Tremate, i mostri sono tornati! L’inizio più scontato e banale del pianeta, ma vaffanculo lo volevo dire da quando è uscito il primo, incredibile, disco dei Discomostro. “Mostroscopia” è quindi il titolo del secondo (capo)lavoro dei Discomostro, band milanese formata un paio di anni fa da musicisti pazzeschi guidati da un genio dalla lirica violenta.
Come suggerisce il titolo siamo di fronte ad un disco che scava a fondo nel passato più o meno recente e nella testa di Carlame, e lo fa con la solita, incredibile naturalezza ed ironia, senza voler puntare il dito verso nessuno, ma senza il minimo ritegno nel dire quello che pensa, in fin dei conti si parla di hardcore e deve essere così! Il viaggio è bello e spigoloso e le tappe intermedie sono una più adrenalinica dell’altra, se dovessi star qui ad elencare ogni frase, ogni passaggio che mi ha colpito probabilmente dovrei trascrivere tutti i testi, ma provate a dirmi che esagero se lo chiamo genio quando scrive robe tipo “spargisale”, forse il pezzo che mi ha preso maggiormente, o “frullatore”. Ed in questa valanga di parole non si può non apprezzare quanto fatto dai musicisti, che corrono dietro alla voce ed a volte la superano lasciandosi andare in virtuosismi pazzeschi a velocità supersonica.
Va premiata anche la grafica, delirante e stupenda, un’ottima ed azzeccata confezione…insomma i Discomostro non sbagliano un colpo nemmeno sto giro e rilasciano un disco che è il più che degno sequel di “Mostrofonia”, dove ne hanno preso tutto il buono che c’era dentro e l’hanno mischiato con tutto quello che ne è venuto dopo, sopra e sotto i palchi, in saletta, sul van e credo pure nei backstage.
Prodotto da Professional Punkers, registrato presso il mitico Toxic Basement Studio, artwork di Alberto Becherini, foto di giovaschi.com e layout di Carlame.
Tracklist:
01. ciao
02. nossignore
03. cenerentolo
04. spargisale
05. frullatore
06. vermi
07. oltre
08. fieno
09. Aileen
10. funerale
Assoluto, da saltare sul divano, irraggiungibili…