Davvero difficile per chi scrive giudicare una proposta come quella dei Falling Dice. Perché?! Perché nonostante la genuinità degli intenti, siamo di fronte a un disco che ha subito a mio avviso una brusca accelerata in fase di composizione per arrivare quanto prima alla sua pubblicazione.
Una fretta che sicuramente non ha aiutato questi ragazzi, forse ancora troppo acerbi artisticamente per arrivare a un full-length. L’idea me la sono fatta ascoltando “Restless” per l’appunto, un agglomerato di soluzioni sonore e vocali che poco hanno a che fare tra di loro. Vada per l’idea di unire sotto un’unica spole metalcore e sonorità tipicamente heavy, ma di sicuro non così. Questo album ha un grande difetto di base: non ha brani capaci di farsi notare, è un lento e sofferto percorso tra sette brani che difficilmente arrivano a essere meritevoli di un sei politico, vuoi per una produzione che è tutt’altro che ottimale se studiata su un gruppo del genere e in seconda battuta per una poca coesione da parte dei membri stessi. Musicalmente non troviamo il bandolo della matassa, ognuno va per la sua strada, chi tra riffing tipicamente metal anni ’80, chi attraverso il solito dualismo vocale melodico/growl e chi attraverso breakdown che ci ricordano la matrice “core” dei Falling Dice. Insomma ragazzi, che caos!