road di tutti i giorni che nella grande intesa che poi abbiamo sul palco.
Definire la vostra musica e quantomeno arduo viste le innumerevoli influenze che vi si possono trovare. Se ti dicessi che il vostro è un Irish-Street-Folk-Country-Punk concorderesti con me o devo aggiungere qualcos’altro?!
Dennis Casey : Ti dò un 10 e lode per questa definizione perchè non saresti potuto essere più preciso di cosi. A noi piace mischiare tantissimi generi differenti senza dare troppa importanza che siano generi completamente differenti. La musica e unica e poco importa se uno suona punk o l’altro Folk Music l’importante è sempre farlo con il cuore e con la passione. Noi cerchiamo di mettercela sempre tutta e speriamo di riuscire a trasmettere questo nelle nostre canzoni e nei nostri live.
Indubbiamente devo dire che ci riuscite pienamente! Quali sono le band che hanno influenzato di più la vostra musica?
Dennis Casey: Se chiedessi questa domanda ad ogni membro della band sicuramente avresti una risposta diversa perchè veniamo tutti da un background differente. Per quanto riguarda la parte Irish sicuramente il merito è di Dave (il cantante – ndr.) che proviene dall’Irlanda. Ad esempio io vengo da un sobborgo di New York, George (il batterista – ndr.) viene dall’Ohio, Bridget (la splendida violinista e flautista fidanzata con il coprotagonista del film Braveheart- ndr) da Detroit e poi è stato il destino che ci ha fatto incontrare. Solitamente non credo al destino ma non trovo altre spiegazioni al fatto che persone che provengono da posti cosi differenti e distanti e con storie passate completamente differenti poi si trovino a suonare nella stessa band. Tornando alla tua domanda per quanto riguarda le mie influenze musicali ti posso citare le storiche band che hanno fatto secondo me la storia della musica come Rolling Stones, Dead Kennedys, Led Zeppelin. Per quanto riguarda la band dovresti aggiungere gruppi come The Pogues, The Dubliners e per finire un pò di Ramones e Clash e di country americano.
Mi hai servito un ottimo assist per la prossima domanda. Nell’ultimo anno sono scomparsi ahimè due tra i più grandi musicisti della storia di tutti i tempi: Joe Strummer, per quanto riguarda la scena punk, e Johnny Cash, uno dei pionieri del country moderno ma che ho sempre stimato essere uno dei più grandi punk-rocker per l’attitudine che aveva nel fare musica. Se dovessi dare delle percentuali sul modo in cui hanno influenzato la vostra musica cosa mi risponderesti?
Dennis: Wow, che domanda complicata! Beh facendo i dovuti distinguo penso che alla fine sia un equo 50 % per entrambi. Ad esempio io ero un patito dei Clash come tutti quelli che amano il punk e la buona musica mentre Dave oltre ad essere un gran estimatore di Joe Strummer è anche un grandissimo patito di Johnny Cash e penso abbia tutti i dischi che lui ha inciso. Sono due grandissimi artisti ai quali bisogna portare grandissimo rispetto e se oggi noi siamo qui è anche un pò grazie a loro. Noi abbiamo aperto per Joe Strummer in Las Vegas tempo fà ed è stato una grandissima emozione. Penso che molti ragazzi dovrebbero andare a riscoprire questi grandi artisti oggi un pò sottovalutati.
Dave afferma di trarre ispirazione per le proprie canzoni dalla sua vita personale ma sembra invece che siano tratte fuori da un libro di leggende popolari data la loro forte componente mitologica-letteraria, come è possibile ciò?
Dennis: Ti assicuro che sono storie tratte dalla sua vita. Lui ha avuto purtroppo una vita molto difficile e travagliata. Suo padre è morto quando lui aveva solo 10 anni ed è cresciuto in povertà in Irlanda. Non è stato affatto facile per lui crescere in quella nazione molto povera con la paura di non trovare il cibo a fine giornata. Appena ha potuto è venuto a cercare fortuna in America ed è stato accolto come un figlio dalla comunità irlandese. Ha iniziato a fare lavori umili ma portando sempre avanti la sua passione per la musica e questo ha fatto si che adesso abbia tante cose da raccontare. Alla fine ce la ha fatta ed è qui con noi. La sua vita concordo con te sembra uscita fuori da un libro di Dickens per rimanere in tema di letteratura. Il suo può essere visto come uno sprone a non mollare mai se si crede in una cosa.
Fortunatamente non ha lasciato la passione per la musica perchè sennò quest’oggi non avremmo mai avuto i Flogging Molly. Se non sbaglio Dave ha iniziato la sua carriera musicale in una band in cui era presente anche il chitarrista fondatore dei Motorhead, è vero o è una leggenda?
Dennis: E’ verissimo, fu la sua prima band. Hanno fatto un solo album ma che è veramente bellissimo. Ormai non si trova più da comprare ma lo consiglio vivamente. Avevano un sound a metà strada tra i Ramones e i Motorhead. Anche allora Dave aveva una carica fenomenale e si sente veramente in quel album. Come vedi la sua vita è proprio una leggenda.
Torniamo a parlare però di voi. Per la produzione dei vostri album avete scelto Steve Albini uno dei più quotati produttori in ambito Grunge/Rock, spiegami il motivo di questa scelta visto che lui proviene da un background completamente diverso dal vostro.
Dennis: Abbiamo scelto lui perchè penso lui sia il miglior produttore nel riuscire a riprodurre la stessa potenza e intensità che una band ha on-stage. Non volevamo avere due sound diversi, la forza della nostra band è sempre stato il momento live e eravamo convinti che solo lui sarebbe riuscito in questa opera. Ad album conclusi penso ci sia riuscito più che bene.
Indubbiamente non posso che confermare quello che hai detto. Si vocifera in giro che nel marzo del 2004 uscirà un nuovo album targato Flogging Molly…confermi o smentisci?! Dacci qualche anticipazione per i lettori di Punkadeka.it…
Dennis: E’ un nostro progetto e pensiamo che per la prossima primavera sarà pronto. Non abbiamo ancora inciso niente e stiamo ancora nella fase di composizione di testi e musica. Ti assicuro che sarà un album potente come i nostri precedenti. Alla produzione come puoi immaginare ci sarà sempre Steve che ormai ci conosce benissimo e riesce sempre a tirare fuori il meglio di noi.
Buono a sapersi. Perdona la mia curiosità però, a livello di sensazioni pensi che il vostro prossimo album sarà più folkeggiante e country come “Swagger” o più potente e tirato come il vostro ultimo lavoro “Drunken Lullabies”?
Dennis: Non saprei che dirti perchè si è aperta una vera e propria disputa su come giudicare i nostri precedenti album. C’è chi concorda con la definizione che hai appena dato tu e chi invece ritiene che Drunken Lullabies sia più folk e Irish rispetto a “Swagger”. Finchè non ci troveremo in studio tutti insieme non ti saprò dire. Per quanto riguarda la mia parte di chitarra vorrei che fosse potente e tirata in modo da essere ancora più coinvolgente. L’unica cosa che ti assicuro però è che ce la metteremo tutta per sfornare un buon album, e perchè no anche migliore dei precedenti se possibile.
Ho avuto il piacere in questi ultimi tempi di poter parlare con molte band e la maggior parte di loro come Pennywise, Ataris, Bouncing Souls, Anti-Flag giusto per citarne alcune vi ritengono una delle migliori PUNK band degli ultimi anni sia per i vostri album e live show che per la vostra simpatia al di fuori del palco. Deve essere un grande onore per voi avere la stima di tutte queste punk band che sono completamente diverse da voi per sound e attitudine musicale.
Dennis: Davvero?! Beh li ringrazio di questo grande complimento. Indubbiamente ci divertiamo tantissimo con loro soprattutto durante il Warped Tour in cui passiamo quasi tre mesi sempre insieme. Penso che il rispetto ce lo siamo meritati e loro abbiano visto in noi una band genuina e sincera che ha tanta voglia di fare musica e divertire. Sono davvero commosso di questo attestato di stima.
Oltre che da molte band siete stimati anche e soprattutto dal pubblico. Deve essere stato difficile per voi però, almeno all’inizio, riuscire ad attirare l’attenzione da parte della scena punk visto che uscite completamente dai classici canoni di questa musica. Come reagiva la gente ai vostri primi live-show quando dividevate il palco con band musicalmente più “punk” di voi?
Dennis: Era simpatico perchè spesso e volentieri la gente ci conosceva per la prima volta dal vivo e si domandava che razza di musica facessimo. Le prime tre canzoni vedevi il pubblico attonito che veramente non sapeva come comportarsi. Dopo il primo impatto però vedevi che si scioglieva e veramente impazziva ed era veramente una festa. Ora, soprattutto in America, è tutto molto più facile perchè chi ci viene a vedere già ci conosce e anche al Warped Tour vediamo riunirsi sotto il nostro palco da il punk old school alla ragazzina che va matta per lo ska-core. E’ divertente e molto gratificante tutto questo perchè ci fà capire che stiamo lavorando nella direzione giusta. Non finiremo mai di ringraziare gli organizzatori del Warped Tour che hanno sempre creduto in noi e soprattutto che riescono sempre a mettere insieme un cast di prim’ordine per quanto riguarda la scena “punk”.
Su Internet ho letto molti topic su alcuni forum riguardo alla domanda di chi fosse meglio tra voi e i Dropkick Murphys. Ovviamente non ti chiedo di rispondere a questa domanda perchè ti metterei in imbarazzo ma leggendo i vari commenti ho scorto che l’opinione dominante era il fatto che i Dropkick Murphys facessero sempre lo stesso live-show mentre i Flogging Molly ad ogni concerto riuscissero sempre a variare e non scadere nella monotonia. Almeno su questo, cosa ne pensi?
Dennis: Io personalmente adoro i Dropkick Murphys e nonostante le notevoli affinità che ci sono sul palco penso siamo due band differenti. Non posso parlare per i Dropkick Murphys ma per quanto riguarda i Flogging Molly ti posso dire che per noi è necessario e vitale cambiare ogni volta live-set. Il giorno che smetteremo di farlo saremo la classica band ormai bollita che non ha più niente da dire. Per quanto riguarda i Dropkick Murphys ritengo che la gente pensi ciò perchè alla fine sente sempre gli stessi pezzi. Però considera il fatto che quando una persona li và a vedere vuole sentire i pezzi storici come “Barrom Hero” o “The Gauntlet” e quando hai un palco per soli 30 minuti scarsi sei costretto a suonarli e purtroppo facendo cosi lasci fuori pezzi meno conosciuti ma che sono belli ugualmente. Noi siamo più giovani come band e abbiamo un repertorio minore rispetto al loro, e se vuoi mettici pure il fatto che siamo meno conosciuti, vedi che quella critica ha un perchè di fondo.
Al Warped Tour, il quel grande circo folle del punk, avete diviso il palco con innumerevoli band. Sò di metterti in imbarazzo ma per favore confessaci quale è la band con cui ti sei trovato meglio a livello personale. Dennis:Sarebbero molti i nomi che vorrei farti ma penso più di tutti ci siano i Bouncing Souls. Io poi sono di New York come loro e per campanilismo ti dico loro. Sono delle persone fantastiche, musicisti fenomenali e sanno veramente come divertirsi e far divertire la gente. Questo tour che stiamo facendo era stato progettato inizialmente per noi e loro poi è nato qualche problema con i tempi ed è saltato tutto. Permettimi poi di fare il nome di un’altra band, oltre ai Bouncing Souls ti dico i Casualties con cui abbiamo suonato tantissime volte essendo sulla stessa etichetta ma che sono veramente devastanti sul palco. A volte davvero mi chiedo da dove tirino fuori tutta questa potenza.
Negli ultimi due anni, penso te ne sia accorto anche tu, la scena punk è stata invasa da un’infinità di emo-core band fotocopia, tutte che fanno la stessa identica melassa. Te che vivi dal di dentro la scena cosa pensi di questo fenomeno, anzi permettimi la parola, “moda”?
Dennis: Allora non sono solo io che la penso cosi allora! (ride – ndr) E’ una bella domanda indubbiamente. Un giorno vorrei fare un film su questo fatto credimi. Se te vai da una qualsiasi emo band e gli chiedi: “Ma tu fai emo?” . Stai sicuro che al 101 % ti diranno tutti “Io non faccio emo, ma stai scherzando?!…ma non ci hai mai sentito?!” .Te lo giuro e non sto scherzando, mi è capitata questa scena già un paio di volte e mi sono sentito veramente un’idiota, mi guardavano con disprezzo dopo che dicevo quella fatidica e odiata parola. La seconda parte del film poi la vorrei girare tra il pubblico chiedendo che genere facessero secondo loro determinate emo-band per poi portare il film ai diretti interessati per vedere la loro faccia. (ride –ndr) Per me come è successo alcuni anni fà con i Blink182 che poi tutti iniziarono a suonare quel genere lo stesso stia accadendo adesso. Vedrai che prima o poi si stuferanno e la smetteranno di fare quella melassa. Se ti dovessi dire una band che però apprezzo perchè trovo grandi musicisti sono i Thursday, però anche loro quando glielo ho chiesto mi hanno detto che non fanno Emo.(ride- ndr).
Se dovessi fare una classifica dei tuoi 5 gruppi che secondo te hanno fatto la storia della musica contemporanea chi metteresti.
Dennis: Domande facili in Italia non le usate nelle interviste mi sembra (ride – ndr). Non mi piace fare classifiche ma ti posso dire quali sono stati per me i migliori gruppi. Fondamentali sono stati i Metallica, poi per il punk metterei i Dead Kennedys e i Clash, per la musica giamaicana e il messaggio di amore e pace Bob Marley, per le chitarre i Led Zeppelin e poi, scusa se te ne dico una sesta, per il solo motivo che dopo più di trent’anni sono ancora on road ti dico i Rolling Stones.
Per concludere vorrei farti una domanda su un fatto che riguarda purtroppo tutti noi: la guerra in Iraq e Afghanistan che vede i nostri eserciti in campo come forza di occupazione. Cosa pensi dell’amministrazione Bush e di queste guerre “economiche” in cui molti ragazzi come me, come te, stanno perdendo ogni giorno la vita?
Dennis: E’ triste quello che vediamo tutti i giorni in televisione. Io ho amici di infanzia che ora si trovano li a combattere questa ingiusta guerra. Il 90%, ma diciamo anche il 100% di quei ragazzi sono sicuro che non è li perchè lo vuole ma perchè per poter guadagnare qualche soldo per la propria famiglia o per studiare si è arruolato. E’ inconcepibile come dopo il Vietnam, dopo la seconda e prima guerra mondiale ci sia ancora qualcuno che pensa che con la guerra si possa risolvere qualcosa. Noi americani ci siamo presentati in casa loro e abbiamo iniziato a uccidere gente innocente senza alcun motivo. La cosa che più mi rattrista è il fatto che non è la nostra generazione quella che subirà le conseguenze ma saranno i nostri figli a pagare per noi purtroppo. Molte guerre sono state frutto dell’ignoranza e dell’egoismo e della brama di denaro della classe dirigente americana. Questo è potuto succedere perchè negli Usa non vi è informazione, ne sul passato nè sul presente e senza questi presupposti di sicuro non si può creare un futuro. Io quando sono in tour studio, sono iscritto ad un corso universitario di Storia Contemporanea Americana perchè mi sono accorto di questo grande problema (mi mostra i libri – ndr.). Solo uscendo dall’ignoranza possiamo creare un futuro migliore per i nostri figli e soprattutto dire la nostra opinione su queste cose a Bush e ai falchi di Washington. E’ facile governare una popolazione che non ha gli strumenti intellettuali per poter controbattere. Confesso che mi sento in colpa spesso quando mi trovo su questo tour-bus a pensare, penso che i miei amici si trovano a combattere e rischiare la vita ogni giorno e io invece sono qui a divertirmi. La cosa peggiore è che non vedo speranze per il futuro e questa è veramente la cosa più difficile da sopportare.
Ti ringrazio per le tue parole…(mi interrompe – ndr.)
Dennis: Permettimi una cosa per concludere. Vorrei ringraziarti veramente di cuore per questa splendida intervista e soprattutto per quest’ultima domanda. Non sò se voi usate cosi, ma in America in anni di carriera e interviste nessuno mi ha mai posto una simile domanda. Sembra quasi che sia un tabu parlare di politica nelle interviste musicali. I siti non se la sentono di porti queste domande perchè poi sono sicuri che avranno problemi. Dovevo proprio venire in Italia per essere finalmente trattato come una persona dotata di intelligenza propria e non solo come un semplice musicista senza idee. Devo ringraziare veramente te per avermi dato il modo finalmente di esprimere le mie idee pubblicamente e alla tua web-zine per lo spazio che ci ha dato. Ragazzi continuate cosi, complimenti!