Con “Rave On!” i Radio Days saranno i vostri giorni preferiti!

Si sa il Rock’n’Roll ha una lunga storia e nessuno degli elementi che la compongono è scollegato tra loro. Con il tempo però, tra cover illustri e revival calendarizzati è possibile fare dei paralleli se non addirittura dei veri e propri collegamenti di natura stilistica. Dato che noi siamo dei grezzi, come base scientifica per analizzare questi nessi vogliamo utilizzare il tavolino di un club. Uno di quelli in cui ci stanno pochi amici e molto stretti. In questo angusto luogo troviamo i Beatles i Byrds e qualcuno dei Creedence che se la spassano mica poco. Nemmeno il tempo di pensare che la serata sia perfetta così com’è che chi ti arriva senza preavviso? i Ramones e Buzzkoks che non vedono l’ora di prendere parte al fumoso e alcolico party. In tutta questa caciara ad un certo punto, con una certa compostezza, si imbucano (invitati o meno non si sa) elementi appartenenti ai Blur, Pulp e i due membri simpatici degli Oasis. Da queste serate (la “prima” risale al 2003) sono nati i nostri Radio Days, band che a mio parere condensa più che sapientemente lo spirito e la musica dei sopracitati musicisti.

La band ha alle spalle una discografia di notevole qualità e spessore, ma è “Rave On!” la loro creatura più completa fino ad oggi. La scrittura è pazzesca, i suoni sono curatissimi e molto personali nonostante facciano riferimento ad un sound sempre attuale anche se non definibile come moderno. Si perché la band nonostante non vada pazza per i 2000 come periodo sonoro, sembra non perdere tempo a spaccarsi la testa con anacronistici archibugi, macchine del low fi al vapore o strumenti di pietra. i RD utilizzano lo studio di registrazione come una macchina del tempo grazie alla quale possono cogliere la forza del sound e le caratteristiche compositive delle varie epoche senza perdere la consapevolezza del periodo storico in cui vivono. Grazie a questi “viaggi” i Radio D (abbreviazione di classe eh?) ci regalano un disco spesso, enciclopedico ma anche vario di emozioni, fluido e di una leggerezza incredibili. I Got a Love apre le danze con i suoi cori coinvolgenti mettendo subito in chiaro quale sia l’intento della band per quanto riguarda il disco, diventando subito pezzo della vita insieme a Running Around, What is Life? (secondo singolo con illustrissimi ospiti, trovate il video qui sotto) e Meltdown. Le altre songs non sono certo da meno, il disco è uno stuolo di hits. Non ci sarebbe da meravigliarsi se la band avesse l’imbarazzo della scelta in merito a quale pezzo estrarre per farne un nuovo singolo. Per chiudere, se amate certe sonorità (ma anche se no) e avete voglia di divertirvi i Radio Days fanno al caso vostro. Passate l’estate insieme a loro e poi tornate a dirmi se non vi ho dato un buon consiglio
Ps. recuperatevi la discografia (li trovate ovunque) rimarrete sorpresi di tanta classe

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