Con “Wake up the dead” il gruppo canadese si era svelato al mondo con tutta la sua dinamitarda potenza, lasciando di stucco addetti ai settori e ripagando alla grande chi aveva creduto in loro già dai tempi di “Turn it around”.
Ma oggi siamo nel 2007 e i fausti di un tempo sembrano essersi smarriti, o se così non fosse, questa maturazione stilistica è alquanto difficile da digerire.
“Broadcasting” è un disco da ascoltare tutto d’un fiato, che riesce a essere accattivante per alcune sue soluzioni ma che dopo qualche ascolto fa capire che ha poco o niente da spartire coi suoi antenati. Il nuovo cantante ha sostituito in modo tutto sommato dignitoso il suo predecessore (di tutt’altro livello a mio parere), dando al cantato urlato il compito di fare il bello e il cattivo tempo per tutta la durata del disco.
Una scelta quella di tagliare fuori le linee melodiche che fa storcere il naso a chi è cresciuto assieme a loro e che oltretutto noterà tali cambiamenti anche per quanto concerne l’aspetto sonoro, molto più articolato e meno spontaneo di un tempo.
Fortunatamente a rimanere inalterato nel DNA dei Comeback Kid sono gli spettacolari cori, perfetti in sede live e davvero toccanti su disco. Il voto finale è comunque positivo, nel bene e nel male i Comeback Kid sono tra i massimi esponenti della scena hardcore (melodica) statunitense e da loro è lecito aspettarsi di tutto (o quasi).
Voto: 7/10
Tracklist:
01. Defeated02. Broadcasting03. Hailing On Me04. The Blackstone05. Industry Standards06. Give’r (Reprise)07. One Left Satisfied08. Come Around09. In Case Of Fire10. Market Demands11. In/Tuition