E’ ufficialmente fuori il nuovo EP dei Bull Brigade, di ritorno sulla scena con due pezzi che credo anticiperanno un nuovo lavoro, e dopo “vita libertà” l’asticella era parecchio alta, quindi riuscire a fare meglio non era facile, ma mai sottovalutare la band torinese, non l’ho mai fatto e non me ne sono mai pentito.
Stronger then time presenta la novità del cantato in inglese, i ragazzi sono comunque a loro agio anche così, infatti benché sia abituato allo schiaffo che in italiano è molto più diretto, i due proiettili sono molto orecchiabili e anche per me che non sono un drago con l’inglese e sono molto comprensibili, ma del resto l’attitudine stradaiola della band non ha lingue, la stesura dei testi aiuta perché come sempre non sono banali o riciclati, anzi se parliamo della title track è molto tosta, viscerale e perfettamente in linea coi pezzi migliori ai quali i Bull Brigade ci hanno abituato in questi 12 anni. Circle in a square invece, un bel gioco di parole cantato in coppia con Fabrizio Lodi (FJM, e recentemente di nuovo Killjoy), credo si riferisca al fatto di essere nati coi colori giusti (sono di parte, non tifoso ma simpatizzante, suvvia) della Motorcity, quelli scomodi e senza lo stadio figo, un ulteriore riferimento alla loro vita di strada senza troppi fronzoli, ma con quel velo di poesia che non guasta mai e rende la strada meno spigolosa, non più facile da percorrere, ma te la fanno fare con più grinta. Anche sto giro i Bull Brigade non sbagliano un colpo, confezionano un EP suonato ed arrangiato da pazzi, con quel suono ormai inconfondibile ed una voce graffiante, ritmi serrati e la fottuta voglia di vederli dal vivo.
Come anticipato poco tempo fa l’EP è stato prodotto dalla tedesca Demons Run Amok, registrato, mixato e masterizzato presso il One Voice Studio da Danny Giordana, artwork a cura di Fede Borgia.
tracklist:
A1. Stronger than time
B1. Circle in a square (feat. Fabrizio “Fat” Lodi)