Una bandcamaleontica ed evolutiva questa bresciana. Si perchè i Fine99 non sono unameteora nata ieri per morire domani, sono sulla scena da oltre 15 anni e conquesto “Fino alla fine” contano di raggiugnere la definitivaconsacrazione.
Il punk-rock melodico degli inizi è solo un lontano ricordo. Metal,post-hardcore ed elettronica convivono in questi 14 pezzi. Tutte lefrustrazioni represse trovano sfogo in questo lavoro esplosivo.
Un discodifficile da fare proprio, complesso da ascoltare, lontano da voler essere solola colonna sonora di una stagione.
Un branocome “Carillon” (ma anche “Cosa vuoi Pt.II”) mi rimanda almai troppo osannato post-hardcore dei Seed’n Feed mentre l’aggressivitàsfrontata di un brano come “Solo per ora” non sfigurerebbe in undisco dei Dufresne.
Latecnica non manca (penso al break progressive di “Viaggio lisergico”),le idee sono tante. Non sempre però vincenti.
I pezzi elettronici per gusti personali superano il limite della sopportazionee un brano “robotico” come “2250.12.11” lascia il tempo chetrova costringendomi ad uno “skip” forzato.
Quando ildisco sembra dilungarsi troppo e perdere di incisività i ragazzi riescono peròa dare un’ultima sferzata con “Viaggio lisergico”, una canzonepassionale, che scorre viscerale con la sua calda melodia.
Iltrailer horror del video di “Carillon” mostra ampiamente quanto lavena artistica di questi ragazzi abbia prevalso sulla ricerca statica di ungenere in cui vivere e morire nella ricerca di un momento di gloria…
Adattiper chi è alla ricerca di qualcosa di forte…
Voto6½/10