CONCRETE BLOCK: Down With The Madness

Con molto ritardo vengo a recensire questo disco che l’anno scorso ha scosso le ossa ai fans dell’hard core made in Italy e non solo. Non voglio spendere molte parole sulla band perché vi rimando all’intervista al frontman Saverio, appena pubblicata.

I torinesi Concrete Block hanno dato una svegliata alla scena hard core italiana, che salvo rare eccezioni (Payback su tutti ) stava dormicchiando da un po’ di tempo. In questo progetto è confluito il meglio dei Woptime e Sickhead e con questi 7 pezzi i nostri ci “sparano” letteralmente un bel blocco di cemento dritto in faccia. A diversità di molte band della scena new school, i Concrete Block hanno saputo coniugare al meglio il metal e l’hard core, non solo condendo con qualche riff alla Slayer, ma creando un a miscela esplosiva fatta di assalti che rimandano ai tempi d’oro della Bay Area, anthem e stop and go in puro NYHC style.

Le chitarre di Pain e Lou si stagliano in modo incisivo sulla ritmica tellurica di Pelle e Dani, lasciando erompere la voce di Saverio come un demone che sorge dagli abissi infernali.Le influenze vanno dall’hard core dei Cro-Mags al crossover dei Leeway, arrivando ai Merauder e Hatebreed, passando per gli Sheer Terror.
Altra nota di merito va al songwriting, innanzitutto scritto in un ottimo inglese – cosa rara dalle nostre parti – e che tratta bene i le tematiche della nostra società, dalle esperienze personali che emergono nella titletrack e in “The Price Of Loyalty”, alle pseudo-sicurezze autoimposte della massa dormiente che ci circonda in “Household”, dalla voglia di riscatto in “Unconditioned” per poi toccare temi cari all’hard core in “Rise And Fall” e “Under The Bottom”. Il mio pezzo preferito è sicuramente l’opener “The Enemy In Myself”, pezzo di grande impatto con liriche profonde che vanno a toccare i nostri “demoni” da combattere attraverso “jihad” interiori.

A coronamento di tutto segnaliamo un’eccellente produzione e una sugosa veste grafica che mi ricorda gli artwork dei bei tempi andati dell’hard core e della primissima ondata trash metal con un pizzico di cover dei film Troma: insomma un mix tra Carnivore e Toxic Avenger per capirci.
Facciamo un salto al presente, e ascoltiamo 3 pezzi dal promo che ci fanno pregustare il nuovo album. Sembra impossibile ma i nostri sono ancora migliorati: “Stile Alive” è un’opener in cui i Concrete Block sfoggiano tutta la loro rabbia e la padronanza assoluta degli strumenti, creando un groove di riff metallici che ci trascinano a “Life Is Brutal”, gran pezzo in piena sintonia con stile della band che fa da ponte a “Throw You Down”… una scarica di mazzate sonore che vi lascerà KO proprio come nel video da poco uscito.

Basta chiacchere, procuratevi il disco in attesa del nuovo che uscirà a fine anno… pogate e sudate con loro sotto il palco, sostenete questa band che tiene alta la bandiera dell’hard core in Italia e all’estero.

Per info:
www.myspace.com/concreteblockhc
www.myspace.com/countdownrecords

Tracklist “Down With The Madness”:
01. The Enemy Is Myself02. Down With The Madness03. Housebound04. Unconditioned05. Rise And Fall06. Under The Bottom07. The Price Of Loyalty

Tracklist “Life is Brutal PROMO”:01. Still Alive02. Life Is Brutal03. Throw You Down
Voto 10/10

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