Dopo “Demons to Hunt” e “Lights to Avoid” ecco “BLUE“, il nuovo ep dei romani Dear Dust, uscito all’inizio dello scorso dicembre per alcune delle etichette nostrane più attive come Lonely Raven Records, NoReason Records, Let’s Goat Rec. e I Buy Records.
L’Ep contiene 6 pezzi di quel punk rock oscuro a cui gli ex Nasty Cats ci hanno abituato nei lavori precedenti.
Si parte con Edward Mordrake, eccentrico pezzo di poco meno di 4 minuti in cui il trio capitolino sfodera tutta la sua negatività sia a livello di liriche che a livello di sound e concludiamo con Ever Tried, forse la traccia più incazzata dell’Ep dove la voce cupa e introspettiva di Manuel ben si amalgama con i cori urlati a squarciagola che fanno da sottofondo.
Nel mezzo si arriva a toccare punte di eccellenza con White/Kind/Pure, in cui si sentono le influenze Alkaline Trio e Afi post “Sing The Sorrow”, e soprattutto At The End of The World, pezzo più punk-rock dell’intero Ep, col suo 4/4 e le sue solite magie di Marco dietro le pelli.
Devo mettere in guardia coloro che ancora non sanno niente dei Dear Dust: la loro musica non è di facile impatto, potrebbe volervici un po a capire il loro punk-rock, ma una volta superato lo scoglio “BLUE” non uscirà più dal vostro stereo.
Tracklist:
Edward Mordrake
All of This
White/Kind/Pure
Bitter
At The End of The World
Ever Tried