FCR: Un altro mondo è possibile…

Avete mai sentito parlare di Filottrano?

..una ridente comunita’ nelle colline fra l’Anconetano ed il Maceratese? nelle grandi e belle Marche? ebbene, se non avete mai sentito parlare di questo piccino e GRANDE paese che ha dato i natali alla tradizione Combat Folk Rock Italiana ma non solo…leggete questa accurata intervista ai ragazzi che partendo dalle loro Radici hanno Ali forti e R_Esistenti per lanciare il cuore oltre…ormai da anni incendiano quelle praterie sotto la loro bandiera, quella dei FILOTTRANO CITY ROCKERS perchè un altro mondo è possibile…Buona Lettura!

D – Comincerei con uno sguardo all’indietro, verso le radici di questa realtà che viene denominata FCR – Filottrano City Rockers…

R – Fin dagli anni 60’ in paese c’è sempre stata una sorta di consuetudine da parte dei più giovani a mettersi insieme e formare un gruppo col quale suonare musica rock. E’stato un modo per aggregarsi e coltivare una passione ed anche per aprirsi e aprire una breccia culturale verso l’esterno. Per non sentirsi isolati, per sprovincializzarsi, per far parte di una cultura e poter fare la propria parte. Si è mantenuto quindi attorno alla musica una sorta di …spirito ribelle. Dalla seconda metà degli anni ’60 per circa un decennio i gruppi riproponevano più che altro una musica “ rock “ da ballo, cioè finalizzata alle balere, poi con l’avvento del progressive italiano ci sono stati anche gruppi che hanno tentato di produrre musica loro, ispirata a nuove scene musicali italiane e non , ma comunque niente di particolare….del resto in quegli anni , siamo circa a metà degli anni 70,le balere e le sale da ballo chiudevano e aprivano le discoteche per cui le nuove generazioni si aprivano ad una musica che non era più “da ballo “.

D – La svolta vera e propria a questa consuetudine quando avvenne ?

R – Fu senza dubbio nel ’93 con il concerto dei Gang organizzato da molte delle associazioni del paese. Fu una delle poche volte che si misero insieme molte realtà associative per organizzare un concerto Rock.


D – Ma i Gang erano di Filottrano e il loro primo disco e’ dell’84 perchè proprio nel 93 ( dopo così tanto tempo dal loro esordio ) quanto fu importante questo loro concerto?

R – I Gang suonavano in zona da più di 10 anni ma non erano considerati granchè in paese, anche da parte di molti loro coetanei , nonostante fossero osannati dalla grande critica musicale , nonostante un disco come “Barricada” avesse venduto 10.000 copie che per i tempi era tantissimo per un disco in completa Autoproduzione, nonostante facevano una media di cento concerti l’anno su e giù per l’Italia incendiando cuori e alimentando focolai di rivoluzione culturale sociale e politica.Quello che fece la differenza in paese fu il vederli spesso in tv, sulla stampa e non solo musicale ,come ad esempio l’Espresso o Panorama, insomma erano diventati “famosi “ e pertanto da ignorare.Poi fu una sorta di campanilismo a far muovere le ragioni di quel concerto ma anche le prove generali del circolo Don Milani che (allora fu fra i promotori del concerto) si preparava a catalizzare quella che divenne l’unica giunta di sinistra a governare il Filottrano dal dopoguerra e se per loro quella fu un’occasione importante di propaganda e indirettamente politica, per tanti giovanissimi del paese fu…la solita storia ” se lo fanno i Fratelli Severini allora possiamo farlo anche noi “…e fu la scintilla che diede fuoco alla prateria.

D – Dopo questo evento cosa e’ accaduto?

R – Dal 96 al 99 insieme a molti altri che in seguito formeranno i FCR, organizzammo in maniera spontanea un festival chiamato FILOROCK con le poche risorse a disposizione . A partecipare erano soprattutto i gruppi del paese, alcuni si erano formati da pochi anni come Sesto Senso , Firesons altri erano più maturi come Gang, Border Radio, Bumble Bee.Si cominciò così con pochi mezzi ma con la volontà di far vivere quella cultura e di farla diventare protagonista. Come a voler affermare che c’eravamo anche noi e che attraverso il punk , il blues , il reggae , lo ska dichiaravamo di essere l’Altro- paese, quello che non accettava le regole di quell’ordine sociale, che non voleva essere murato vivo dentro le mura di Filottrano e dentro a nessuna recinzione.

Poi successe che nel 2000, Roberto Barbini aprì un chioschetto , il “Tijuana “ ai giardini pubblici e lì decise di organizzare un concerto ogni settimana, durante tutti i tre mesi estivi. Questo significava per noi tutti riappropriarci dei Giardini che erano stati da sempre il luogo aggregativo per eccellenza dei ragazzi e delle ragazze del paese. Uno spazio che stava diventando invece una sorta di deserto ormai destinato allo spaccio di droga. Per due stagioni ai Giardinetti suonarono non solo i gruppi locali , che nel frattempo erano aumentati considerevolmente ma anche gruppi che venivano da fuori come i Ratoblanco, con i quali cominciammo a costruire delle amicizie ed alleanze , dei solidi ponti che con gli anni divennero sempre piu’ saldi . Furono i primi momenti quelli di Incontro , di confronto, di stimoli, di consigli, di insegnamenti su come continuare a e per dare respiro alla scena musicale che iniziava a espandersi in paese e non solo.Venne anche organizzato il primo evento sotto il nome FILOTTRANOCITYROCKERS for Emergency con tutti i gruppi filottranesi che purtroppo a causa del maltempo fù annullato.

D – Se non sbaglio siamo arrivati al 2000 circa , mentre la prima edizione del Festival Antirrazista e’ del 2006, cosa succede in quei 4-5 anni di mezzo?

R- Accade che Roberto chiude il chioschetto ai giardini e si trasferisce in campagna ed apre un ristorante a San Biagio una frazione di Filottrano “ Il Pentolaio “. Quello divenne un nostro punto di appoggio per anni, nel senso che molte nostre iniziative vennero realizzate in quel posto.Organizzammo per esempio una festa del 1° Maggio, degli incontri con personaggi con i quali sentivamo di avere delle affinita’ come il cantastorie di Appignano Peppe De Birtina, lo scrittore bolognese Gianluca Morozzi, un concerto acustico dei F.lli Severini (Gang) accompagnati dai Malavida, piu’ altre rassegne di band locali.Fu in quel posto che organizzammo la prima edizione del Festival “Filottrano City Rockers”. Dopo questa iniziativa cominciarono fra noi e il gestore del ristorante una serie di incomprensioni per cui decidemmo di migrare altrove. Fu ,secondo me, proprio quello un periodo di maturazione importante perchè si sentiva che sotto quella sigla dei FCR stava crescendo una forza creativa che voleva esplodere. Da un lato si cercava di rendere visibili quelle energie nuove interne e dall’altro si cercava di stabilire delle alleanze con realtà musicali e non affini ,sia esterne che di paese.

D – Da quello che so io allora voi eravate tutti studenti e operai per lo più apprendisti quindi con poche risorse proprie a disposizione ma come avete trovato i mezzi necessari per realizzare queste iniziative ? e del ricavato cosa ne facevate? Ti chiedo questo perchè secondo me è un elemento importante rispetto a come si costruisce lentamente una realtà come la vostra…anche per dare un insegnamento ad altri ragazzi che ci leggono che possano accendere focolai in ogni luogo…

 

R – Abbiamo sempre messo a disposizione uno spazio, e in quello si sono espresse le realtà musicali e non che di volta in volta noi abbiamo invitato. Molte di queste erano locali e facevano parte del “movimento “ le altre non hanno mai preteso un cachet, ma hanno aderito con un forte spirito di complicità ed appartenenza e ci hanno aiutato così a crescere e a moltiplicarci. I Gang da questo punto di vista , in particolare Marino e Sandro ci hanno sempre accompagnato fornendo in ogni modo la loro disponibilità. Dalle iniziative che facemmo al Pentolaio in quei due anni circa, creammo una cassa comune, le risorse aumentarono con la vendita delle T-Shirt, che ad oggi ne circolano oltre mille in tutta Italia, o con altre iniziative come una Pesca che ancor oggi organizziamo durante il periodo delle festività pasquali. Anche questa e’ un’iniziativa che è legata alle tradizioni del paese, e poi c’è “Calpestanno l’uva” che organizzammo nel 2007 con l’intento di riproporre la festa dell’Uva. In quell’occasione abbinammo alcuni piatti locali e tipici con la musica Folkloristica de “La Damigiana “ da un lato e dall’altro con le canzoni dei Rosso Piceno e de La Macina , gruppo culto della tradizione musicale locale.Attraverso queste ed altre iniziative simili abbiamo sempre ricavato quelle risorse necessarie alla realizzazione di altri “eventi “. Questa sorta di autofinanziamento e’ sempre stato un modo, uno stile che ci ha distinto e caratterizzato e ci ha permesso di fare in completa autonomia.Lo stesso vale per i ricavi…anni fa destinammo una parte di questi all’acquisto di un gioco per bambini da installare ai giardini pubblici. Per gli anziani dell’ospizio organizzammo una iniziativa col gruppo La Damigiana e sempre per i bambini organizziamo tutti gli anni uno spettacolo con gli artisti di strada, giocolieri, saltimbanchi, teatro di burattini… una novità anche per il paese, sostenendo tutte le spese per queste attivita’, non c’è mai stato un biglietto o un prezzo da pagare, questo secondo me è molto importante perchè testimonia una presenza utile in un territorio, una relazione che ha sempre privilegiato quelle categorie più trascurate come gli Anziani e i Bambini…Insomma, le Radici e le Ali.Nonostante la pratica dell’autofinanziamento posso dire che abbiamo avuto a seconda delle manifestazioni se non degli sponsor dei “partner “ per noi importanti ai fini della realizzazione come la Pro Loco locale in alcune occasioni, l’Ass. Facciamo Pace e quella del Cusanino, la stessa amministrazione comunale che ci ha sempre concesso il palco per il Festival Antirazzista.

D – Quali sono fino ad ora le iniziative fatte e di quali vi fate ancora promotori? un piccolo storico di quello che avete fatto sul territorio per il territorio.

Le iniziative portate avanti fino ad oggi sono molteplici come ho detto in precedenza .Ora per chiarezza ti esporrò anno per anno quali attività abbiamo portato avanti . Penso sia questo il modo migliore per considerare come siamo cresciuti e migliorati nel corso di questi quattro anni

2006: Si inizia l’anno con ottimi propositi organizzando il primo evento musicale firmato ufficialmente Filottrano City Rockers. Pensammo che il miglior modo per presentarci sarebbe stato un concerto. Vi parteciparono quasi tutti i gruppi musicali filottranesi attivi in quel periodo. L’evento in questione si tenne alla “Trattoria del Pentolaio” il 29 gennaio del 2006 con otto ore consecutive di musica dal vivo. Per quell’occasione furono presenti anche i giornalisti del Tg3 Regionale, dall’evento venne estratto un DvD messo in vendita al banchetto di FCR.
 


– Per finanziare le iniziative dei Filottrano City Rockers che ricordiamo sono tutte gratuite, venne fatta un pesca di beneficenza durante le festività pasquali, pesca che dal 2006 è stata poi riproposta tutti gli anni fino ad oggi.

– Proseguendo in ordine cronologico…Quella prima manifestazione vide una grande affluenza di pubblico e incoraggiati da questo, forse inaspettato ,successo decidemmo di organizzare un evento estivo. Cosi’ il 23/24/25 giugno seguenti nell’Area Verde di Cantalupo a Filottrano fu la volta del primo Festival Antirazzista. Vi parteciparono oltre 40 gruppi per 20 ore di musica live, erano presenti anche artisti di strada, mostre fotografiche, stand gastronomici e mercatini da tutto il mondo.

– Sempre del 2006 fu la prima edizione di “Artisti in Piazza” che si tenne in Piazza Dante(piazza dell’erbe) a Filottrano, Questo tipo di spettacolo fu il primo nel suo genere a Filottrano, durante questa, che è una vera e propria Festa, si esibiscono artisti di strada, giocolieri e mangiafuoco ad ingresso completamente gratuito, sono i FCR a farsi carico di tutte le spese.

– L’ultimo evento del 2006 fu “Filottrano City Troubadours” evento musicale incentrato sui cantautori filottranesi. Vi parteciparono Marco Scarponi, El Chopas, Elio Cirilli, Alessandro Tarabelli, Fabio Camilletti e Franzo e anche questo concerto si tenne alla Trattoria del Pentolaio.

– Il 2007 comincia con un concerto il 21 gennaio presso la casa di riposo di Filottrano da parte dell’Ass. Culturale la Damigiana . Ingresso aperto a tutti poiche’ l’intento dell’iniziativa era soprattutto quello di passare una giornata “speciale”insieme agli ospiti della casa di riposo.

– Il 22 Febbraio venne organizzato a seguito della scomparsa del cantastorie marchigiano Peppe de Birtina un concerto in suo onore intitolato “VITA MIA gli amici cantano Peppe de Birtina” che si tenne al Teatro Torquis di Filottrano e al quale parteciparono diversi gruppi legati al cantastorie marchigiano.

– Nel frattempo arriva l’estate e siamo finalmente giunti alla seconda edizione del Festival Antirazzista , che si tenne sempre nello stesso luogo della precedente edizione. Lo spirito Antirazzista del festival viene cantato e suonato in questa edizione da Anima Equal, Atarassia Grop, Lando e Dino, Redska, Vincanto, Skarnemurta, Il generale & The garden house, Malavida + The Gang ecc. Viene messo a disposizione anche per quell’occasione uno spazio extra musicale.

– Si prosegue l’anno con la seconda edizione di “Artisti in Piazza”, anche in questa edizione l’ingresso è completamente gratuito.

– Ultimo evento dell’anno è stato “Calpestanno l’uva”. Il 28 ottobre presso l’Agriturismo Cà Vecchia a S. Biagio di Filottrano, riproponemmo una tipica festa contadina, quella dell’uva. Anche in quell’occasione la musica fu protagonista: Oloferne, Rosso Piceno, Damigiana + Malavida e in chiusura di serata Sandro e Marino Severini (The Gang) insieme a Gastone Petrucci (Macina).

– L’anno 2008 dei Filottrano city rockers inizia il 4 gennaio con un evento tra musica e teatro intitolato “Watamu Express” al Teatro Torquis a Filottrano, questo spettacolo venne ideato e organizzato assieme alll’ Ass. Cusanino. La musica fu quella di Chopas & The Doctor. L’ingresso fu ad offerta libera e il ricavato dell’evento venne intermante devoluto all’orfanotrofio: “God our father centre for needy children” in Kenya.

– 11 gennaio sempre al Teatro Torquis i Filottrano city Troubadours presentano: “Fra Moriale, un Paese a ferro e fuoco” sono presenti anche in questo caso i cantautori filottranesi, il tutto è narrato dell’attore Matteo Ripari, l’ingresso è come sempre gratuito.

– Giov 13 e Ven 14 Marzo proiezione del film “ Il Futuro non e’ scritto “di J. Temple., dedicato alla vita di Joe Strummer . Il film viene proiettato al cinema Torquis di Filottrano, ospite Marino Severini dei Gang.

– 23 Maggio piazza Garibaldi di Filottrano ci fu la presentazione del libro “Le Radici e le Ali “la storia della Gang. Presenti i flli Severini con i due autori del libro Lerry Arabia e Gianluca Morozzi.

– 27,28 e 29 giugno la Terza edizione nella stessa località dei precedenti. Il Festival è diventato nel frattempo l’evento musicale più grande delle Marche con oltre 50 gruppi musicali per 20 ore di musica dal vivo, artisti di strada, mostre fotografiche e stand gastronomici, in questa edizione gli ospiti principali: FFD, La Zurda, The Gang, Ned Ludd, Cisco (ex Modena City Ramblers), Freak Antony e i Vincisgrassi…

– Filottrano City Rockers è stata poi invitata a organizzare una serata alla festa dei Popoli a Forte Altavilla in Ancona durante la quale hanno suonato alcuni gruppi filottranesi, la serata ha avuto luogo il 10 Luglio.

– 31 agosto terza edizione di “Artisti in Piazza” per questa edizione è stato presentato il teatro dei burattini “Le avventure di pulcinella”

– Siamo al 2009…Si comincia il 2 gennaio con la seconda edizione di “Watamu Express” organizzato in collaborazione con il Centro Incontro Giovani. Chopas & The Doctor presentano e un nuovo spettacolo e come nella precedente edizione, sempre al Cinema Torquis, l’incasso viene devoluto ai bambini di Watamu/Kenya.

– Il 28 febbraio, Filottrano City Rockers presenta la prima edizione di Cajara Unita, in onore della Reunion dei The Gang con la formazione originario del 1984. 12 ore di musica dal vivo con gran parte delle band filottranesi e non solo. La manifestazione si tiene all’Extra Alternative Club di Recanati.

– Il 26 marzo viene presentato l’evento: “Antifascisti: ieri, oggi, domani… Sempre!!!!” Per l’occasione viene proposto lo spettacolo teatrale: “La baionetta di latta” al Teatro Torquis di Filottrano.

– Quarta edizione del “Festival Antirazzista” il 26,27 e 28 giugno nell’area verde a Cantalupo di Filottrano, in questa edizione si alternano sul palco come al solito oltre 40 gruppi tra i quali ricordiamo in particolare: Klaxon, Bloody Riot, Crifiu, Assalti Frontali, The Toasters, Alexian Group, The Gang e i Modena City Ramblers…è presente il consueto spazio extramusicale con mostre fotografiche ecc.

– Il 29 agosto quarta edizione di Artisti in Piazza ,viene presentato lo spettacolo “Il Circo” sempre in Piazza Dante a Filottrano.

– e siamo al 2010…

– Cajara Unita seconda edizione ,il 17 aprile all’Extra Alternative Club ed in questa occasione viene presentato in anteprima il disco dei Gang “La rossa Primavera”, oltre ai Gang hanno poi partecipato anche altri gruppi del panorama filottranese.

– La quinta edizione del “Festival Antirazzista” quest’anno sarà dedicato al trentesimo anniversario della morte di Jhonn Lennon e si terrà il 25,26 e 27 giugno sempre a Cantalupo di Filottrano . Ci saranno fra i presenti O Zulù, Radici nel Cemento e tanti altri e noi vi aspettiamo numerosi…

Insomma…POWER TO THE PEOPLE !!!

I più curiosi possono visitare il sito di FCR su: www.filottranocityrockers.it dove sono indicate tutte le nostre iniziative passate e future.

D – Fra le tante iniziative che hai elencato c’è n’è una che ha destato una sorta di clamore favorevole un po’ in tutta Italia e che ha fatto muovere altri ragazzi in altri luoghi d’Italia…intitolare una via del paese a Joe Strummer. So che avete chiesto delle firme per presentare la proposta al comune di Filottrano…a che punto siete oggi? Avete incontrato degli ostacoli?

R – L’idea è nata da una sorta di proposta di Marino dei Gang …”perche’ non dedicare una via , o una piazza, un luogo del paese all’uomo che piu’ di ogni altro è stato per noi tutti un faro , una guida? “ Noi l’abbiamo fatta nostra e ci siamo attivati anche attraverso il nostro sito per raccogliere le firme di coloro che volevano una via o una piazza intitolata a Joe Strummer Abbiamo anche proiettato al cinema di Filottrano per ben due serate il film documentario di J. Temple “Il futuro non è scritto“ sulla vita di Joe Strummer per sensibilizzare ed informare su questa nostra iniziativa, per far conoscere questo Uomo per noi e non solo, fondamentale… ma nonostante avessimo raccolto un migliaio di firme l’amministrazione comunale ha ostacolato questo progetto per poi trovare un alibi in una vecchia legge che stabilisce che una via puo’ essere intitolata a qualcuno ma solo 10 anni dopo la sua morte…

D – Bhe! penso che quella iniziativa non deve essere abbandonata, anzi dovete continuare così nel 2012 non potrano avere altre scuse a fronte di altrettante migliaia di firme raccolte…Ma il nome Filottrano City Rocker che accomuna tutte queste esperienze e queste realta’ quand’è che compare e in che occasione ?

R – Siamo sempre in campagna raccolta firme per questo motivo e c’è la faremo, manca poco e siamo molto ottimisti sopratutto perchè non ci arrendiamo…Per il nome? quello che ricordo credo che il primo fu Sandro dei Gang a “battezzare “ questa realta’ nostra con questa sigla, era come rimandare allo spirito guida, ad una canzone – manifesto dei Clash, appunto “Clash city Rockers “.In seguito fu Nicola che trasformo’ quel “grido “ o saluto dei F.lli Severini in uno striscione , una bandiera. Erano quelli gli anni della guerra in Iraq, cosi’ in diverse manifestazioni nazionali per la Pace i FCR vi parteciparono sotto quello striscione….Non poteva esserci per la nostra realta’ modo migliore per presentarsi all’esterno. Comunque la prima volta che quella “ bandiera “ fu portata fuori da Filottrano fu in occasione di un raduno di “fans “ dei Gang a Cerea , in Veneto…

D – Nel 2010 Siete arrivati alla 5 edizione del Festival antirazzista, è tempo di bilanci, fra un’esperienza passata che secondo me non puo’ che essere piu’ che positiva e un futuro che…”non è scritto “.

R – Il festival indirettamente ha riacceso in paese il desiderio di aggregare attorno alla musica molti giovani e giovanissimi, privilegiando gli stili piu’”ribelli “ che seguono un po’ lo slogan “Balla e Difendi “. dallo Ska al Punk, Hip Hop, Combat Folk, Combat Rock, Rock’n’ Roll…per dirla tutta in uno! Del resto siamo riusciti a portare “in paese “ fra le 4 passate edizioni, i protagonisti di tali generi e stili musicali e questi hanno indubbiamente lasciato il segno.Va sottolineato il fatto che in ogni nostra iniziativa siamo sostenuti ed aiutati da una moltitudine di persone che ci stanno vicino negli aspetti più variegati.La presenza dei partecipanti ha aumentato di anno in anno ,questo è accaduto per le proposte e per la presenza di band come i MCR, Cisco, gli Assalti Frontali, ( vedi parte dell’elenco )…e questo ha fatto si che nel territorio circostante sono sorte altre “city rockers “con intenti simili al nostro, con le quali abbiamo stabilito delle allanze e collaborazioni che in fututo certamente produrranno degli eventi culturali molto piu’ grandi.Ci tengo a ribadire un fatto importante senza il quale questo festival non sarebbe diventato quello che è…e cioe’ che tutti gruppi che vi hanno partecipato lo hanno fatto chiedendo un rimborso spese e non di sicuro il loro solito cachet.Abbiano creato un territorio comune con il Festival antirazzista dove pian piano convergono realta’ culturali diverse , quella piu’ cristiana , quella socialista o comunista e anarchica ,quella anche “sciolta “ senza riferimenti ideologici ma sempre disponibile a collaborare in vista di un momento di condivisione di festa e di lotta.Si è capito che solo insieme si puo’ fare e che insieme si puo’ e si deve continuare a fare !E’ sempre piu’ penetrata nel costume del paese e del territorio l’idea e la convinzione che attraverso la musica come cultura e non solo intrattenimento si possono riprendere le strade dell’Emancipazione, che portano all’Incontro alla conoscenza alla lotta contro l’ignoranza e il fascismo. E che questo riesce a ricoprire tutti i vuoti lasciati dalla ritirata della “politica “Il festival e’ riuscito a far dichiarare anche senza parole da che parte sta la “meglio gioventu’ “ del paese e non solo. Sta dalla parte degli ultimi, dei non garantiti, degli offesi, dalla parte dei migranti. E che insieme si puo’ fare ! Si puo’ cominciare a costruire un Altro paese.Una cosa importantissima e’ che il festival ormai comincia ad avere una risonanza nazionale. Basta ricordare le associazioni oggi che lo sostengono oltre a quella dei FCR come le realta’ legate sotto l’unica bandiera di UWS United We Stand, per la presenza attiva al Festival di molte realta’ associative di rilievo nazionale come l’ANPI, EMERGENCY , YA BASTA, AMBASCIATA DEI DIRITTI, AMNESTY INTERNATIONAL, BAMBINI DEL DESERTO, CENTRO STUDI LIBERTARI “L. FABBRI”, ITALIA-CUBA e tanti, tantissimi altri ed altre. Circa il futuro sicuramente e con piu’ determinazione si continuera’ su queste strade anche e soprattutto con la partecipazione di nuove generazioni , quindi con le loro ideee e il loro supporto organizzativo. Non nascondo che per far si’ che il festival possa espandersi e coinvolgere sempre piu’ persone ha bisogno di maggiori risorse. Per ora si va verso l’adesione e il supporto di partners istituzionali , quest’anno è la prima volta che c’è una collaborazione o meglio l’ausilio della Provincia di Ancona…insomma si troveranno sicuramente altre volonta’ disposte ad un aiuto anche economico ma sempre se questo è funzionale al mantenimento di un’autonomia decisionale e organizzativa nostra. Per avere anche una figura giuridica adatta allo scopo abbiamo fondato un’associazione “Kowalsky “ che svolge oggi soprattutto un ruolo di direzione organizzativa e di programmazione artistica e quello di referente nei confronti delle istituzioni e enti pubblici.Quindi io “profetizzo “una lunga vita per il festival e stagioni ancor piu’ condivise e partecipate. Supereremo sicuramente tutte le difficolta’ come è sempre accaduto in passato. Di questo sono certo perche’ Niente il “cielo ci ha regalato “, il Festival Antirazzista e’ per noi tutti una grande conquista che è costata fatica e certamente ne costera’ ancora molta ma per la quale ancora oggi vale la pena di resistere e continuare. Del resto sono queste sono le fatiche attraverso le quali chi vi partecipa impara a condividere e a fare insieme, si impara a rinnovare una comunita’ ma si impara soprattutto a trasformare i propri sogni in realta’….Cosi’ si va e andremo , fino alla fine! l’Ossigeno non ci manca anche GRAZIE! a voi tutti.

FdP: Termina qui questa bella, intensa ed appassionata intervista ai ragazzi di FCR, personalmente e a nome di Punkadeka, supportiamo da sempre questa bella iniziativa ed invitiamo chiunque di voi che arrivi a leggerla fino all’ultimo respiro, a divulgare e a far conoscere questa realta’, l’occasione è data anche dall’imminente festival antirazzista che si terra’ il 25, 26 e 27 giugno 2010 nella Localita’ cantalupo a due passi da Filottrano…Partecipate e conoscerete di persona questa Grande e Bella Famiglia di Ragazzi che dalla loro terra e dalle loro tradizioni e radici, partono con grandi ali verso sogni non così pindarici come qualcuno vorrebbe far credere…Un altro mondo è possibile, basta volerlo ed adoperarsi per la causa…La lotta continua da filottrano a todo el mundo…Ci vediamo al Festival Antirazzista e sopratutto CONDIVIDETE!!!

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