Gli Exiles sono un terzetto punk-rock proveniente da Carlisle (Inghilterra) e Glasgow. Non ne ho mai sentito parlare prima, quindi mi accingo all’ascolto del loro album d’esordio “Universal Suffering” completamente ignaro di chi siano: svariati ascolti mi hanno portato a scoprire una bella realtà del punk-rock d’oltremanica. Il loro sound è una miscela di punk ’77 e rock’n’roll, con alcuni accenni allo ska, che dà origine a un disco davvero ben fatto.
Fin dai primissimi pezzi si capisce quale sarà il filo conduttore dell’album: grinta ma anche tanta melodia caratterizzano brani come Sympathy For Dying Dolls e From Nowhere to Nowhere (uno dei pezzi più interessanti). Durante l’ascolto la mia mente vaga verso il sound di band come Damned, Jam e Clash e il proseguo del disco mi darà ragione: Money Junky e Burning Books sembrano uscite fuori dalla testa di Dave Vanian e soci, mentre in Meldown si sente eccome l’influenza Clash (non solo musicale) post-London Calling, influenza che viene confermata dalla successiva The Harder They Come, cover di Jimmy Cliff già riproposta in passato dai Rancid. Sfido chiunque infine a non ammettere che All Alone non potrebbe benissimo essere un pezzo di Paul Weller e dei suoi Jam.
Gran bella scoperta quella degli Exiles, band da tenere assolutamente sottocchio. Per chi volesse saperne di più: https://www.facebook.com/TheExiles e http://www.matchboxclassicsrecords.com/
Passate dalla loro pagina e ascoltate la loro musica, ne vale veramente la pena!
Tracklist:
Sympathy For Dying Song
From Nowhere to Nowhere
Teenage Overdose
Money Junky
Burning Books
Hollywood Lies
Meltdown
The Harder They Come
All Alone
Alphaville