Un bel giorno mi scrive Ivan e mi dice che mi sta spedendo una cosa, “dimmi cosa ne pensi” mi dice, e mi manda il nuovo disco dei Brambillas, sulla copertina c’è scritto che l’idea è di Teo il bassista. Al primo ascolto è tutto strano, sono sempre loro ma è diverso, perché il sound è fottutamente punk hardcore anni ’90, meno spigoloso rispetto al CORE al quale siamo abituati, molto più lineare e spedito, la bellissima voce HC di Minocci si alterna alla voce molto più melodica e presente di Teo in un bel mix di riff incazzati e chiamiamole “sfuriate melodiche”, mi hanno colpito i testi, diversi dal solito e decisamente più personali, qui la differenza si sente tutta rispetto al lavoro precedente.
I virtuosismi si sprecano e qui non ci sono cazzi i Brambillas sanno suonare, sezione ritmica pazzesca e chitarra davvero sopra le righe, riescono a rendere inconfondibile anche un genere per certi versi diverso dal loro, come abbiamo già detto all’inizio. Mi piace scoprire anche questo lato dei Brambillas, con questa uscita fanno a mio avviso un ulteriore passo avanti, ma forse è più corretto dire che hanno ampliato gli orizzonti e chissà cosa ci presenteranno al prossimo giro! Per me ormai sono una certezza, un posto sicuro dove ascoltare punk.
Registrato come sempre presso il KillerDogz music factory da Ivan Lanzoni, artwork by Minocci Art.
tracklist:
01) come un sasso
02) una dose
03) boia
04) respiro
05) volpe