Eccoci di nuovo insieme ai Catch22 puntuali all’appuntamento dopo la loro entusiasmante esibizione al Deconstruction tour 2001…
Avete suonato con il Deconstruction Tour in Italia, Germania, Inghilterra, Belgio e Portogallo. Quali sono state le vostre impressioni?
Abbiamo girato parecchio l’Europa e effettivamente abbiamo avuto la possibilità di suonare di fronte ad un pubblico sempre diverso, ma devo ammettere che il migliore in assoluto è stato il concerto tenutosi a Londra! C’era davvero moltissima gente …indimenticabile!!!!
Qual è stato il gruppo migliore con il quale vi siete esibiti?
A dir il vero trovo che tutti i gruppi con i quali abbiamo avuto la possibilità di esibirci siano da considerarsi validi, sono comunque gruppi diversi, con caratteristiche e particolarità proprie…non ce n’è uno che preferisco in particolar modo, ma mi sono divertito a suonare davvero con tutti!
C’è un concerto che non potrete mai dimenticare di questo tour o di tour precedenti?
Fammi pensare…non l’ ho dimenticato.. (risate)!!!
Ecco.. abbiamo suonato in Portogallo durante questo tour e c’era un pubblico davvero caloroso..c’era chi saltava su e giù dal palco liberamente…avevamo il palco pieno di ragazzi che cantavano con noi e poi si lanciavano sulla folla…erano completamente pazzi, ma ti davano una carica incredibile!!!
Riascoltando il cd “Alone in a Crowd” c’è qualcosa che cambiereste o che non vi soddisfa pienamente?
Ad ogni ascolto vorrei cambiare qualcosa dell’album, ma non penso che sia un atteggiamento strano: ogni volta che fai qualcosa e magari la riascolti in un secondo tempo non la trovi mai perfetta, anche se devo ammettere che quest’ultimo cd è stato registrato e arrangiato da un gruppo di professionisti molto preparati e noi stessi ci siamo molto impegnati.
Pensi che crescendo sia cambiato qualcosa nel vostro modo di far musica?
E’ logico: al tempo del nostro primo album suonavamo molto veloce, ma non prestavamo molta attenzione all’esecuzione corretta dei testi. Crescendo abbiamo abbandonato questa tendenza e ora curiamo molto di più suono e arrangiamento.
Raccontateci qualcosa della scena punk del New Jersey…
Non c’è molto da dire, si ascolta prevalentemente ska e ci sono diversi gruppi punk. Forse Chicago è più “attiva” in questo senso.
Ho saputo che che Jeff lascierà il gruppo finito questo tour. Qual è la ragione della sua scelta?
Penso che non abbia più molta voglia di girare per il mondo suonando, con questo non voglio dire che lui non si divertisse più con noi, solo che questo tipo di vita è difficile…insomma si è sempre in giro e bisogna accettare quanto offerto…non ho mai dormito in una camera di lusso, purtroppo!
Con il successo ottenuto, i numerosi concerti in cui vi siete esibiti qualcosa sarà certamente cambiato nella vostra vita privata. Cosa vi manca di più di della vostra “vita passata”?
Sicuramente la possibilità di trascorrere del tempo oziando con gli amici o a casa con i familiari…Molti amici si sono sposati e non li ho più visti…
Quando è nata la vostra passione per il punk?
Eravamo giovanissimi, avevamo circa tredici anni. Guardavo i programmi musicali in TV e sentivo che anch’io volevo far parte di quel mondo! Belle donne, birra, musica…così abbiamo formato un gruppo e abbaimo iniziato a suonare per gli amici, fino a quando non abbiamo firmato con un’etichetta e abbiamo deciso di fare sul serio!
…progetti futuri?
Qualche tour estivo e poi si registra!