Dave Hause and The Mermaids – Live report Amsterdam, 13/09

Dave Hause sarà il 23 Settembre sul palco del Legend a Milano a portare il suo intimo show accompagnato dai Mermaids. Vi raccontiamo in anteprima cosa vi attende con il report della data di Amsterdam e ascoltateci: fatevi un regalo, segnate sul calendario questa data e cancellate tutti gli appuntamenti che avete.

Se non avete mai ascoltato “Keep your heart” dei The Loved Ones fermate tutto, aprite una buona birra (a qualsiasi ora del giorno siate) e alzate il volume. State per ascoltare il disco punk rock più completo e potente uscito in questo secolo e una delle migliori uscite firmate Fat Wreck (potete leggere qui la recensione del 2006). Purtroppo per noi però, la band durò come un gatto in tangenziale (anche se formalmente non hanno mai annunciato lo split) e dopo un altro disco ed uno split si fermarono a tempo indeterminato (tranne che per un breve tour celebrativo di questo capolavoro).

Dave Hause ha poi intrapreso una strada più intimista abbracciando sonorità più vicine al mondo del folk rock ma con alla base un attitudine punk che rende il tutto quasi mistico. In questi ultimi dieci anni è stato molto attivo e ha pubblicato 5 piccoli capolavori: musica intima e personale che dimostrano l’incredibile talento di Dave nel creare melodie e testi che ti toccano il cuore e l’anima.

Arrivo al Melkweg (storico locale di Amsterdam) che i Mercy Union stanno per terminare. Dalle poche canzoni che ho avuto modo di ascoltare i ragazzi del New Yersey hanno sonorità affini a Dave Hause ma forse un po’ troppo scontate. Puntuale come un orologio svizzero, Dave Hause con i suoi Mermaids sale sul palco alle 2130. Ammetto che prima della data ho controllato online la set list dei concerti per capire cosa mi attendeva e con mia somma sorpresa ho visto che ogni giorno Dave Hause riscrive completamente la scaletta (trovatemi voi una band che ha ancora questo desiderio!). Con mia sorpresa (e giubilo) il concerto parte con una cover tratta proprio da “Keep your heart” (“The sickening”). Gia solo per questo sarei potuto tornare a casa contento.

Dave Hause presenta in questo tour il disco “Blood harmony” da cui sono tratte la maggior parte delle canzoni della serata, anche se paga tributo a tutti i dischi della sua carriera solista. La partenza è un po’ a rilento in quanto sceglie pezzi piu “tranquilli” in un continuo crescendo per poi proporre “the great depression” e poi “sabetours”. Poi arriva il momento di alzare il ritmo, si toglie la giacca e imbraccia la chitarra acustica per “surfboard” pezzo in puro stile country che fa ballare tutto il pubblico. E da qui in poi è solo un crescendo con il pubblico che si unisce al cantante e si viene a creare un’atmosfera davvero unica da brividi.

A quasi metà concerto lascia il microfono al fratello Tim Hause che ci propone una sua canzone “when all of this is over”, veramente da brividi. E’ stato veramente dolce vedere gli occhi orgogliosi di Dave guardare il fratello prendersi la scena – meritatamente – e gli applausi. Non avrei voluto essere al posto suo nel prendere il posto del padrone di casa quando il concerto era veramente nel pieno del suo climax.

Il concerto riprende con questo suo trend intimista dove viene proposta “snowglobe” e la successiva “bearing down” dove Dave parla apertamente dei suoi problemi di depressione e alcolismo che lo hanno afflitto per anni incoraggiando chiunque soffra di questi problemi a chiedere aiuto per uscirne. Usare la musica per lanciare un messaggio cosi importante mostrando le proprie vulnerabilità in pubblico fa capire anche lo spessore umano di questo artista.

Posa la chitarra acustica e imbraccia di nuovo quella elettrica e parte con “With you” dove fa uscire l’animale da palco quale è e fa scatenare tutto il pubblico presente. Nonostante la sua musica ora tenda di più al folk la sua anima e sempre presente e appena la libera è in grado di regalare una performance incredibile!

Dopo un’ora e mezza di concerto e un primo encore il pubblico continua ad acclamare il suo ritorno e qui va in scena un siparietto che non ho mai visto prima: il cantante sul palco cerca il batterista che però era già andato in doccia. Dave Hause se ne frega e con il fratello alla tastiera regala un trittico con “C’mon kid”, la cover di “Jane” dei the Loved Ones (che da sola valeva il prezzo del biglietto) e “time wil tell”: da brividi! Il concerto si chiude con “Little wings” dopo oltre 2 ore di concerto.

E’ stata un’estate piena di concerti, e forse ce ne sono stati pure troppi facendo disaffezionare il pubblico Ho avuto modo di vedere band confermarsi (vedasi Bad Religion o Anti Flag), altre invece solo fare il compitino (come i Lagwagon) ma nessuna che mi ha fatto lasciare il concerto con i brividi e con l’idea di aver assistito a qualcosa di quasi unico come questa sera. Dave Hause porta in giro non solo uno show pazzesco ma anche il suo sogno e durante il concerto ringrazia sempre il pubblico che lo supporta e nei suoi occhi si legge sincera gratitudine.

Fatevi un regalo, il 23 Settembre non perdetevi il più bel concerto di questo anno e godetevi ogni secondo!

 

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