Mi trovo in giro per concerti, classica serata bella, ma desolante per la poca gente. Si sta li col solito banchetto di CasaPerno e poi si fanno i soliti scambi. Mi consigliano questa band, io sono titubante.
Mi dicono che è una band metalcore ed io ne ascolto veramente poco. Però incuriosito il giorno dopo metto questo cd nello stereo e ne rimango stupito, sorpreso, felicemente colpito.
I Cruel Face of life sono una band metal core, ma con chiare ed evidenti influenze hardcore, di Bologna attivi dal 2004, hanno prodotto quest’album interessantissimo di 12 canzoni tutte in italiano. Musica metal, attitudine hardcore e che si vuole di più? Il mix è molto interessante. Booklet semplice e figo, vivo e graffiante, ottima l’idea di mettere sotto ogni testo una foto collegata alla canzone, fatto benissimo, così si fa! Bisogna dire che questo è anche il loro primo album, avevano già partecipato a delle compilation e ad uno “4 way split”, ma risulta subito piuttosto maturo.
I testi sono politicizzati, ma strutturati con intelligenza, devo dire che tante volte ho detto ciò di qualche album, ma credo che qui questa affermazione in questo album sia del tutto veritiera almeno al 90%.
I testi parlano di alcuni ingranaggi del sistema, si trattano temi delicati come quelli della pedofilia e temi antimilitaristi.
I testi trattano anche temi più personali, come la delusione, la speranza che vacilla, la guerra sempre davanti agli occhi e non potevano non parlare del tema che riguarda tutti noi, del lavoro nero, del precariato, questa frase “vedo il mio futuro contro il muro” fa intendere quello che pensano.
Vengono trattati altri temi come la religione, contro i mass media e i ragazzi che non riescono più a ragionare; stupendo album. Non avrei mai detto che per trovare un album così interessante, con testi così acuti avrei dovuto andare a cercare nel Metal core. Ottimo esempio per tutti, consigliatissimi.
Voto:4/5 case