Concerto infrasettimanale – e che concerto! Parto dopo lavoro, mi fermo a Trento per prendere i miei due compagni di concerto e dopo un viaggio tranquillo arriviamo ben presto a Padova.
E cominciamo subito con le notizie positive: parecheggi disabili vicinissimi al locale e anche gratuiti. Queste cose dovrebbero essere normali, purtroppo soprattutto in Italia anche nel 2018 non lo sono. Anzi! Entriamo nel Gran Teatro Geox e subito altre cose molto positive: posti disabili riservati praticamente attaccati al palco. Dovrebbe essere normale anche questo? Forse sì. Ma io ero molto scettico soprattutto visto che anche stavolta proprio questo stesso concerto era organizzato dalla Hub Music Factory, Agenzia che aveva organizzato – e malissimo – quel flop colossale al Carroponte la scorsa estate dove i disabili francamente al posto di guardarsi il concerto dovevano guardarsi i culi e le schiene della gente davanti per colpa dell’assenza di una decente area disabili. Che nessuno aveva mai nemmeno la decenza di rispondere alle varie considerazioni del sottoscritto in merito in giro per il web (anzi, hanno anche avuto il coraggio di non pubblicare parecchi miei post su Facebook – per vergogna magari?) ha completato una cosa davvero vergognosa. Comunque basta polemiche! Stavolta organizzazione da 10 e lode, staff super gentile e concerto goduto a pieno! Grazie!
Apre Glen Matlock che non avevo mai visto. Il suo set mi piace, anche se sinceramente non conosco nemmeno un pezzo e di solito preferisco roba un pò più „dura“. Ciò però non toglie che il signore è sicuramente un gran musicista che ha un peso ben specifico all’interno della nostra scena a livello mondiale.
Dopo è il turno dei Flogging Molly. È sempre un piacere vedere King e soci dalle nostre parti. Come sempre sono carichissimo e mettono subito tanta voglia di ballare al tanto pubblico. Fanno parecchi dei loro classici più apprezzati, come „Tobacco Island“, „Float“ e compagnia bella fino a chiudere il concerto con la solita bellissima „Seven Deadly Sins“. I Flogging Molly si confermano una grande live band soprattutto per l’energia che ci mettono in ogni loro concerto. Ormai li ho visti parecchie volte e non mi hanno mai deluso, anzi!
Durante il cambio palco mi viene a trovare parecchia bella gente, come anche il grande Vasco dei Lennon Kelly. Ecco una considerazione non polemica ma seria da parte mia: in Italia per i miei gusti siamo troppo fissati sui grandi nomi dagli States. Per esempio in una serata così con due headliner come Dropkick Murphys e Flogging Molly al posto di inserire nella line-up una terza band straniera non si potrebbe dare una chance a una band nostrana di questo genere? Sicuramente sia i Lennon Kelly (tra l’altro freschi di uscita di nuovo album) che i Tullamore (per fare due esempi) farebbero la loro bellissima figura e si meriterebbero una chance di esibirsi davanti a un grande pubblico anche in Italia (di solito le band nostrane lo trovano quasi solo all’estero – purtroppo!!!) Già che abbiamo band validissime, facciamole suonare anche in Italia quando c’è l’occasione! Sennò non meravigliamoci se poi, visto che qui non hanno la considerazione che meriterebbero, certe band puntano prima sull’estero e dopo sul proprio Paese.
Poi i Dropkick Murphys. Belli carichi anche loro e portano sia i loro grandi classici come „Black Velvet Band“, „The Warrior’s Code“ e anche la bellissima „The Auld Triangle“ che non sentivo live da tantissimo tempo. Non manca nemmeno qualche pzzo più nuovo di quelli ciotati prima, come la bella „First Class Loser“. Insomma, un live con una scaletta composta bene sotto vari aspetti e una band che musicalmente non delude mai.
Altra nota positiva: volumi più decenti in confronto all’ultimo concerto in Italia citato all’inizio e ottima accustica – cosa confermata anche da gente che stava nelle ultime file. Insomma, due grandi band che sicuramente non hanno bisogno di presentaziono, ma stavolta soprattutto ottima organizzazione, degna di un evento di questo calibro. Gran bella serata!