Quarto disco per i Disordine, gruppo che seguo da un po e che recentemente ho conosciuto anche di persona, Pianosequenza è uscito già da un pezzo ed a distanza di anni dall’ultima fatica, ma sta bomba punk-hardcore va celebrata, ascoltata e riascoltata allo sfinimento.
Pianosequenza, ovvero la tecnica di ripresa cinematografica dove la telecamera non stacca mai dalla scena, ed è proprio il senso che i ragazzi vogliono dare e che sono riusciti a dare a questo disco, una serie di pezzi a mitraglia che con prepotenza si fanno largo in testa, testi che parlano di tutto ciò che provano, sentono, di ciò che gli va di raccontare insomma, in modo diretto, deciso, curato e non sputato, si sente benissimo che hanno avuto molto da fare durante la stesura dei testi, ma anche nell’arrangiamento, punk-hardcore devastante e rumoroso e su questo non ci piove, che sa molto di quel periodo molto florido per il genere e che non ha voglia di inventarsi qualcosa di nuovo, ma che si presenta preciso, pulito e potente.
Insomma sto disco mi è piaciuto in tutto e per tutto, e vi assicuro che live sono ancora meglio, se possibile.
Registrato e mixato presso il Gotama Studio di Adrara S.Martino (BG) da Pierpaolo Alessi, masterizzato da giò Bottoglia presso l’Indiebox Music Hall di Brescia, grafica di Andrea Martini (Ampere Design), foto di Marzia Benigna.
Co-prodotto da Professional Punkers, Samoan Records, DIY Records – Scatti Vorticosi, GasteRecords, Black Fire, Rock Out Fascism, Gotama Studio.
tracklist:
01. in mano niente
02. stimolo/abitudine
03. il giorno perfetto
04. amaro in bocca
05. nessuna buona ragione
06. ancora in piedi
07. il gioco dell’inutile
08. come in un film
09. il pezzo mancante