Questi 4 ragazzi del Maryland, che rispondono al nome di THE DANGEROUS SUMMER, ritornano dopo l’ottimo “Reach For The Sun” con un disco a tutto tondo, che mostra un processo evolutivo costante, senza perdere però traccia delle proprie origini.
Il mid-tempo è il ritmo preferito da questi ragazzi, sul quale architettano con maestria melodie e intrecci di chitarre in grado di catturare l’anima di qualsiasi attento ascoltatore.
La tecnica dei singoli è lasciata da parte per costruire un tappeto sonoro fluido dove la voce del leader AJ Perdomo ci trascina in un mondo introspettivo di domande senza risposte ed sensazioni primordiali. Il singolo “Good things” ha quella delicatezza tipica degli irripetibili Jimmy Eat World.
L’unica pecca è che i brani si dilungano troppo seguendo una linea melanconica che, salvo alcuni cambiamenti di tono come nell’ottima “Parachute”, rischia di risultare noiosa, almeno per i primi 3 /4 ascolti.
Troppo emozionalmente complesso per colpire il pubblico adolescenziale, sapranno forse stimolare l’appetito di tutti coloro che hanno lasciato il cuore nell’emo-core di fine anni 90′.
Voto: 7 / 10