La Wynona Records ormai sembra inarrestabile, ci regala nuove scoperte quasi ad ogni uscita. Questa volta è il turno degli austriaci Ephen Rian. Sinceramente della scena punk austriaca non conosco quasi nulla quindi non posso contestualizzare la band ma posso solo dire che questa band indubbiamente sa il fatto suo.
Dalla bio inviatami leggo che l’età media della band è di soli 20 anni e dal livello qualitativo mostrato in questo album bisogna dire che dimostrano una inaspettata maturità soprattutto considerando che questo è il loro debut-album.
Gli Ephen Rian propongono un mix musicale in cui la parte della padrone la fanno il Metal e l’Hc di nuova generazione a cui vanno unite melodiche linee vocali che si fondono allo screamo. Sebbene si rifacciano a generi “pesanti” la componente melodica è predominante, potremmo quasi dire che sono un incrocio (ben riuscito) tra i Glasseater (Victory Records) e i Thrice. Dai Thrice prendono soprattutto i riff metal aggressivi e taglienti e dai Glasseater la capacità di fondere con discreta originalità una “voce bianca” ai leoni della Savana.
Sebbene trovi che in certi punti la band abusi della componente “ruggente” gli devo riconoscere grandi qualità in chiave compositiva poiché riescono a proporre solo 8 brani per una durata complessiva di 30 minuti che in condizioni normali avrebbero reso l’album noioso sulla lunga distanza: “The special referendum” è tutt’altro che noioso.
L’album è stato masterizzato ai Capitol Studios negli states ma francamente non trovo questo grande salto qualitativo che ci dovrebbe essere, anzi trovo che proprio dal punto di vista del sound engineering siano carenti. Personalmente avrei cercato una maggiore pulizia nel suono in modo da far risaltare le doti tecniche della band ma questa è solo una mia considerazione personale.
Nel complesso trovo che questo sia un album di egregia qualità che ai patiti del genere mi sento di consigliare. Ovviamente se il genere non è dei vostri preferiti difficilmente apprezzerete gli Ephen Rian. L’impressione che mi hanno fatto comunque è estremamente positiva soprattutto considerando il fatto che non sono un grandissimo appassionato del genere.
Best Tracks: With the absence of mind – Escape of no avail (1° hit single estratto)
Voto: 7 ⅝ (Un debut album che si fa notare)
Tracklist1. Strike me deeply2. Escape of no avail3. Kille by flames4. Watch the skyline bleed5. Deja vu dreams6. A cry gone up7. To record my feelings and die8. With the absence of mind