Recensire in modo completo un EP di 6 brani è spesso impresa ardua, perché quando si inizia a prendere confidenza con la band spesso il lettore sta già ripartendo dalla traccia 1.
I DAPHNE invece sanno delineare perfettamente il loro stile fin dal primo brano, proponendo un POST-HC suonato con dedizione e ottime qualità tecniche.
Passaggi complessi, in cui il combo basso-batteria diventa protagonista principale, interrompono parti più “pesanti”, dove le chitarre procedono a testa bassa come dei carri armati.
Il cantato dimostra di essere all’altezza della situazione, sia nelle parti urlate, che coprono un buon 90% di questo EP, che nelle sezioni più melodiche, vedi il “ritornello”, se così si può chiamare, di “The second blame raises your hair”.
La registrazione, pur essendo di buon livello, lascia forse troppo in secondo piano le melodie vocali, spesso nascoste dai ripetuti e taglienti riff di chitarra.
Mi sarei aspettato anche qualcosa di più impegnato a livello di liriche, che invece trattano argomenti prettamente personali, ma tutto sommato va bene così.
Da sottolineare anche l’outro musicale, martellante al punto giusto, che conclude questo lavoro co-prodotto da Circle Pit Records, Updown Records e Midway Studio
Un ottimo esordio quindi, che non può che far sorridere i fan di DILLINGER ESCAPE PLAN e compagnia bella, visto anche l’ottimo “live set” che questi 5 ragazzi dell’interland milanese sanno proporre con disinvoltura e coinvolgimento.
Ora sta a loro sapersi confermare negli anni.
Voto: 7/10