“…Il termine apolitico non mi piace e non significa molto per me: per esperienza di solito è sinonimo di qualunquismo e menefreghismo…”
..Incontriamo la band Savonese dei Cervelli Stanki.
Cosa vi ha spinto a creare i “Cervelli Stanki”? Dal ‘93 fino al giorno d’oggi, quali sono stati i vostri alti e bassi! Ossia qual è stato il peggior ed il miglior periodo?
Eravamo dei ragazzini, sentivamo la voglia di uscire dagli schemi imposti ai nostri coetanei all’epoca (discoteche,droghe varie), sentivamo di volere fare qualcosa, creare, esprimerci… un gruppo punk era l’ideale per iniziare. Una grande fregatura per il mainstream musicale! Uno come me che non sa suonare uno strumento e tantomeno cantare ha la possibilità di farsi ascoltare, salire sul palco, inveire contro chi gli pare… siamo una great rock’n’roll swindle! Alti è bassi, sicuramente: l’inizio è stato mega ed indimenticabile, il primo concerto ad Albisola con 300 persone solo per noi, poi i benefit per Tiziano WCK e per la signora Antonietta (sua madre), i primi concerti per l’Italia a Bologna con le 3Mende, a Rimini con Klaxon e KK e a Verona con LosFastidios e Derozer culminato con l’uscita del primo lp “Figli della Klasse operaia” per l’inglese Helen of OI!rec, nel 1997. Da lì in poi anni bui: servizio militare, due di noi che ci tradiscono rinunciando ai Cervelli per un’altra band più famosa(!), le prime difficoltà legate al mondo del lavoro. Stiamo fermi fino al 2001, per tornare con la nuova formazione! Buon periodo, nuovi concerti e l’incontro con Christian di Anfibio Rec, fondamentale per noi, che produce il nostro nuovo cd “La volpe e il cane”(2003) e l’ultimo nostro lavoro ”Street rock n roll”(2006)
Savona, vita e miracoli; com’è la scena musicale nella cittadina ligure?
Da sempre è una scena musicale molto viva per quanto riguarda le band, che anche oggi sono molte: reggae, ska, punk, hc sono molto presenti. Morta per quanto riguarda l’assenza di locali e centri sociali dove esibirsi, un grosso problema ed un limite per creare una scena e diffondere le proprie idee.
Qual è il significato del vostro nome (non è un insulto ai vostri cervelli mi auguro)? Come è nato?
Era una scritta su di un muro del nostro paese, pensavamo potesse rappresentare la nostra irritazione verso quello che ci circondava, stanchi di tutto! All’inizio veramente non abbiam dato molta importanza al nome, poi con il tempo ci siamo affezionati e lo abbimo mantenuto anche quando nel 2001 ci siamo riformati, per identificarci!
Guardando il vostro logo la domanda è d’obbligo! Che cosa significa per voi il film Arancia Meccanica? Che significato ha per voi?
Personalmente adoro il cinema e in generale divoro film! Il romanzo di Burgess e il conseguente capolavoro cinematografico di Kubrick sono tra i miei preferiti. In fondo è un film sul controllo, sull’impotenza che i ragazzi hanno nei confronti di chi muove i fili. Ci riconosciamo molto in questa caratterizzazione… e poi il look da drugo è molto karashov!!!!!!!!!
Domanda di rito: quali band ti hanno impressionato ed influenzato per liriche ed attitudine?
Ecco qui veramente potrei scrivere un poema…. Ascoltiamo punk, reggae, rock’n’roll, hc, hard rock… per identificare alcune band apprezzate da tutti i componenti potrei dire: Adicts, Cock Sparrer, i giapponesi Cobra, i Red London, i Motorhead, i Rancid, gli Stiffs, ultimi Nabat, Senza Sicura….
Cosa è per voi la musica e lo street rock’n’roll? Da dove nasce? E’ ancora uno degli ultimi mezzi per sentirsi liberi? E cosa ci è rimasto di libero a sto mondo?
Non è una moda, è uno stile di vita! Nasce dalla noia delle nostre strade, giorno dopo giorno sempre più abbandonate! Tecnicamente un connubio fra l’attitudine del punk, delle tematiche OI! E del rock’n’roll sporco ed inquinato dall’hard dei giorni nostri. E’ la possibilità di diffondere le proprie idee, di confrontarsi, di contribuire a supportare quello in cui si crede, di non essere passivi. Non è un mezzo per sentirsi liberi, nessuno di noi è libero, bisogna rendersene conto, ma sento che bisogna lottare senza passività per migliorare e migliorarsi e la musica è sicuramente un mezzo per questo!
Come descriveresti la tua musica e i tuoi testi a qualcuno che non ti conosce?
Della musica credo di aver già parlato nella domanda precedente! I testi raccontano la nostra vita, con un occhio particolare alla denuncia sociale, al mondo del lavoro a noi vicino, ma anche alle nostre passioni, all’amore…. La nostra musica è la nostra vita!
Negli ultimi anni sono risorte centinaia di band, che cosa è successo? All’improvviso a tutti è tornata la voglia di suonare o più concretamente qualcuno è andato alla ricerca dei cinque minuti di celebrità e nel caso delle band straniere alla ricerca di soldini facili che spesso vengono offerti?
Guarda, di solito non giudico le scelte altrui. Personalmente mi fa piacere veder suonare le band che magari mi avevano avvicinato alla musica da ragazzino, anche se devono comunque dimostrare attitudine e di avere qualcosa da dare e da dire. Ho assistito a delle reunion piuttosto imbarazzanti, per la verità.
Secondo voi perché la gente muove il culo solo per i grandi nomi stranieri e snobba le piccole realtà e speranze casalinghe?
A volte c’è ignoranza, per me in Italia ci sono ottime band sottovalutate e poco supportate. Và bene la band straniera, ma sarebbe importante crescere anche e soprattutto a livello locale. Fai 1000 km per un concerto all’estero ed è ok, poi arrivi a casa, esci e non c’è un cazzo, suonano un gruppo di amici a 20 km e non ci vai? Io personalmente quando posso mi muovo per assistere sia a concerti importanti di grosse band sia a quelli di gruppi italiani, magari di amici.
I fatti accaduti l’11 marzo 2006 a Milano sono stati criticati da molte persone, sono passati vari mesi ed è stata portata molta solidarietà con una serie di concerti e cd benefit. Che idea ti sei fatto di quel corteoguerriglia urbana e dei successivi eventi di solidarietà? Che ne pensi delle sentenze durissime, calcolando che non si hanno delle vere prove di reato?
Finito il lavoro ho preso la macchina e stavo andando in zona, ma sentendo un’amica al telefono non sono arrivato a Milano, ormai era impossibile. La cosa che secondo me è rimasta in secondo piano è il fatto che in una città come Milano, che dovrebbe essere simbolo e orgoglio di antifascismo, hanno potuto marciare un grande numero di Nazisti, travestiti da Skins, impunemente. La contromanifestazione era doverosa, anche se qualcosa nell’organizzazione non mi ha convinto, ma preferisco non parlarne. Pene durissime per i ragazzi arrestati, tra l’altro tanti amici. Ho cercato di contribuire per quanto è nelle mie possibilità alla solidarietà, con la musica ed iniziative benefit, raccolta di fondi anche qui a Savona ai nostri concerti. Ci sarà ancora bisogno, la solidarietà è continua.
Preferireste una scena più apolitica o siete legati ad una scena più politicizzata? (oppure terza via, ossia l’importante è suonare e divertirsi)
Il termine apolitico non mi piace e non significa molto per me: per esperienza di solito è sinonimo di qualunquismo e menefreghismo. In caso contrario, ben aperto al dialogo ed alla collaborazione. Siamo legati ad una scena più politicizzata, penso ci voglia chiarezza e cerco di esserlo il più possibile. Suonare e divertirsi è ok, ma con una causa. Preciso che non siamo legati e manovrati da nessun partito politico.
In cucina grandi chef (come la Zora) o cuochi pasticcioni (come me)?
Complimenti a Zora! Io personalmente non saprei da che parte cominciare ed andrei avanti ad insalata!!!! Eppure adoro mangiare… farò la fortuna dei risoranti avanti così!
Ci vuoi consigliare qualche libro che ti ha trasmesso qualcosa?
Premetto di essere un assiduo lettore, dai classici in su! Se è vero che l’italiano medio legge 1 libro all’anno, penso di alzare di un bel po’ la media… Allora: “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Kundera, “1984” di Orwell, “Siddhartha”di Hesse, “Luminal”di Isabella Santacroce,i due Thriller di Faletti ed anche “Il codice da Vinci”. Anche la poesia mi piace. Insomma non solo i saggi di Pedrini e libri inerenti alla nostra musica, come “Come se nulla fosse” di Perciballi che mi piacciono molto! Devo dire che le mie letture in parte influenzano anche i miei testi.
Musicalmente vi ho trovato migliorati tantissimo, ma state prendendo lezioni? (addirittura una canzone strumentale bellissima). A parte gli scherzi il nuovo disco è una bomba! Ne sono rimasto impressionato, io che il vecchio “La volpe e il cane” lo ascoltavo a volte con diffidenza! Soddisfatti del risultato?
Ti ringrazio per i complimenti! Sì, siamo soddisfatti, anche se con il senno di poi ci sarebbe sempre qualcosa da migliorare! Grossa soddisfazione ci ha dato anche la grafica, che ci siamo creati noi a casa senza troppi mezzi, ma che è stata apprezzata! Rispetto al disco precedente sono cambiate un po’ di cose: in primis il batterista, fondamentale per il nostro genere, poi lo studio di registrazione ed infine qualche anno di esperienza in più che non guasta!
Il vostro cd è uscito nuovamente per Anfibio Records! Come mai questa scelta? Io sinceramente apprezzo moltissimo l’Anfibio, vi trovate molto bene con lui? Come mai avete deciso di fare un digipack? (Io li adoro)
Christian lavora con vera passione e con l’attitudine di promuovere e lanciare anche giovani band, a volte con il rischio di andarci sotto! Invece i risultati premiano l’onestà e per noi è stato un onore continuare a collaborare con lui! Di comune accordo abbiamo adottato un supporto digipack, siamo molto felici dell’opportunità, anche a noi piace molto!!!!
Come giudicate la SIAE? In questi giorni ho parlato con un ragazzo che pensava che bastava il DIY, bastava fare un cd con delle piccole etichette indipendenti per riuscire a boicottare questo ente mafioso?
Sì,è un ente inutile che pratica estorsioni, decisamente. Però in un sistema capitalistico basato su concorrenza, arrivismo, commercio, denaro ci sta pure lui. Si potrebbe boicottare partendo dall’alto e riorganizzando tutto. Rispetto il gruppo diy e le etichette, fanze che supportano questo tipo di ideologia, ma per boicottare la siae ci vorrebbe una mobilizzazione più globale. Come in ogni cosa l’unione fa la forza.
Vi sentite legati principalmente ad una scena skinhead o in una più generalmente chiamata punk? Per voi ha molta importanza sapere chi c’è sotto il vostro palco e per voi basta che siano vostri fan (riferito alle varie sottoculture)?
Credo che la nostra musica ed i nostri testi possano essere condivisi non solo da skins o punks ma da tutti i ragazzi che hanno un certo tipo di coscienza, sia di klasse, sia di stile di vita. Quindi vanno bene tutti sotto il palco naturalmente sono sicuro che un nazi o un hippie non ce li vedrò mai!
Secondo voi ci sono fanzine e webzine valide per contenuti? Voi quali leggete?
Ne leggo ed accumulo dal 1993 ad oggi, ai concerti ne faccio scorta, finché camera mia non esploderà, la situazione è preoccupante! Mi piace tenermi informato sulla scena, band ecc e sono sempre molto curioso delle recensioni! Allora, ho tutti i numeri di “Escrementi” dell’amica Debora e di “Lamette”, che considero quasi un’opera d’arte: musica, fumetti, arte, grandissima! Poi ho parecchi numeri di “Kriminal Klass”, anche degli esordi cartacei. Piaccia o no, la zine di Marco è storica e negli anni di vuoto è stata un lumicino! Un faro invece è stato leggere un numero di “WCK” di Tiziano Ansaldi…. Ho anche un numero della tua vecchia zine “Soul Beat” e se posso permettermi “Casa Perno..” è migliorata tantissimo, soprattuto di grafica.
Nel vecchio cd c’era una canzone che mi piaceva molto “3 morti al giorno” perché tante band trattano il tema del lavoro sul lato dello sfruttamento, ma raramente ho letto testi sui morti sul lavoro (che non diminuiscono mai)! Come mai è nata questa canzone?
Siamo molto legati ai temi del lavoro, in quanto vicini a noi. Credo sia assurdo morire perché per vivere bisogna lavorare. Purtroppo i morti continuano ad aumentare e quindi continueremo a suonare il nostro pezzo dal vivo, sempre attuale… ribadisco, purtroppo….
Mentre nell’album nuovo nella canzone “Asociale” il tema del lavoro è analizzato più ampliamente! Che ne pensate dei vari lavori a contratto a tempo determinato che in questo periodo sono il dolore di molti ragazzi della mia età? (io sono l’unico a cui hanno offerto dei contratti di 2-3 giorni?)
Il testo di “Asociale” è uno di quelli del nuovo disco che mi ha dato più soddisfazione: le agenzie interinali non offrono lavoro ma una scusa per gente come Berlusconi di dire che la disoccupazione ed il lavoro nero diminuiscono. Non ci servono. Inoltre ho accusato anche chi, invece di protestare e scioperare per la paga bassa, lavora 14 ore al giorno per campare, collaborando con il padrone e logicamente occupando un posto che potrebbe occupare un disoccupato. Crumiri di merda.
In “Saremo pronti” mettete in dubbio (il dubbio per me non c’è neanche) la possibilità di una possibile lotta futura! Credi che il menefreghismo dei temi importanti da parte della gente potrà mai cambiare? Più che altro speri possa cambiare?
Avevo scritto un pezzo intitolato “Droghe sociali”, “Saremo pronti” ne è la rielaborazione. Tutte queste cose inutile che ci illudono di benessere, servono a tenerci buoni a casa, disorganizzati. Se un giorno ci fosse un golpe non avremmo la forza di organizzarci in tempo, perché abbiamo pensato agli anfibi lucidi della DottMartens ed alla camicia botton down. Capisco che è una visione apocalittica e provocatoria, ma spero serva a spronare. Il pezzo strumentale voleva accentuare il senso di angoscia che volevamo trasmettere.
Cosa ne pensi della politica dei palazzi alti?
Mi terrorizza: pensare a persone che con me non c’entrano niente che decidono per me e per il futuro del mondo… abbiamo anche qui enfatizzato le nostre paure nel pezzo finale “Vivono tra noi”, vedendo i politicanti come vampiri a sembianze umane… Ho letto troppi Dylan Dog e Dampyr per caso????
Il vecchio album si chiamava “La volpe è il cane”, che era anche il titolo di una canzone contro la polizia? Per voi ACAB adesso e per sempre? Cosa pensate degli Sbirri? (insulto libero insomma)
ACAB forever. Non avranno mai nulla in comune con me. Non sono miei amici, sono peggio che mercenari, sono schiavi del potere. Chi mi dice che lo fa per soldi mente: qui nei campi cercano bracce per l’agricoltura, andate lì a guadagnare invece di massacrare innocenti alla manifestazioni, automi burattini di merda.
A chi vorresti far sentire la voce della storia? (ascolta la voce)
È un pezzo che chiarisce la nostra coerenza antinazi, antifascista, antirazzista e la voce è per loro. Ciccioni, impasticcati, cocainomani, in un vero regime sareste i primi ad esser eliminati.
A chi è dedicata la canzone “sogno”? Alla tua fata?
Fino ad una certa età ho fatto il coglione in giro, combinando dei gran casini con ragazze, amici causa anche alcool. Non sentivo la necessità di una relazione fissa, di una compagna con cui condividere certe cose. Poi, all’improvviso ne ho sentito il bisogno. Il pezzo descrive questa sensazione, di chi sente di dover cercare la sua compagna, il suo amore e materialmente non lo trova. Per me un pezzo piuttosto malinconico, il primo d’amore su un disco dei Cervelli…..
Manda un saluto, un grido, un insulto, un ringraziamento, un complimento… tutto quello che vuoi pur di chiudere questa intervista…
Innanzitutto ti ringrazio, è stato un piacere ed un onore chiaccherare un po’ con Tè! A Zora chiedo di prepararci una delle sue specialità, per quando ci incontreremo!
Saluti a tutti quelli che ci conoscono, seguono, supportano, a tutti i drughi, devotchas, ribelli del mondo!!!!! Stay rebel,ciao!!!!