Tornano i De Crew con questo nuovo lavoro, “Dinamics of human beahvoir”, incazzati come bisce e portatori di un sound potente capace di mischiare le nuove sonorità post-hc con la tradizione.Supportati dall’Ammonia records, propongono dieci pezzi ricchi di spunti vocali interessanti, combinando voci urlate e distorte con cori melodici ed intonati, supportati da chitarre al limite del gain e da un mixaggio assolutamente impeccabile.
Dopo il tutto esaurito di “Green as i wish” era giusto e necessario uscire con un nuovo lavoro, che conferma lo stato di salute generale della band, nata nel lontano 1991 e che arriva al loro quarto album in questo 2006.
Ottima partenza con “Clean Me” e “Fast hands, slow brain”, poi seguono diversi cambiamenti soprattutto nel cantato, a volte melodico e triste, a volte indemoniato e urlato, anche se in pezzi come “Chalk people” sembrano sovrapporsi.
Tra i migliori pezzi troviamo le già citate canzoni e poi aggiungo “Less Dream, more fish”, anche se nel disegno complessivo non troviamo un pezzo che spicchi sugli altri come impatto, infatti tutte le melodie appaiono simili tra loro e questo forse può essere una delle poche e puntigliose pecche del disco, cosa che comunque agli amanti della band forse frega poco.
Ottima veste grafica, auguriamo ai ragazzi un altro successo, e ancora tanti anni di carriera.