Nuovo lavoro per i livornesi CHROMOSOMES.Chitarre distorte, linee vocali allegre, ritmiche serrate della batteria, insomma i classici ingredienti di un buon disco di punk melodico; la novita che subito si nota è la scelta di cantare in italiano (in contrasto con le precedenti scelte della band) e che potrebbero riaprire l’infinita disputa se sia meglio cantare in inglese e nella nostra amata lingua… ai posteri l’ardua sentenza!
Comunque: il disco inizia alla grande con “Fondoradio” un omaggio alla cara vecchia radio, ormai dimenticata da molti Mtv dipendenti che si perdono quel magico “bel fruscio di sottofondo” ma che i Chromosomes non sembrano certo aver dimenticato. Bellissimo il finale “…vinili polverosi che resistono alle mode… il vecchio e sano rock n roll fa a pugni con i tempi fanculo al palinsesto”.
La scarica di adrenalina punk coinvolge alla grande e il disco, suonato tra l’altro in modo egregio, propone alcune piacevoli sorprese, come “Gaia” o “Solo con lei” e alcuni pezzi davvero validi, “Dolce paranoia” e la title track “Chromoterapia” su tutte. Quando il ritmo rallenta però, le perplessità non mancano : “Playablanca” e “Rebibbia” sono certamente i pezzi meno belli del lavoro, che rimane comunque di buona fattura.
La festa finale di “Datemi un robot”, un punk ska-core con testo che richiama il grande Alberto Camerini, chiude alla grande 35 minuti di allegria contagiosa…
E che la festa prosegua!