E’ uscito da poco il nuovo EP degli Edward In Venice: Howler. I ragazzi di Pesaro tornano a farsi sentire dopo A Heart That Doesn’t Bleed e sono felice di dire che gli improvements sono evidenti.
E’ composto da 7 tracce, di cui la prima funge da intro all’intero cd: una melodia che non fa altro che crescere di tensione e prepararci all’energia di Howler. Energia che arriva immediatamente in This Skin, pezzo veloce con cori e controcori. Un po’ come tutto il nuovo lavoro, rispetto agli anni precedenti il sound si discosta maggiormente dal metal e attinge più dal pop punk, senza però perdere di tecnica.
La batteria rimane un metronomo-mina (ascoltatevi Turbobright), anche se non mancano delle pause all’interno dei pezzi. Come se la band dovesse riposare, più di una volta il ritmo si spezza completamente per poi tornare di prepotenza accompagnato da voci forti e graffianti. Anche la title track prosegue su queste linee, confermando ulteriormente l’impronta che la band ha voluto dare al sound di questo cd (sono presenti una parentesi di pianoforte e rullate a mille all’ora). La conclusione è affidata a Epilogue, una nota di malinconia che sfiora i 5 minuti.
In generale il sound risulta molto pulito e i passi avanti si notano già dal primo ascolto. Per quanto mi riguarda, dopo il Groezrock 2014 non vedo l’ora di riassaggiarli dal vivo!
Track List
1. Under
2. This Skin
3. Turbobright
4. Smokin’ Vehicles
5. Howler
6. Home Is Where the Heart Lives
7. Epilogue