Non tutti lo sanno ma il mio nomignolo viene proprio dai giovanotti bostoniani, che catturarono la mia attenzione nel tardo 2001 quando mi capitò tra le mani “Sing Loud, Sing Proud”, quindi per me ogni scorreggia che fanno è motivo di agitazione e voglia di ascoltare cos’hanno da dire, in particolar modo dopo il periodo di merda che stiamo passando. Bene pare che il 30 aprile potremo finalmente ascoltare il loro 10° album di studio dal titolo “Turn Up That Dial”, eccovi il comunicato:
I Dropkick Murphys sono pronti a tornare con il loro decimo album in studio Turn Up That Dial, in uscita il 30 aprile sulla loro etichetta Born & Bred Records. L’album è stato prodotto da Ted Hutt e può essere pre-ordinato qui, il primo singolo “Middle Finger” è già disponibile.
Ii Dropkick Murphys hanno presentato in anteprima alcuni brani di Turn Up That Dial in occasione dell’evento Dropkick Murphys St. Patrick’s Day Stream 2021…Still Locked Down per celebrare la giornata di San Patrizio il 17 marzo. Il concerto in streaming gratuitoha visto la band esibirsi secondo le regole del distanziamento sociale su un palco simile a quelli delle arene con uno schermo LED e nuovi visual.
Con gli 11 brani di Turn Up That Dial, i Dropkick Murphys celebrano il piacere della musica, il sollievo e il conforto che questa offre non appena “alzi il volume”, spazzando via i problemi. “Il tema centrale di questo album è l’importanza della musica, e le band che ci hanno resi quello che siamo adesso”, spiega il fondatore dei DKM Ken Casey. “Speriamo solo che (questo album) possa far dimenticare i problemi a chiunque lo ascolti. Siamo così fortunati e grati di essere in una posizione per cui possiamo condividere un po’ di gioia a modo nostro. I nostri livelli di gratitudine sono alle stelle. 25 anni fa, qualcuno aveva scommesso con me 30 sterline che non sarei riuscito a formare una band per aprire il concerto della sua in sole tre settimane. Da bambini, non siamo mai usciti dall’Inghilterra ma adesso eccoci qui: abbiamo scritto 10 dischi e siamo stati in giro per il mondo. Se c’è un messaggio in questo album, è ‘pugni in alto e alza il volume’”.
Negli ultimi due anni, a seguito di un intervento, il bassista e co-cantante Casey ha smesso di suonare, cedendo il basso all’amico e membro della crew di lunga data Kevin Rheault. Con Casey libero di muoversi sul palcoscenico insieme al co-cantante Al Barr, tra i due si sono instaurate nuove, potenti dinamiche. Dopo circa 200 date in cui i due hanno dominato i palchi di tutto il mondo, la loro sintonia vocale è pronta ad esplodere in Turn Up That Dial.
Volume a palla, teste alte, sorrisi enormi, occhi puntati sull’obiettivo, i Dropkick Murphys continuano con lo spirito che da sempre li contraddistingue e che li ha portati fin qui… ma con nuova determinazione ed esuberanza che portano questo album e il loro live a un altro livello.
Rinchiusi in casa durante la pandemia, i Dropkick Murphys hanno fatto in modo di prevenire la depressione affidandosi alla musica, ma anche contando l’uno sull’altro. Come sempre dal 1996, anche questa volta hanno scritto brani che spaziano dal punk rock arrabbiato a tracce melodiche dall’ispirazione irlandese.
Al lavoro presso i Q Division Studios di Somerville, MA, con il produttore di lunga data Ted Hutt, hanno registrato Turn Up That Dial dividendosi in turni, due membri per volta. Per le ultime settimane di registrazione, Hutt ha condotto le sessioni in videoconferenza dal suo studio di Los Angeles. Per i cori, i ragazzi hanno sistemato dei microfoni separati in 5 stanze diverse, così da poter cantare contemporaneamente e nella massima sicurezza. “Almeno potevamo guardarci attraverso le finestre”, ricorda Casey.
I Dropkick Murphys hanno realizzato un album che include una serie di inni, tra cui la title track. “Turn Up That Dial” svela il filo conduttore dell’intera raccolta nella sua prima strofa: “You’re my inspiration, you got something to say / Now turn up that dial ‘til it takes me away.” È facile immaginare come i membri della band abbiano ripensato alla loro adolescenza: ascoltavano i The Clash su un Walkman, e pensavano che le loro band preferite ci sarebbero sempre state per loro, più di chiunque altro al mondo. Quest’album è stato ispirato proprio da quelle band che catturavano l’energia delle strade, riassumendo le difficoltà della vita in ritornelli furiosi, e che da sempre li hanno accompagnati.
Nel nuovo singolo “Middle Finger”, Al Barr sputa fuori le strofe con un grigno diabolico, finché il brano non scoppia nel ritornello: “I could never keep that middle finger down”. Casey, che non è uno che sfugge alle sue responsabilità, riflette: “Ripensando ai tempi in cui ero più giovane, mi rendo conto di aver reso le cose molto più complicate di quello che dovevano essere, e pago ancora le conseguenze di alcuni di questi errori”.
L’album si chiude con un tributo al defunto padre di Al, Woody Barr, nella commovente “I Wish You Were Here”. Turn Up That Dial dà il suo addio con una marcia con fisarmonica, cornamusa e percussioni. “Il padre di Al era un uomo incredibile”, spiega Casey. “Lui e Al avevano un rapporto davvero speciale. Vedere Al addolorarsi per la sua perdita è stato straziante. Eppure ha perseverato, anche quando siamo dovuti tornare in tour, lontani dalla famiglia. Ha sempre tenuto la testa alta. Noi non abbiamo mai chiuso un album con un brano lento, ma questa volta abbiamo voluto e dovuto mostrare il nostro rispetto a Woody e a molti altri. È un momento in cui bisogna fermarsi, apprezzare la nostra fortuna, e ricordare chi abbiamo perso, incluse le oltre 400.000 persone uccise da questo virus”.
Nei momenti felici e in quelli bui, noi ci rivolgiamo alla musica. Le nostre collezioni di dischi e le nostre playlist ci accompagnano nei momenti più difficili, nelle avversità e nell’affrontare i problemi che il mondo ci pone davanti. Quando premi play, il dolore sparisce. È questo il motivo per cui ascoltiamo. E questo è quello che i Dropkick Murphys si erano prefissi, e sono assolutamente riusciti a fare, con il nuovo album Turn Up That Dial. Aprono violentemente le porte di questo 2021 con un album che ti colpisce dritto in faccia e ti dice, secondo le esatte parole di Casey: “Alzati, togliti quei pantaloni della tuta che hai indossato nell’ultimo anno… arriveranno tempi migliori. ANDIAMO C***O!!”
“Ci siamo lamentati già abbastanza, quindi l’obiettivo era mantenere tutto ciò divertente”, continua Casey. “Più nero diventava il periodo, più noi combattevamo per migliorarlo con la musica. Qualsiasi cosa noi stiamo dando ai nostri fan, fidati, loro ce lo stanno rendendo per dieci volte. Adesso, alza quel c*zzo di volume”.