Torniamo in Calabria, questa volta per presentarvi i Daily Grind, giovanissimo quartetto che si sta facendo conoscere grazie a “Until the end” e il suo hardcore melodico.
La Calabria inizia a farsi sentire con sempre più band negli ultimi tempi. Come è la situazione a livello di scena locale e posti dove suonare? E’ fattibile organizzare show per una band come la vostra?
Allora per quanto riguarda la scena locale, ossia da noi a Lamezia Terme ultimamente è il fermento, si sta creando un bel movimento musicale e ci sono alcuni live pub che finalmente sono disposti a fare serate. L’unica cosa che ancora manca nella nostra regione a mio avviso e’ una scena punk/hardcore forte e unita, i gruppi e le persone che ascoltano questa musica non mancano, quello che manca putroppo è l’unione…
Ho condiviso la vostra scelta di presentarvi con un EP, se non altro evitando il rischio di passi falsi con un numero alto di brani. Cosa vi ha portato a scegliere questa soluzione per presentarvi al grande pubblico?
Abbiamo scelto di presentarci con un EP appunto per i motivi che hai detto te, meglio meno pezzi ma di alta qualità!
Sentendo il disco mi viene quasi da pensare che arriviate tutti da altre esperienze musicali talmente siete affiatati. E’ così? E se sì da quali gruppi?
In realtà io(Sgruscio), Mark e Dave è da quasi 5 anni che suoniamo sempre assieme e abbiamo sempre porposto punk rock e derivati, mentre Thomas che si è unito a noi negli ulitmi tempi è sempre stato un amante del genere ma ha sempre suonato rock alternativo.
Come nasce un vostro brano?
Di solito qualcuno di noi porta in sala prove un testo e un abbozzo di musica e poi tutti insieme ci lavoriamo su!
Quanto tempo è servito alla realizzazione di “Until the end”?
Per quanto riguarda la stesura dei pezzi se consideriamo che i Daily Grind sono attivi da 1 anno e mezzo direi che non è servito tantissimo tempo. Per quanto riguarda la produzione del CD stesso forse ci abbiamo messo un po’ di più, ma siamo contenti così perchè ne è valsa la pena, o almeno credo!
Oggi che l’hardcore melodico sembra esser tornato un genere per pochi eletti, ossia poco trattato dai ragazzini in cerca di trend decisamente più metal. Cosa vi ha spinto a suonare questo tipo di musica e quali nomi sentite vostri in fatto di influenze?
Ci ha spinto semplicemente la passione per quelle sonorità e il fatto che preferiamo suonare una musica che sentiamo nostra a costo di non essere di “moda” piuttosto che spostarci verso altri generi per il solo motivo che ora fà figo fare quel tipo di musica. Per quanto riguarda le influenze sicuramente ci sono i vari No Use For A Name, NoFx, Lagwagon, Satanic Surfers, Rufio…
So che siete quasi nella fase di tour promozionale. Suonerete altri brani oltre a quelli dell’EP e cosa desidereste ottenere da questa serie di date?
Sì, abbiamo un repertorio di altri brani inediti oltre quelli presenti nell’EP. Dalle date speriamo semplicemente di divertirci tanto e di far divertire chi ci ascolta
La copertina stile fumetto ha l’aria quasi minacciosa, cosa volete dire attraverso essa?
La copertina invita tutti quanti ad andare oltre le apparenze e ai pregiudizi, nel nostro campo si parla di musica quindi la mela del “peccato” rappresenta la nostra musica e i nani rappresentano la massa, che vede tutto cio’ in maniera negativa senza essere mai entrata nello specifico di ciò che può essere il punk/hardcore.
Quale pensate sia il significato che vuole lasciare all’ascoltatore “Until the end”?
Andare avanti sempre e comunque e non abbattersi mai alle prime difficoltà. Fino alla fine appunto!
Commentatemi brevemente i brani:
Excuse me, again: Uno dei nostri primi pezzi, semplice ed efficace.
Across your rainbow: Forse la canzone più bella dell’album.
Bad show: No Use For A Name style, poi un testo molto rappresentativo
Cup of freedom: Canzone da ascoltare quando si torna dalle vacanze estive (che tristezza).
My number one: Da ascoltare quando ti sei lasciato con la tipa!
Against your lies: Fatta apposta per rimorchiare!
This Is Core con voi giunge alla sua seconda produzione, cosa vi ha spinto a dar loro una chance?
Il fatto che si sono dimostrati da subito interessati e molto alla mano, sono comunque ragazzi che hanno abbastanza esperienza nel campo e amano anche loro questo genere di musica!
Cosa ci potete raccontare del video?
Il video l’abbiamo girato tra le varie zone marine della nostra città, ci siamo divertiti tanto a farlo e rappresenta una storia vera che è successa a uno dei nostri componenti. Poi il regista – che è nostro amico è stato davvero bravo!
Un fattore positivo e uno negativo di far parte dei Daily Grind?
Lasciami pensare… Positivo che siamo belli e bravi. Negativo che abbiamo tutti un accento poco fine!
Le foto incluse nel disco sembrano essere ritagli della vostra vita on the road. C’è una scena divertente che vi è rimasta in mente legata alla vita on the road?
Ce ne sono tante di scene divertenti. Ti posso parlare di gente rimasta chiusa nel bagno dell’autogrill, di liti durante i viaggi con altre macchine, di un’anziana che suona la batteria al posto nostro, di cavi di microfoni usati come liane. E di tanto alcool!
Passiamo ai saluti, a voi lo spazio!
Innanzitutto grazie a voi dello spazio e a tutti i lettori di punkadeka, se volete venire a trovarci andate su www.myspace.com/dailygrindhc, dove potrete trovare le date e tutte le news! Bella a tutti!