DEROZER

Esibizione Live dei Derozer !!!Sabato 6/5/2000 – Seratona punkrock come non se ne vedono spesso, quella organizzata dai ragazzi del Cantiere 21 di Perugia con l’aiuto di Fio, bassista degli Attaccabrighe di Firenze e membro anche dei perugini Etruskakids.
Giunto finalmente al locale dopo essermipuntualmente perso per la città (e per fortunache abito a 60 km di distanza!), trovo ancorapochissima gente, ma sin dall’inizio hoconstatato come le persone accorse si potevanodividere fra i numerosi skins da un lato, e iben più giovani punkrockers dall’altro,abbondantemente ubriachi e cannati già aquell’ora (giudizio, ovviamente, assolutamenteNON moralistico).
Si aprono le danze molto presto (verso le22:30), quando ancora la sala è mezza vuota,con una giovane formazione locale di cuifrancamente ho dimenticato il nome (o non l’homai saputo???), che ha proposto una buonamezz’ora di punk all’americana, fra pezzipropri e covers (NOFX…). Da notare che èstato l’unico gruppo durante il quale c’èstato un vero e proprio pogo, per lo piùballato dalla schiera degli amici del gruppo(ossia i giovani punkrockers di cui sopra).Senza infamia e senza lode.
A causa dell’intervista tenuta con Sebi deiDerozer ho perso il concerto degli OUZO, ma ipresenti mi hanno riferito che il loro HC non haaffatto sfigurato, pure se in diversi si sonolamentati dell’eccessiva prolissità deipezzi. Ma in fondo il problema (almeno, così sipuò chiamare vedendo il concerto dall’occhiodel punkrocker) stava nel fatto che gli skins,che costituivano l’80% dei presenti, nonattendevano altro che i DUAP e i DEROZER.
Riguardo i primi, il loro concerto è statomolto coinvolgente, almeno per quanto sono ingrado di giudicare, poiché non ho il piacere diconoscere ancora tutti i loro pezzi. Ottimapartecipazione del pubblico, grandi cori epresenza scenica ineccepibile. Veramente ungruppo da tenere d’occhio, e mi rammarico dinon averli intervistati.
Ma finalmente è arrivato il momento per cui ipiù attendevano. Verso le 1 salgono sul palco imitici DEROZER, che da un lustro non calcavano ipalchi umbri (cioè dai tempi del mitico C.S.Ex-Cim!). Il locale si era in effetti un po’riempito, ma nel complesso la gente era poca, esi può benissimo dire che all’interno sitrovavano gli skins, mentre all’esterno lafetta giovane del pubblico, ben più propensa avomitare in terra gli effetti della sbronza o afumare/bere che a godersi una performanceeccezionale!
Aldilà comunque delle impressioni personali, sucui mi soffermerò più avanti, musicalmente iltrio Sebi-Mendez-Spasio ha esaltato i presenti,proponendo i migliori pezzi dai loro due album,pezzi fra i quali si sono evidenziatespecialmente “Psicopatico” e “Suzy”(entrambe da “Bar”), quest’ultima eseguitaanche nel bis finale, tra l’esultanza delpubblico!
Grandi cori e grande chiusura di concerto,insomma (o meglio, fino a quel momento si sapevache i Derozer avrebbero dovuto chiudere laserata, mentre poi è uscito fuori che anche gliEtruskakids dovevano suonare… ma il sonnoormai mi aveva catturato!), sebbene devopuntualizzare come ormai mi è sembrato chel’aspetto skin dei vicentini abbia preso ilsopravvento sulla loro anima punk. Mi spiego: misarei aspettato, non avendoli mai visti dalvivo, un maggioro pogo sotto il palco, con lacompartecipazione di skin e giovani punkrockers,dopotutto, se non per lo stile dei componenti,sicuramente più vicini a loro almeno per ilsound dei Derozer; e tuttavia, come ho giàscritto, la stragrande maggioranza di coloro cheerano dentro il locale a vederli e soprattutto aballare erano skinheads, il che (bado aspecificare) non mi ha dato per niente fastidio,a differenza del vedere come in quellaparticolare occasione –spero non sia semprecosì– alle rullate della batteria dei Derozer,buona parte dei miei coetanei presenti hapreferito rullate di altri tipi…

DISCOGRAFIADEI DEROZER:

•144(7” 3 trax – 1994). Autoprodotto in millecopie. Esaurito. Ristampato in formato minicdnel Giugno del 99 con l’aggiunta di 4 pezzi.
•Bar (LP 13 trax – Gennaio 1996).Autoprodotto. Ristampato in vinile delle 1000copie iniziali ne rimangono attualmente circa50. CD ESAURITO. Attenzione è disponibile laristampa.
•Alla nostra età (LP/CD 12 trax –1998). KOB Records.
•Giorni duri (7” split 2 trax –1999). KOB Records. Condiviso con i milanesi“Gli Impossibili”, 2 pezzi per band.

 

http://www.abnet.it/aziende/derozer

 

MARCO.E’ la prima volta che suonate in Umbria, Sebi?

SEBI.No, abbiamo già suonato a Perugia circa 5 annifa, all’ex-CIM (uno dei pochi centrisociali nel capoluogo umbro, purtroppoattualmente sgomberato).

MARCO.E’ stata una bella esperienza quella? E’bello tornare?

SEBI.Sì, è stata una bella esperienza ed èsicuramente bello tornare a Perugia, sia per gliamici che abbiamo qua, sia per il fatto chesuoniamo raramente, purtroppo, al centro Italiae quindi ci fa sempre piacere essere qui daqueste parti a suonare.

MARCO.Tu e Mendez suonate anche nei Los Fastidios.Questo fatto di appartenere contemporaneamente adue gruppi vi crea problemi con le prove, ledate…?

SEBI.Assolutamente sì, anche perché i due gruppiultimamente hanno iniziato a suonare veramentemolto e di conseguenza l’impegno si è fattodavvero grosso. Suonare in entrambe le band cicosta tantissimi sacrifici, ma è una cosa chefacciamo molto volentieri!

MARCO.Siete ripagati anche dalle vendite dei dischi?

SEBI.Allora, l’ultimo disco dei Derozer, “Allanostra età”, è arrivato a 4000 copie in CD e1000 copie in vinile, mentre l’ultimo dei LosFastidios, “Noi contiamo su di voi!”, haraggiunto le 3000 copie in CD e sta finendo le2000 in vinile. Siamo decisamente soddisfatti!

MARCO.In campo Oi! e Punk, c’è qualche gruppoitaliano (e non) che proprio non sopportate, chevorreste vedere sciolto?

SEBI.Mah… ce ne sarebbero molti che vorrei vederesciolti o peggio, ma sono in un genere che nonci riguarda, di conseguenza non saprei propriocosa rispondere… Auguro comunque la peggiorfine a tutti i gruppi nazisti e fascisti in giroper l’Italia e l’Europa!

MARCO.A proposito di Europa, anche con i Derozer sietearrivati a suonare all’estero, come hannofatto i Los Fastidios?

SEBI.Sì, l’anno scorso abbiamo fatto una tournéenorvegese, un paio di tour in Germania, poiabbiamo suonato in Slovenia, Croazia,Svizzera… Sì, effettivamente suoniamoparecchio all’estero.

MARCO.Avete riscontrato una situazione del punkrockmigliore rispetto a quella italiana?

SEBI.A livello di band, di qualità delle band, NONPOSSO dire questo; a livello di organizzazione,SONO COSTRETTO a dire questo! L’Italia viaggiasu binari albanesi come organizzazione, siamoveramente terribili… un paio di tour inGermania ti cambiano la vita a livello diorganizzazione! Là il punkrock è trattato contotale rispetto, mentre qui purtroppo si pensache un gruppo, suonando punkrock, sia uno “scassone”,di conseguenza il livello di accoglienza equello tecnico dei locali talvolta èassolutamente inefficace…

MARCO.Tuttavia voi provenite dal Triveneto, area che,riguardo alla situazione del punkrock (gruppi,locali, negozi…), è guardata con rispetto edun pizzico d’invidia da tutto il restod’Italia. Ti senti di confermare questeparole?

SEBI.Sì, posso confermare queste parole, anche perchénel Triveneto, come hai già detto tu, Marco, cisono tantissimi gruppi e tantissimi posti dovesuonare. Inoltre, grazie alla nostra esperienza,che mettiamo a disposizione degli altriorganizzatori, la qualità della situazione èdecisamente migliorata in confronto al restodell’Italia. Posso dirlo, sì!

MARCO.Anche tu, assieme ad Enrico dei Los Fastidios(che poi sarebbe il tuo cantante!), partecipialla gestione della KOB Street Records oppure fatutto lui?

SEBI.Diciamo che è tutta roba sua, io mi limito adare un aiuto “logistico”, il resto è tuttafarina del sacco di Enrico!

MARCO.Voi Derozer siete una band abbastanza longeva,pur se non più di tutte; cosa ricordate degliesordi?

SEBI.Sì, ormai con i Derozer sono 8 anni chesuoniamo in giro per l’Italia, mentre da circa5 io e Mendez partecipiamo ai Los Fastidios.Degli esordi ricordiamo tutto, ma per noionestamente non è cambiato niente, quindi nonè che potrei dirti “una volta era così,adesso è cosà…”! Per noi è sempre lastessa cosa!

MARCO.Arrivati a questo punto, la domanda di rito è:ci riassumi brevemente la discografia deiDerozer?

SEBI.Allora, i Derozer iniziano nel 1993 con un demointitolato “Derozer”, poi un anno dopo esceil singolino “144”, con 3 pezzi (recentementeristampato!), nel ’96 esce l’albumcompleto “Bar” , nel ’98 “Alla nostra età”,il primo su KOB Rec., e nel ’99 abbiamo fattoun nuovo singolo, intitolato “Giorni duri”.Abbiamo partecipato a circa 25 compilation, intutte le parti del mondo, ed in più è statopubblicato un 7” nostro solo per il mercatoamericano, da un’etichetta di Miami.

MARCO.Perché cantate solo in italiano? Avete mairegistrato qualche canzone in inglese?

SEBI.Cantiamo tutto in italiano per prima cosa perchénon siamo padroni della lingua inglese, diconseguenza questo è già un grosso limite…Poi, la seconda ragione è che, facendo il 99%della nostra attività live in Italia, riteniamoopportuno che i ragazzi che vengano ai nostriconcerti capiscano quello che diciamo. Ci fapiacere cantare in italiano, per il momento nonsentiamo l’esigenza di farlo in inglese!

MARCO.Ci sono riferimenti autobiografici nei testi dicanzoni come “L’affare”, “Branca Day”o “La bionda”?

SEBI.Gli album dei Derozer sono totalmenteautobiografici, quindi è evidente che tutte lecose che cantiamo sono cose successe o a noi o anostri amici…

MARCO.Anche la divertentissima “L’affare”?

SEBI.Assolutamente sì! Chi non ha mai preso il paccodella prima macchina?!?! E’ impossibile…

MARCO.Da dove nasce il nome “Derozer”?

SEBI.E’ un nome inventato! Sarebbe la traduzione ininglese delle parole “I rozzi”: cioè, unoche non conosce l’inglese, provando atradurle, probabilmente direbbe “The Rozer”(= Derozer).

MARCO.C’è qualche aneddoto del backstage o storiacarina che ti piacerebbe raccontare?

SEBI.Ce ne sarebbero a centinaia, non saprei nemmenoquale citare, però ti racconto di quello che èsuccesso qualche tempo fa in autogrill, quandoMendez, invece di prendere “una porzione dimacedonia”, ha preso “la macedonia”! Albanco abbiamo pagato l’ira di Dio, ci siamopresi tutta la macedonia dell’autogrill!

MARCO.Qualche data, invece, che ti è particolarmenterimasta impressa?

SEBI.Ultimamente i nostri concerti sono sempre moltobelli, onestamente c’è sempre molta gente…Di quelli che ricordo meglio c’è ilLeonkavallo, quest’anno, con 1500 persone, ivari festival in Lombardia e i concerti a Genovao a Bergamo. Qui due mesi fa abbiamo fatto ilpienone al centro sociale, quindi ce ne sonostati  veramente molti di belli!

MARCO.Speriamo anche questo di stasera! Una domanda unpo’ spinosa: fra i membri del gruppo,sicuramente ci sei tu ad abbracciare palesementelo stile skinhead. Secondo te, però, ha senso,a 20 anni e oltre dall’inizio del movimento,definirsi ancora punk, skinhead etc…, insommacategorizzarsi così?

SEBI.Penso sia giusto, in fondo sono movimenti chenon hanno età, quindi credo che non vi sipossano porre dei limiti temporali.

MARCO.In conclusione, parlaci dei progetti futuri delgruppo e approfitta dello spazio per saluti eringraziamenti.

SEBI.In Agosto saremo in studio a registrare il nuovoalbum, che vedrà la luce probabilmente primadella fine dell’anno, speriamo sia un buondisco! Voglio ringraziare te, Marco, e il tuoprogramma radio! Ciao a tutti!

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