Certo che 25 anni di carriera non sono pochi, mantenersi a certi livelli è ancora più difficile, ma dico con certezza che il punk rock che scorre nelle vene dalla band bergamasca è puro e bollente. Mayday è il loro ultimo lavoro, uscito a quasi 6 anni di distanza da “nuovi eventi”.
Punk Rock ben fatto, potente, grande l’intensità delle 7 tracce che compongono il disco, testi scritti bene nei quali si respira aria positiva e fresca, mi piace molto la title track col suo ritornello martellante ed un testo che calza a pennello in questi giorni dove c’è bisogno di ricordare che le donne non si toccano neanche con un fiore. Molto bella e rabbiosa anche “lacrime di cemento” e la conclusiva “giorni storti”, un vero inno che ci riporta negli anni ’90 con alla voce il mitico Russu dei Totale Apatia.
Suonato decisamente bene, arrangiamenti curati con dei bei ritornelli che restano ben impressi, come vuole la tradizione.
Disco prodotto da Crancy Crock e Gasterecords, con la partecipazione di Scatti Vorticosi, Samoan Records e All You Need Is Punk. Registrato, mixato e masterizzato dal grandissimo Giò Bottoglia all’Indiebox Music Hall di Brescia.
tracklist:
01. basta piangere
02. la guerra delle lancette
03. un nuovo giorno
04. vero
05. mayday
06. lacrime di cemento
07. giorni storti (feat. Russu – Totale Apatia)