Quando gli Hot Water Music si sciolsero nel 2006, tre di loro fondarono la band “The Draft”, mentre il cantante Chuck Ragan iniziò una carriera solista, cambiando totalmente genere e dandosi ad un country acustico alquanto lontano dalle sonorità tipiche degli Hot Water Music.
Questo “Feast or famine” è il suo primo album solista, e ci dimostra che una canzone quando ha una bella melodia e una sequenza di accordi suggestiva, puoi metterle il vestito che vuoi ma sarà sempre una bella canzone…qui le canzoni non hanno un vestito, sono nude e crude, proprio come Ragan le ha fatte: niente basso, niente batteria, solo la sua voce, una chitarra acustica e strumenti acustici, a volte un’armonica a bocca, a volte un violino, o una fisarmonica.
For broken ears è un pezzo che non avrebbe sfigurato su un disco acustico di Springsteen, California Burritos è accompagnata da un coro molto potente e ha sonorità molto irish, Geraldine è una ballata contry western, It’s what you will sembra addirittura un pezzo lento dei Dropkick Murphys…insomma l’andazzo l’avete capito.
Un disco dall’andamento generale tranquillo, a volte commovente, a volte un po’ più ballabile, ma quello che importa veramente è che la qualità generale delle composizioni è molto alta, e anche dopo vari ascolti non stanca; un’ottima compagnia per viaggi lunghi.