CRUMMY STUFF

Intervista via e-mail a Luca, membro “storico”dei Crummy Stuff, una delle formazioni di puntadel punk italiano, che hanno da poco pubblicatoil loro terzo lavoro “Fuck Europe”(leggerete il perchè del titolo… ). Ma adessospazio alle loro parole!

  • Il vostro terzo album, come ho già scrittonella mia recensione, porta avanti il vostrodiscorso sonoro prendendo il meglio deiprimi due album e unendolo assieme. Cosa viha fatti migliorare così? Maggiore capacitàcompositiva o una maggiore attenzione instudio (che si sente eccome!)? Ho notato cheil nuovo batterista aggiunge un qualcosa algruppo che prima non c’era, non trovateanche voi?
    Lanostra sensazione è che quest’album sial’apice della nostra produzione e una logicaconseguenza dei primi due, e siamo contentiche questa cosa sia avvertibile anche in chiascolta. I fattori probabilmente sono lamaggior esperienza, e conseguentemente unamaggior capacità compositiva come dici tu,distribuita tra Lorenzo e Luca e una maggiorattenzione in studio con l’apporto di Darioche ha sicuramente uno stile diverso allabatteria e che ha influenzato tutto il mododi registrare questo disco. Sia per Darioche per Fabio si è trattato della primaregistrazione di un album.
  • Continuatea scrivere i testi in inglese; non sietetentati dalla maggiore comunicativa cheavrebbero in italiano? La vostra è unascelta stilistica oppure è dettata da altrimotivi?
    Quelladel cantato in inglese è senz’altro unascelta stilistica, quella che a noi viene piùnaturale. Forse l’italiano sarebbe piùcomunicativo in ambito nazionale e sarebbeanche una scelta più”commerciale”, ma noi siamo così,ci piacciono le cose spontanee e noncostruite, così cantiamo in inglese. E’successo anche che qualche pezzo sia nato initaliano (Non Duri Molto, Senza Risposte,per metà Respect) o in spagnolo (El CocheLoco), la nostra non è un esclusione apriori di altre lingue, e quindi la cosa sipotrà ripetere anche in futuro.
  • Qualisono i vostri rapporti con la “scenapunk” italiana, ammesso che per voi neesista una? Esiste veramente quella grancollaborazione tra gruppi che si sente dire?
    Dopotutti questi anni ci si conosce un po’ tuttie siamo in ottimi rapporti con molti gruppi.non crediamo esista una vera”rete” di collaborazione, esistonopiù che altro situazioni nate nell’ambitodi amicizie tra singoli gruppi, anche se alnostro video per esempio hanno partecipatoanche gruppi che non conoscevamopersonalmente.
  • Secondovoi è ancora possibile un’evoluzione delpunk? Io credo che adesso come adesso lecose più fresche vengano fuori dal nordEuropa, voi come la pensate?
    Ognivolta che un gruppo affronta e si confrontain modo personale con il punk, si haun’evoluzione. Questo è sempre stato ancheil nostro spirito. Al di là delle influenzeè importante avere un proprio stile. Perquanto riguarda il nord europa ci piaccionoalcune di quelle cose ma non crediamo sianoinnovativi gli Hellacopters o i Millencolin,sono buoni gruppi ma con riferimentimusicali ben definiti.
  • Alrecente Deconstruction Tour molte sono statele persone a dire che voi e gli Shandonmeritavate quel palco più di altre bandd’oltreoceano. Che ci sia finalmente laconsapevolezza che il punk Italiano, quandofatto bene, non è affatto inferiore aquello che viene da fuori? Sempre inriferimento a quel concerto, aveteconosciuto i NOFX (o un altro dei gruppi chec’erano)?
    Speriamostia sparendo questa sorta di complesso diinferiorità e di esterofilia “aprescindere” nei confronti delle bandsusa. Ci sono sicuramente grandi gruppi, maanche tanta roba “piatta” chearriva da oltreoceano. Purtroppole bands italiane hanno comunque unmillesimo dell’esposizione che hanno lebands estere e ciò influenza il giudiziodel pubblico pesantemente.
    Al deconstruction abbiamo parlato brevementecon Good Riddance, Terrorgruppe e anche NoFx, ci sono sembrati tutti piuttostorilassati, per non dire di un Fat Mikesvaccato tutto il giorno su una sedia aprendere il sole.
  • Iprogetti dell’immediato futuro dei CrummyStuff quali sono? C’è una cosa che vorrestefare e non ne avete (ancora) potutorealizzare?
    Nell’immediatodovrebbe esserci la ristampa in un unico cddel nostro demo “Non Duri Molto”,del settepollici “El Coche Loco” edel primo cd “Punk’s Not Sad”,materiale tutto esaurito da tempo. Cipiacerebbe anche registrare una raccolta ditutte le cover che abbiamo suonato in questianni e alle quali siamo piuttosto legati.
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