Incontriamo i duffy punk all’interno della loro sala-prove… il disco è già finito ma non ancora uscito e capisco dalle loro facce che c’è molta attesa per sapere come verrà accolto… ora il disco è nei nrgozi, si chiama “Improvvisamente Distorti” e i complimenti ci sono stati un po’ da tutti…questo il resoconto della chiacchierata..
Qualisono state le differenze di registrazione tra ildisco vecchio e quello nuovo?
Innanzitutto una differenza tecnica; il primo l¹abbiamoregistrato in analogico mentre questo in digitale.La prima volta avevamo paura che il suono siappiattisse e, seguendo anche i consigli diamici-tecnici, ci eravamo affidati all¹analogico;questa volta abbiamo voluto provare il digitale-anche ìerché più economico- e dobbiamo dire cheil suono ci piace molto, i ragazzi nello studio hanlavorato bene e siamo completamente soddisfattidella resa sonora del disco.
Bisogna anche dire poi che, essendo la nostraseconda esperienza, eravamo più preparati e siamoriusciti, in un tempo minore, ad ottenere un suonoche ci soddisfasse molto più del disco precedente;il lavoro in studio non è facile, e l’esperienzaacquisita la prima volta è servita per"Improvvisamente Distorti".
Quanto tempo siete rimasti in studio?
In tutto siamo rimasti otto giorni; l¹idea dipartenza era di farcela in sette, ma ne abbiamodovuto aggiungere uno per la post-produzione. Tuttici avevano detto che non ce l¹avremmo mai fatta afare un disco in così poco tempo, ma noi ci siamoimpuntati e ci siamo riuscitiPer farlo abbiamodovuto lavorare molto prima, facendo ben due provinicompleti e provandolo fino alla nausea in saletta;la speranza è quella di continuare a migliorare inquesto per rendere sempre al massimo.
Qualche aneddoto di quei otto giorni di durolavoro?
Beh, il sabato sera dovevamo registrare le voci,e allora siamo usciti in viale Monza per entrare inun bar; tutti gli altri si bevevano whisky ealcolici vari, noi gli unici ad ordinare the caldo eacquaŠ tutti che ci guardavano male, non ci abbiamofatto una gran figura (risate)Š
Ecome avviene la fase compositiva?
Partendo dai testi diciamo subito che liscriviamo tutti assieme; si decide un argomento e cisi gira intorno fino a quando non troviamo qualcosaŠci imponiamo per quella sera di non toccare glistrumenti (la tentazione è sempre moltaŠ) ecerchiamo di concentrarci per tirare fuori qualcosadi buono. Lo spunto iniziale magari viene daun’esperienza di qualcuno di noi, ma il resto lofacciamo tutti quantiŠ cerchiamo in linea dimassima di parlare di cose che sentiamo a noivicine, ma è capitato anche che venisse fuori ilpezzo magari leggero, più scazzatoŠ non abbiamopreclusioni in questo. In ogni caso abbiamo notatoche quando senti il pezzo ³tuo² viene molto piùfacile cantarlo ed arrangiarlo, e quindi anche laresa è migliore.
Per le musiche vale all’incirca quanto sopraŠpartiamo con una jam, e quando troviamo un giro checi piace cerchiamo di costruirci sopra qualcosa.Molti pezzi ora completi sono stati per molto tempogli ³intro² ai concertiŠ come ad esempio ³Vitavers. 2², che lo è stato per un¹eternità. Poi ungiorno ci siam detti ³abbiamo un intro troppobello, trasformiamolo in una canzone!², e così èstato.
Quali sono gli ascolti che vi hanno piùinfluenzato per questo disco? Sbaglio o siete un po¹più duri rispetto al passato?
Beh, lui (riferito a Skanka, batteria) si èimbastardito parecchioŠ (risate generali).Sicuramente prima ascoltavamo molto ska-core, mentreadesso ascoltiamo anche altroŠ lo volevamo piùbastardo rispetto a quello precedente, e alloraabbiamo preso l¹hardcore e il crossover dei nostriascolti -ad esempio System of a Down, Korn, ma ancheSick of It All- e l¹abbiamo accostato alloska-core, che comunque continua a piacercimoltissimo e rimane un po’ la radice del nostrosuono.
Šsembrate più incazzatiŠ
mah, sarà perché si trombava poco (risate)Š
Cambiando argomento: credete che un gruppo comeil vostro, con base nella periferia (almeno quellamusicale) abbia avuto più difficoltà per emergererispetto ad altri?
Secondo noi indubbiamenteŠ le difficoltà lesentiamo ancora adesso, non ci sentiamo affattoemersi. Qui non ci sono molti sbocchi, sei costrettoa rivolgerti altrove per presentare la tua musica.Il gruppo di riferimento in Alessandria e provinciaancora oggi sono i Peggio Punx, gli unici ad averdetto qualcosa fuori Italia che provengano da quiŠe poi il nulla. Probabilmente fossimo stati a Milanoavremmo faticato meno per arrivare dove siamo, cheè poi solo l¹inizio. I pochi passi fatti sonodovuti ad alcune coincidenze fortunateŠ la prima ditutte è stata quella dello studio (il Bips diMilano, ndr) che ci ha aiutato moltissimo nel farciconoscere fuori dal solito giro, tanto che adesso èdiventato il nostro editore. E dire che l¹avevamoscelto perché ci piaceva il suono dei dischi chesono stati fatti liŠ tra cui ³Elettrodomestico²dei Punkreas.
Sbaglio o tra i programmi che avete per ilfuturo c’è anche un video?
Beh, l¹idea c¹èŠ bisognerà vedere se siriesce a concretizzare. Diciamo solo che se lofaremo sarà molto belloŠ abbiamo già qualcheprogetto interessanteŠ vedremo! Tutto dipendedall’accoglienza che avrà il disco presso ilpubblicoŠ
Fate praticamente tutto da soliŠ e a parte gliappoggi per il disco con la mitica Uaz e l¹editoresiete autonomiŠ trovate che sia un vantaggio o lavostra è una scelta obbligata?
Come tutte le cose ha vantaggi e svantaggiŠ ilcompleto controllo su ciò che fai è bello, ma nonè detto che tutto quello che è deciso da noi siail meglio, avere qualcuno che ti segue e saconsigliarti bene non è affatto maleŠ losvantaggio maggiore che riscontriamo nell’essere dasoli è quello della promozione: non abbiamo fondi asufficienza per iniziative che ci facciano conoscerein giro, e i pochi che abbiamo li sudiamo tuttiŠinsomma non è una scelta facile, ma è comunquericchissima di soddisfazioni perché tutto ciò chefai è tuo al 100%Š
E credete che il relativo successo di gruppi comeMeganoidi possa in qualche modo aiutarvi?
Sicuramente si: hai presente quando c¹è l¹ambulanzache suona e tu ti infili dietro per andare piùveloce? Ecco noi vorremmo fare così (risategenerali)Š no, a parte gli scherziŠ i gruppi piùfamosi e visibili servono a far conoscere un genereal grosso pubblico, che sarà poi a decidere cosa èbello o no ascoltare. In questo senso un gruppo comei Meganoidi può aprire la strada ad altri gruppi, equesto, aldilà di quello che ci può piacere omeno, non può che farci del bene; questo non vuoldire che i Duffy Punk vogliono seguire la strada diquesti gruppi, semplicemente il loro successo rendealcune realtà più visibiliŠ
Šma voi vorreste firmare per una qualche grossalabel o rimanere indipendenti a vita?
l¹ideale sarebbe poter fare quello che vogliamoper un¹etichetta che ci da un mucchio di soldi. Masiccome non credo che questo sia ancora possibile, ed¹altra parte non vogliamo certo rinunciare allanostra libertà artistica, mi sa che questo rimarràper sempre un sogno e saremo indipendenti a vita.