FDP: il racconto del tour in America

Qualche tempo fa ho conosciuto Marco degli FDP, per la precisione al “tra le montagne Tour” all’Eterotopia, organizzato da Teste Ribelli, da li ho conosciuto gli FDP, ho recensito il loro ultimo disco ed ho visto che prima di Natale sarebbero partiti per un tour negli Stati Uniti, e gli ho quindi chiesto se aveva voglia di mandarmi una sorta di diario di bordo di questo tour, mi sembrava una buona idea dato che non capita tutti i giorni di andare a suonare dall’altra parte del mondo (ammesso che non siate terrapiattisti…).

AMERICAN TOUR
4038 miglia percorse attraverso Colorado, New Messico, Utah, Arizona, Nevada e California. Questa è stata l’avventura degli Fdp negli USA dal 19 al 31 dicembre 2018. Ora vi racconteremo nel dettaglio come è andata.
GIORNO 1 – 19/12/18, Aeroporto di Milano Linate ore 5. Dopo un interminabile nottata in bianco passata al Terminal di Linate ci avviamo al Gate di imbarco con il sapore di caffe delle macchinette automatiche e la voglia di partire…le panche del Terminal non offrono una posizione confortevole per il sonno..abbiamo un volo Linate-Bruxelles-Chicago-Denver da prendere! Ci si vede stasera alle 23, ora di Denver!
GIORNO 2 – 20/12/18, Denver (Colorado). Siamo sbarcati negli States e siamo a Denver! A metà mattinata andiamo a ritirare il nostro camper…non avevamo idea di quanto fosse grande finché non ci siamo messi alla guida…poi fermata al Guitar Center per ritirare la backline che ci servirà per tutta la durata del tour. Nel pomeriggio decidiamo di fare un uscita in centro, quindi dopo aver trovato parcheggio…cosa non semplice con un 9 metri di mezzo..più tardi faremo un salto anche all’anfiteatro di Red Rock.
GIORNO 3 – 21/12/18, Lakewood (Colorado), arrivo alle 18 presso il Seventh Circle Music Collective. Dopo un caloroso benvenuto e vari giri di saluti e caricato la backline sul palco, prendiamo una boccata d’aria nel retro del locale dove siamo incantati dalle luci che nella notte illuminano Denver, con i suoi grattacieli e su un lato l’imponente stadio dei Broncos, squadra di football americano. Arriva il nostro turno per salire sul palco e devo dire che il Seventh ci ha fatto sentire a casa già da i primi brani condito di pogo ed applausi. Sicuramente abbiamo lasciato un bel ricordo ed a mio parere una bella partenza col botto per il primo live del tour.
GIORNO 4 – 22/12/18, Englewood (Colorado). Incuriositi dalla vista della sera prima, facciamo tappa prima del locale allo Stadio dei Broncos, non riusciamo ad entrare e ci accontentiamo dell’official store sotto lo stadio. Di nuovo in marcia direzione Bar Bar, praticamente un locale tra i grattacieli di Denver. All’interno bancone lungo, tavoli da biliardo, bagno non accessibile ed un clochard seduto in cerca di un posto caldo…in zona c’era un’ospizio per senzatetto. Niente palco come veri punk, faccia a faccia con il pubblico che fino all’ultimo brano si è fatto sentire.
GIORNO 5 – 23/12/18, Aurora (Colorado). Piccolo appunto che non ho detto prima..nei giorni precedenti eravamo accampati in un camping che ci serviva per la fornitura di corrente elettrica ed acqua potabile e per lo scarico delle acque, cosa che avevamo un pò sottovalutato quest’ultima… Chiusa la parentesi camping nel pomeriggio facciamo un giro al Rocky Mountains National Park di Denver dove abbiamo avuto un simpatico incontro con una mandria di bisonti che ha fatto arrestare la marcia del nostro camper per quasi un ora…siamo ancora tutti interi! Ci lasciamo alle spalle il Rocky Mountains in direzione del Lions Liar in Colfax Avenue. Giunti sul posto si vedono sempre dominare in lontananza i grattacieli della Downtown di Denver ma con i retroscena di periferia come un Seven Eleven che sembrava la copia reale del Jet Market di Apu, lo studio di tatuaggi con grandi vetrate e la scritta tattoo neon rosso, i classici vicoli con i bidoni della spazzatura che vedi nei film ed il locale con un insegna scritta a caratteri cubitali. Una chiacchierata con le altre band tra una birra e qualche risata tocca a noi salire on stage. Non potevamo che chiudere in bellezza in questo nostro ultimo show in Colorado!
GIORNO 6 – 24/12/18, Day off. Abbiamo dedicato questo giorno al viaggio attraverso una piccola parte del New Messico percorrendo la Route 66 in direzione Monument Valley, Arizona/Utah. Paesaggi spettacolari, strade dritte miglia e miglia che passano nel deserto, la paura di restare a piedi per la mancanza di aree di servizio (cit.). Pit stop in un fast food lungo la strada, nel frattempo siamo entrati nella riserva dei Navajo, quindi non ci sembrava strano essere circondati da indiani…Arriviamo alla Monument alle cinque del pomeriggio, praticamente quasi buio, quindi decidiamo di passare la notte qui e vedere l’alba da quello che è lo scenario famoso per i molti film Western.
GIORNO 7 – 25/12/18, Phoenix (Arizona). Dopo l’alba alla Monument di nuovo in viaggio ci aspettano 6 ore di guida prima nel deserto, poi tra le montagne. Arrivo al Yucca Club alle sette di sera circa, un po stanchi per il viaggio e chi ancora segnato dal fuso orario, iniziamo a scaricare la strumentazione sul palco pronti per fare il check. Non ci sembrava vero essere qui, suonare sul palco di un club dove sono passate molte band della scena hardcore melodica. Serata bomba per Phoenix, finita a suon di bevute con un messicano a parlare mezzo inglese e spagnolo…alla fine abbiamo capito che tifava pure per qualche squadra di calcio italiana…
GIORNO 8 – 26/12/18, Day off. Ripresi dalla serata precedente e dopo una colazione abbondante al Panera (simile allo Starbucks) ci mettiamo di nuovo in marcia direzione Los Angeles, circa 6 ore, e lungo il tragitto ci fermiamo al Gran Canyon. Arriviamo a Los Angeles verso sera, siamo in Sunset Boulevard, più precisamente al Rainbow Bar per la cena. Restiamo in zona per un piccolo giro passando tra Whisky a Go Go e The Viper Room.
GIORNO 9 – 27/12/18, Ventura (California). Sono circa le 10 del mattino e stiamo camminando nella Hollywood Walk of Fame. Altra cosa da vedere che non potevamo saltare visto che avevamo tempo. Da qui spostiamo il camper per dirigerci a Venice Beach. Piccola considerazione che fino a due giorni prima battevamo i denti dal freddo, qui siamo in t-shirt…Tornati al nostro “tourbus” ci mettiamo in moto per raggiungere la nostra prossima destinazione, Ventura. Costeggiamo il Pacifico sulla Route 1 passando per Malibù fino ad arrivare al The Red Cove. Neanche il tempo di scaricare che il boss del locale ci offre birra accompagnata da uno shot di Tequila…per intendersi uno shot dei loro è un doppio dei nostri…che ci dà quella giusta carica per prepararsi a fare il check dopo, ironicamente parlando. Abbiamo fatto conoscenza con alcuni ragazzi che frequentano abitualmente il club e tra una birra ed uno shot facciamo qualche partita a biliardo, capita anche di giocare con delle ragazze che erano li e… ci hanno pure stracciato di brutto, ma di questo preferiamo non aggiungere altro. Saliamo sul palco e partiamo a razzo con la giusta carica degli shot di prima e con la carica della gente sotto il palco. Grazie ragazzi!
GIORNO 10 – 28/12/18, Reno (Nevada). Lasciataci Ventura alle spalle siamo di nuovo in viaggio per la nostra prossima destinazione. Siamo già in Nevada da mezz’ora e sembra strano ma siamo in mezzo alla neve. Eh già, passati dai 22 gradi di Los Angeles ai meno 9 gradi di Reno…e noi che si sperava di stare in t-shirt..Arrivati al Shea’s Tavern siamo accolti dal promoter che ci fa conoscere le altre band e fa vedere il locale, che è già pieno ore prima dell’inizio dei concerti. Un pò provati per stanchezza e freddo glaciale non ci perdiamo d’animo saliamo sul palco ed iniziamo il nostro show. Pogo dal primo all’ultimo brano, gente che cantava insieme a noi e finita la scaletta abbiamo perso il conto delle volte che ci viene detto “one more song”. Incredibili le emozioni che Reno ci ha regalato, soprattutto dopo lo show dove in zero due ci siamo trovati con il tutto esaurito del merchandising. Grazie ragazzi, grazie Reno!
GIORNO 11 – 29/12/18, Las Vegas (Nevada). Sono già circa 4 ore che abbiamo lasciato alle spalle Reno e siamo nella Death Valley diretti nella città che non dorme mai, Las Vegas. Arriviamo nel pomeriggio nella dowtown e vista la vicinanza sulla mappa del locale con la famosa La Strip ci fermiamo a fare un giro. Dal Bellagio di Ocean’s Eleven al Caesar Palace alla riproduzione della Torre Eiffel al Canal Grande di Venezia questa è la città del gioco d’azzardo che non chiude occhio 24 su 24. Incredibile quanto pazza sia la vita qui. Hard Rock Café per una tappa poi dritti al locale. Che sorpresa quando arriviamo al Double Saloon e vediamo il nostro nome insieme ad altre band su un tabellone gigante illuminato…figata!! Non potevamo credere che questo sarebbe stato il nostro ultimo show negli USA, motivo in più per dare il cento per cento. Ed è quello che abbiamo fatto con grinta e determinazione facendo vedere a Las Vegas che gli Fdp sono qui a portare le loro canzoni made in Italy. Il pubblico ha recepito il messaggio ed ha risposto in maniera positiva e non potevamo chiedere di più.
GIORNO 12 – 30-31/12/18, San Francisco (California). Ebbene si siamo alla fine del nostro tour. Passiamo i nostri ultimi due giorni a San Francisco per la riconsegna del camper che ci ha fatto da casa su ruote per questo tour e per riconsegnare la backline. Abbiamo ancora un po di tempo per visitare la città e per rivivere con il pensiero questa avventura che ci ha portato a suonare negli States, a conoscere un sacco di gente e possiamo dire di aver regalato dei momenti felici con la nostra musica e questo per noi è tutto.
Sono le 12.30 e siamo all’aeroporto di San Francisco per prendere il nostro volo di ritorno in Italia.
Stay Punk! See you next time! Thanks!
FDP
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