FILIPPO ANDREANI, PATH, ZEROCALCARE: Per Quanta Pioggia Cadrà

Tre ragazzi nati in strada e che la strada la vivono sempre, tre amici abituati a dar voce a chi voce ne ha troppo poca con parole e musica che vengono da lontano, oppure con immagini che con freschezza e leggerezza inducono a pensare e capire anche la persona più cinica e menefreghista. Filippo ed i Linea con Franco Barbera al pianoforte sono poesia in note, un cantautore comasco dalla bella voce pulita con la sua banda clashiana che con suoni struggenti, curati e parole ricercate esalta le gesta di un suo compaesano, difensore per vocazione prima sul campo da gioco poi sul campo da battaglia, una persona che la storia non ricorda come dovrebbe, un eroe che viene ricordato con affetto resistente e spontaneo.
Path invece sul lato B cambia ritmo, adoro la sua poesia ricca di emozione e malinconia supportata da quella musica stradaiola di un tempo che viene dalla provincia romana ma che mi ricorda molto anche le assolate e deserte strade americane, scenario perfetto per ascoltare “ricorda il tuo nome”, una valanga di parole azzeccate e profonde accompagnate dall’inseparabile contrabbasso di Rocker Ritz, e da strumenti tradizionali quali mandolino e violino, con una bella voce femminile a riempire il tutto.
Infine l’ultimo lato, definire Michele Rech un semplice fumettista sarebbe una bestemmia, purtroppo non ho il piacere di conoscerlo di persona ma attraverso i suoi racconti e le sue esperienze credo di aver capito come fa ad essere così credibile, vero e rispettato, in questo 45 giri lui occupa il lato C, una striscia inedita intitolata “vite di carta”, ma non credo di essere la persona giusta per dire com’è, posso solo dire che come sempre è un capolavoro nella sua semplicità.
Mi piace pensarli tutti e tre che discutono sull’uscita del disco in riva al lago, di Como o di Bracciano non fa differenza, me li immagino li col quaderno in mano a disegnare note ed espressioni che andranno a comporre quello che è “per quanta pioggia cadrà”, e magari non sarebbe male vederli collaborare di nuovo.

Con Filippo hanno suonato:
i Linea (Gianmarco Gimmy Pirro e Federico Bratovich alla chitarra, Silvio Calesini al Basso, Fulvio “Devil” Pinto alla batteria) e Franco Barbera al pianoforte, registrato e mixato presso l’EDAC studio di Como da Davide Lasala.
Con Pat hanno suonato:
Rocker Ritz al contrabbasso, Andrea De Santis al violino, Alessandra Capone alla voce, Luca Lucioni al mandolino, registrato e mixato presso l’Hombrelobo studio di Roma da Valerio Fisik
Prodotto da Hellnation, grafica di Alessandro Palmieri (l’ultimo), fotografia di Simona Strozzi

A) Filippo Andreani: Michele non saluta
B) Pat Atho: Ricorda il tuo nome
C) Zerocalcare: Vite di carta

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