Oh ma siamo pazzi o cosa? Ma cos’è sta storia? Negli anni venti (suona strano eh?!) del duemila ci sono ancora band che registrano in analogico, in presa diretta, in uno studio vero, senza ausili digitali, puntando ad un suono grosso, grasso e potente? Ma quante cazzo di domande sto facendo?!
Il nuovo Ep dei Drive Me Dead fuori per Lostdog Records trasuda rock’n’roll scandinavo seconda metà anni novanta come se fossero stati compagni di stanza dei primi Gluecifer, amici di letture dei 69 Eyes, cugini degli Hellacopters e amanti dei Turbonegro.
Fin dalle prime note verrete catapultati in quelle latitudini in cui reinventarono il rock’n’roll senza di fatto modificare nulla della matrice essenziale, dandogli “solo” un’aggressività a cui ancora oggi (per fortuna) non ci si abitua.
Gento e soci a tutto ciò aggiungono come ingrediente segreto il punk rock, sì perché nel loro “manuale d’istruzioni per scrivere musica che spacca” oltre ai gruppi sopra citati e affini c’è tutto il punk dagli esordi fino ad oggi con un occhio di riguardo a quei musicisti che lo hanno accostato a toni cupi e orrorifici (l’ultima traccia la dice lunghissima).
Nella somma abbiamo nei timpani un EP suonato da rockers con l’anima punk, che sanno suonare sul serio con un cantante che fa i gargarismi con l’acido muriatico.
Ai ragazzi non manca nulla perché non possiate apprezzarli, tanto per non farsi mancare nulla si sono pure appropriati di due ospiti mica da ridere, Irene Viboras (I’m Evil) e Andrea Rock (Midsummer Nightmare) grandi amici della band che se la cantano come usignoli assai incazzati.
Quindi amanti del rock ciccione, dell’horror punk, dei film di paura e anche di Scooby Doo fatevi avanti per non tornare più indietro O:=
Ps. Qui sotto trovate l’ultimo video della band