Sta succedendo qualcosa sulla scena rock’n’roll italiana…dopo Gerson e 200Bullets arrivano il nuovo di CSCH e Pay, entrambi buttati fuori dalla Punkrockers’, l’etichetta dei Pay…questi quattro album mi fanno capire che quando non c’è più trippa per gatti e la situazione volge al peggio, chi ha le palle le tira fuori, e sforna un prodotto veramente degno.
Questo nuovo dei CSCH (la sigla FTM sta a scelta tra “Fuori Tempo Massimo” o “Figa To Mare” scegliete voi) mi ha stupito, prima di tutto perchè non li ho mai particolarmente apprezzati, e stavolta mi hanno fatto saltare per aria, e poi per un suono mostruosamente potente.
Chitarroni alla Motorhead, una batteria pompatissima e delle voci finalmente ruggenti come non si sentiva da anni da queste parti; c’è un sacco di cattiveria gratuita e tamarraggine nelle 8 brevi ma stronzissime tracce della band vicentina…se vogliamo trovare un limite è che le melodie vocali sono un po’ tutte simili, non c’è molta varietà da quel punto di vista, ma credo che la melodia sia l’ultimo dei problemi di quelli che sono stati definiti “i Motorhead italiani”.
Quindi se state cercando un calcio nelle palle tra punk, metal e rock’n’roll, rivolgetevi ai CSCH, saranno ben lieti di darvelo.
Pezzo da 90 (per me): “In superficie”.