I Chupacapra dopo un periodo di assenza dalla scena ritornano in grande stile con un album di quelli che lasceranno veramente il segno sulla pelle di tutti noi. Rabbia e Rock miscelate insieme per generare un sound tagliente, acre, violento, carico di collera metropolitana, quella che cova in ognuno di noi e che i Chupacapra fanno esplodere, anzi eruttare (d’altronde portano il nome di un vulcano messicano) con una violenza inaudita in “Pinokkio is dead”.
Figlio di altri tempi e di sonorità ormai rare da trovare nella “imborghesita” scena underground, questo album dimostra che è ancora possibile unire rock a contenuti sociali e politici per dar vita ad album epici pregni di significato. “Pinnokkio is dead” concentra in sè quasi trent’anni di rock: Metal, Hardcore, Punk e Rock convivono insieme nelle dieci tracce dell’album che per tutta la durata dell’album non calano mai di ritmo e violenza.
Come già detto i Chupacapra non solo ci regalano cinquanta minuti di puro rock ma anche di denuncie sociali verso questa società. La ricetta di questo cocktail è molto semplice, hanno preso quanto di meglio mai prodotto dal Rock, lo hanno “shakerato” ben bene assieme e aggiunto alla fine prima di servirlo il loro talento e la loro personalità.
Se molti sono i riferimenti stilistici e di genere che si possono trovare in “Pinokkio is dead” altrettanti sono le influenze derivanti dalla letteratura inglese del ‘900. Si sente molto l’influenza di capolavori come “Animal Farm” e “Nineteen-eightyfour” di George Orwell in canzoni come “Heard of Swine” con il suo raduno di politici/maiali oppure in “B.T.M.F.” con la sua aperta critica al media system odierno. Non dimentichiamoci poi di Huxley e del suo, seppure meno celebre “Brave new world” , sebbene per molti versi in contrasto con la visione della società Orwelliana, in canzoni come “A promise land” o “We pray , we fight” in cui si ricorda che finchè saremo su questa terra saremo costretti a lottare per i nostri diritti e i nostri fratelli.
Alla realizzazione di questo capolavoro poi hanno collaborato anche due personaggi storici della scena underground come Mauro Codeluppi from the mighty “Raw Power” in “Dressed for life” e di Rick Evarian from “American death trip” storica hardcore band americana, che con la loro esperienza e carisma sono sicuramente il valore aggiunto di questo album.
Forse può essere pure che “Pinokkio is dead” ma di sicuro finchè ci saranno band come i Chupacapra che continueranno ad infiammare i palchi e i nostri cuori con le loro performance, “rock ‘n roll will never die”!!!
Voto : 8 ½ (I Chupacapra sono tornati più carichi e arrabbiati che mai!!)
Tracklist:
1. Pinokkio is dead2. Heard of swine3. A promise land4. Wasted5. We Pray we fight6. U fight 4 u7. B.T.M.F.8. Dreamer9. Wasted 210. Dressed for life